#AmandoUK: passione G&T
La mancanza del Regno Unito mi fa male come una ferita che non si rimargina. E non riesco, al momento, a capire quando potrò rimettere piede in territorio britannico. Ogni tanto mi immagino qualche viaggio, a Londra per vedere il Fulham, itinerante nel Lake District, a ripercorrere le vie di Newcastle, Edimburgo o Balfast.
Poi mi fermo di fronte alle varie richieste (che cambiano da un giorno all'altro) causate da questo maledetto virus che sta modificando continuamente la vita di tutti noi.
E quando vengo presa da troppo sconforto mi rifugio nei sapori, reali o immaginari.
Proprio ieri, mentre ero in un bar vicino casa a fare l'aperitivo sono tornata a un giorno a Leeds quando ho provato per la prima volta il Gin Tonic. Eh sì, sono stata attratta dal Gino solo nel 2018, in quel viaggio meraviglioso che è stato #EricaeAcciaio.
Ma torniamo a noi, ero a Leeds, in un pub vicino all'hotel (stavo scrivendo casa, perché è così che vivo gli hotel quando sono in giro). Un bellissimo pub che incarnava dentro di sé tutte le caratteristiche giuste del pub. Non avevo voglia di Real Ale quel giorno e così mi sono azzardata a chiedere al barista un G&T e dopo aver scelto il Gin (avendo lasciato abbastanza libero il barista di scegliere per me, visto che non ne capivo nulla) mi arrivò un bellissimo bicchiere colorato, con aromi e frutta. Fu l'inizio del mio amore per il Gin Tonic, G&T come dicono da quelle parti.
La storia del Gin è affascinante, nato come rimedio medico per catturare le proprietà del ginepro (cura della febbre e di altre malattie) a Salerno ed elaborato e migliorato poi nei Paesi Bassi, diventò una bevanda alcolica in Inghilterra. Re Guglielmo III d'Orange vietò di importare distillati alcolici dall'estero e così gli inglesi iniziarono ad arrangiarsi con il Gin. Col tempo diventò anche un problema sociale, veniva utilizzato anche durante gli aborti, gli uomini venivano pagati anche con il Gin al lavoro. Orwell racconta questo rapporto malato con il Gin anche in 1984 dove fa parte della razione data dal governo.
Insomma, i legami sociali tra il Gin e il Regno Unito sono molto forti. Il Gin Tonic invece è francese, nato a Parigi ma portato in giro per il Mondo dai soldati britannici della Compagnia Britannica delle Indie Orientali. E da loro è arrivato fino a me, in un colpo di fulmine in quel di Leeds.Ma se penso al G&T non penso solo a Leeds, l'altra città che mi viene in mente è Brighton dove ho trovato il locale più bello per assaporarlo: il Gin Tube!
Un localino piccolo, con i telefoni di una volta ai tavoli coi quali si procede agli ordini e una lista infinita di Gin e di Toniche con cui farsi il proprio G&T.
Ah Brighton, che città meravigliosamente sospesa in un'atmosfera d'altri tempi che però non diventa nostalgia ma energia. L'energia di Brighton è unica e mi è rimasta addosso per molto tempo e ogni tanto riesco a percepirla ancora. La vera forza di Brighton sono le persone: aperte, cordiali e molto amichevoli.
Ricordi di un pub accogliente, di persone amichevoli e di energia pura, tutto questo grazie ad un bicchiere trasparente colorato da spezie e frutta. Ogni tanto crogiolarsi nei ricordi fa bene e ricarica di energia!
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