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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

#EricaeAcciaio - facciamo i conti

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Ci siamo, il quadro è pronto da appendere alla parete e ormai non posso più ritardare il momento di quando si ritorna da un viaggio e bisogna fare i conti , ricapitolare le spese e capire se si è o meno sforato il budget. Sapevo già prima di partire che non sarebbe stato un viaggio low cost, i conteggi delle prenotazioni li avevo fatti ( qui ricordi? ), però dentro quella cifra (ca. 700 Euro a testa) c'era dentro davvero tutto o quasi, voli - aerei e spostamenti. In pratica ci resta solo da conteggiare le spese vive: pasti/trasporti e attrazioni che non avevo potuto includere prima di partire. Ma ricapitoliamo (euro per due persone): VOLO : 415,33 Euro DORMIRE : 680 Euro SPOSTAMENTI : 224 Euro Per quanto riguarda i TRASPORTI la abbiamo speso 100 Euro e sono stati alcuni mezzi pubblici e la gita a Bakewell. Per le ATTRAZIONI abbiamo speso 77 Euro a York, Whitby, Newcastle e Durham. Per i souvenir e ALTRE spese abbiamo speso circa 330 Euro tra

Book TAG - un té per un libro

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Il clima è quello giusto per farsi un bel té caldo e godersi un buon libro, magari abbracciati da una morbida copertina.  E allora facciamo questo bel Book Tag che ho trovato in giro per YouTube sul canale del mio Booktuber preferito: Matteo Fumagalli.   Ad ogni té ho assegnato un libro, eccoli qui!  Earl Grey al Double Bergamotto (un libro ricco, profondo, intellettuale): Memorie di Adriano, un libro che mi ha coinvolta tantissimo, un libro profondo che parla di Storia, parla d’Amore e parla di un personaggio meraviglioso. Tè Ricco (in libro sul quale ritorni spesso): Difficilmente rileggo i libri ma per questi due ho fatto un’eccezione. Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi e Le Cosmicomiche di Calvino. Libri che rileggerei altre mille volte Limone (un libro talmente veloce che è finito prima di averne assaporato le pagine): A volte ritorno. Un libro esilarante (ma pensante) che ho letto praticamente in due giorni. Un libro che poi ho regalato a molte persone perc

Manchester, love is in the air - #EricaeAcciaio

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Secondo voi con quante aspettative sono arrivata a Manchester ? Se un po’ mi conoscete e se anche voi leggete il blog della Giovy forse la risposta ve la siete già data. Lei adora Manchester e ne ha scritto parecchio e piano piano mi ha trasmesso un bel po’ del suo amore per la città. Ero davvero curiosa di conoscerla, per quanto sia possibile conoscere una città in due giorni, veloci, di permanenza. Siamo arrivati a Piccadilly, molto più di una stazione, un vero e proprio centro nevralgico per la città. Da qui a piedi al nostro hotel (Ibis – Pollard st) e poi via a esplorare la città. Dalla nostra stanza si vedeva uno dei canali, lo stadio del City dista circa 15 minuti a piedi. La passeggiata è piacevole, a tratti quasi bucolica, e la struttura merita una visita. Molto più di uno stadio, molto oltre la mera area polifunzionale. Qui ci sono campi, università e l’Ethiad. Uno spettacolo vero, da vedere. Ma andiamo oltre. Dicevo del canale . Innanzitutto meravigli

Leeds, tra canali e pizza - #EricaeAcciaio

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Leeds è una città effervescente. Città dedita al commercio da sempre, ricca di vie commerciali, bellissime Arcade, mercati e locali interessanti. Avevo molte aspettative su Leeds prima di partire perché, indagando un po’ in rete, avevo trovato un sacco di posticini interessanti, ristoranti e pub da provare. Il nostro tour si apprestava quasi alla fine e iniziavamo ad essere un po’ stanchi ma ancora vogliosi di scoprire ciò che questa parte d’Inghilterra aveva da offrire. Non lontano dal nostro albergo (Ibis budget) c’era il mercato coperto (Kirkgate market)  di Leeds, uno dei più grandi d’Europa. Al suo interno nasconde una chicca: il primo negozio di Marks&Spencer, e chi è stato da queste parti sa di cosa sto parlando. Marks&Spencer è un po’ un’istituzione, un grande magazzino, comprensivo di supermercato, con prodotti di alta gamma, spesso frequentato dai turisti anche perché al suo interno si trova sempre un ufficio di cambio. Al di la di questo, il mercato

Moving (Le stanze dei ricordi)

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Siamo nel sud di Londra, oggi. Edwina è una anziana signora, con due figli ormai grandi (più un figlio “adottivo”), due mariti già morti e una casa troppo grande per lei. Un giorno decide che deve vendere la casa e trasferirsi in Cornovaglia alla ricerca del buon clima e di ispirazione per i suoi quadri. Ma lasciare una casa dove si è trascorsa tutta la vita non è uno scherzo . Molte cose sono successe, belle e brutte. E molte cose tornano alla mente mentre Edwina mostra la casa all’agente immobiliare che la deve valutare. Ogni stanza, ogni oggetto, le riportano alla mente qualcosa e stanza dopo stanza Edwina si sente come sopraffare dalla casa e dai suoi ricordi. Una vita che non è stata tutta rosa e fiori per lei. Il primo marito morto giovane mentre trascorrevano le vacanze sulla spiaggia. Due figli non semplici, ognuno coi suoi problemi. Il secondo marito, innamorato di lei ma forse anche troppo innamorato di un’idea di donna distante da lei. E suo figlio, diffici

Durham, dove nel castello dormono gli studenti - #EricaeAcciaio

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Da Newcastle a Durham ci si mette niente, neanche mezz’ora di treno. La stazione è in cima a una collina e per andare verso il centro si scende e si attraversa un piccolo bosco. Il nostro albergo era un pub proprio al margine del centro, qualche problema con il check in (il pub era ancora chiuso quando siamo arrivati e non capivamo come farci aprire) ma poi tutto si è risolto al meglio. La nostra stanza sarebbe stata pronta dopo le 14, quindi subito pronti per un giro della città. Avvicinandoci al centro storico si arriva al fiume Wear e ai suoi bei ponti. Di fronte la Cattedrale in tutta la sua maestosità (se la compete tranquillamente con quella di York) e il castello che controlla tutto. Durham è una città (come molte in questa parte di Inghilterra) in salita. Arroccata. La cattedrale (ad ingresso gratuito con offerta libera) merita davvero. Bellissime le vetrate e il senso di maestosità che si respira al suo interno. La Cattedrale è famosa per contenere al

Patria

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In Europa nel corso della seconda metà del ‘900 sono state combattute due guerre di cui si è parlato pochissimo, al di fuori dei confini nazionali interessati: la guerra in Nord Irlanda e la guerra per l’indipendenza dei Paesi Baschi. Se riguardo la prima, passati i troubles, si è iniziato ad alzare il velo, anche grazie alla cultura pop (leggi U2 / film su Bobby Sands e la Bloody Sunday), riguardo la guerra tra ETA e Stato spagnolo si sa pochissimo. Si sa poco delle rivendicazioni del popolo basco, oppresso per anni dalla dittatura franchista (ma non solo) e si sa poco delle vittime e del clima di vero terrore che si respirava in alcune parti della Spagna, soprattutto nel corso degli anni ’80. Ricordo le lezioni di spagnolo durante le quali la nostra insegnante di conversazione, italiana che aveva studiato/lavorato in Spagna per 10 anni, ci raccontava i suoi anni a Bilbao, quando per strada era meglio parlare inglese che spagnolo. E ricordo me, pochi anni fa, alla fes

L’emozione della Storia: il Vallo di Adriano - #EricaeAcciaio

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Confrontarsi con la Storia non è mai semplice. Trovarsela di fronte in tutta la sua forza è un’emozione grandissima . Io sono una vera appassionata di storia, non sono diventata una storica di professione per varie vicende familiari con cui non vi tedierò, ma la passione resta, forte. Appena il viaggio nel nord est dell’Inghilterra ha iniziato a prendere forma la mia mente è andata subito al Vallo di Adriano , alla frontiera dell’impero e ai Pitti (gli altri, quelli che stavano al di là del confine). Vederlo è diventato un’esigenza (ed il vero motivo per cui la tappa più lunga del viaggio l’abbiamo fatta a Newcastle, che poi si è rivelata, oltretutto, come la mia preferita di tutto il viaggio).   Avvicinarmi ad un luogo storico così importante per me ha voluto dire, sopra ogni cosa, informarmi . E mentre lo facevo, mentre leggevo, mi assaliva la paura di star creando troppe aspettative, di aver già impresso nel mio cervello le immagini di ciò che avrei visto, eliminando so