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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

#in5foto: Vitoria/Gasteiz, verdissima capitale!

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Vitoria - Gasteiz, la fierissima capitale dei Paesi Baschi. L'ho definita verdissima perché tiene molto all'ambiente, è stata nominata nel 2012 European Green Capital ( non conoscete questo progetto? Ecco il link che vi spiegherà tutto ) ed è una delle città con più verde per abitante: 42 metri quadri a persona! E vi assicuro che si nota. Ma non è questa l'unica ragione che deve portarvi a visitarla. C'è la street art, la storia, i bellissimi paesaggi e (anche qui) la gastronomia! Insomma, chi più ne ha più ne metta (e anche i pigri non avranno scuse: la città è dotata di scale mobili per far fronte alle salite che la caratterizzano). ve lo detto che la città è fiera del suo essere Green Capital!  uno dei bellissimi esempi di street art le scale mobili, si sale verso il bel centro storico edifici storici accanto a modernità. Questa è anche Vitoria Parco Anillo Verde / Salburua : una meraviglia naturale! 

Il turismo è morto?

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Apriamo le porte alla curiosità e scopriremo tante cose belle Domanda di un certo spessore che certo, in un blog che parla molto di viaggi sembra ridondante. In realtà u ltimamente mi è capitato spesso di leggere libri in cui si accennava al tema del turismo e del viaggio che mi hanno fatto moto riflettere su questo tema.  Ciampi , nel suo bellissimo viaggio lungo il Vallo di Adriano , affronta spesso il tema della fine del turismo: ormai ci sono solo per lo più persone che si spostano da A a B velocemente, senza voler davvero approfondire e senza quasi mai avere davvero il senso della scoperta.  In un modo super connesso (interconnesso) conosciamo già tutto prima di partire e durante il viaggio abbiamo solo conferme, oltre al fatto che ormai ovunque nel mondo si incontrano gli stessi negozi e spesso anche gli stessi sapori. Baggini, nel suo pellegrinaggio nella testa degli inglesi  (stay tuned che la recensione arriva presto), ci racconta il loro modo di viaggiare com

#in5foto: San Sebastian, eleganza parigina e vita da spiaggia

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Siamo a giugno e allora tutti al mare, andiamo in Spagna! So che ora vi aspettereste le classiche spiagge del sud, solleone a farla da padrone. E invece vi sorprenderò con una magnifica città a nord, Euskadi per la precisione: andiamo a Donostia/San Sebastian! Per me è una città che racchiude l'eleganza parigina, la tranquillità delle città di mare e una tra le tradizioni enogastronomiche migliori d'Europa. Non state ancora facendo le valigie? l'eleganza parigina delle case appena fuori dal centro storico giardini e alberi multiformi Banconi infiniti di prelibatezze: signori ecco a voi i Pintxos!  le mille sfumature di blu de La concha (qui con la bassa marea del mattino) vista dalla passeggiata per salire al monte Urgull, la baia! 

La strada delle legioni

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Un libro molto psicogeografico, oserei quasi dire un vero e proprio manuale per capire la psicogeografia. Il viaggio, il cammino, come scusa per affrontare una caterva di temi così come sopraggiungono alla mente. Partire dal luogo per riflettere sull'oggi e sullo ieri. E quale altro luogo può offrire davvero così tanto su cui riflettere? Un muro costruito 2000 anni fa, una terra madre della rivoluzione industriale e oggi in fase di rigenerazione e "ristrutturazione", industria e campagna. Mille contrasti qui, il vecchio e il nuovo, l'industria e l'agricoltura, musica e letteratura. Il viaggio in compagnia di Ciampi è interessante e scorre veloce e offre alla mente molti modi per vagare e pensare (che è cosa fondamentale oggi). Si pensa molto al significato di confine, cosa in un certo senso ovvia essendo proprio lungo una demarcazione di un confine, ma anche di meticciato, mescolanza. Perché in confini portano con se anche quello. Si parla anche si senso del

Le cose che amo del Regno Unito

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Era il 2012 quando misi piede per la prima volta nel Regno Unito e come per molti la prima meta è stata Londra, la classica Londra. Prima di quel viaggio del Regno Unito amavo soprattutto due cose: la birra e il calcio. E ammetto che lo conoscevo abbastanza poco, se non quel tanto che basta da amante della storia (e appassionata soprattutto dell’epoca elisabettiana). Non ho mai subito il fascino britannico da adolescente, ho sempre sentito maggiore attrazione per la Germania e le terre austro-ungariche. Londra me l’ha quasi imposta il mio compagno, vero e proprio appassionato di UK. E la prima volta che l’ho incontrata mi è piaciuta ma non mi ha fatto impazzire. Mi è sembrata troppo vetrina, troppo di plastica. Non era quello che mi aspettavo. Poi siamo tornati da quelle parti altre volte, molte a Londra e un po’ nei dintorni (Galles, Liverpool e quest'estate sarà Nord Est!). E piano piano l’inglesitudine si è fatta strada in me e lo capisco da queste cose: HO B

Sherlock Holmes (due raccolte)

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Da piccola avevo nella libreria una raccolta di Sherlock Holmes. Era una serie di libri con la copertina gialla, raccolti in un contenitore di similpelle blu. Adoravo i racconti di Sherlock Holmes! Così quando qualche giorno fa ero in giro per librerie con un'amica e ho visto questa raccolta, contenente i 4 romanzi "base" di Sherlock Holmes non ho resistito. Da qualche giorno è sul mio comodino (da quando ho finito i gialli ambientati a Milano: la serie di Arrigoni e Operazione Madonnina) e sto riscoprendo, pagina dopo pagina quell'amore infantile. Devo dire che oggi mi riesce difficile ricordare come immaginassi Sherlock e Watson allora, ormai leggendo le pagine mi vengono in mente i modernissimi personaggi della serie TV. Chissà che faccia avevo messo a Sherlock allora. In questa raccolta sono contenuti i 4 più importanti e famosi casi di Sherlock Holmes. Uno studio in rosso , dove Sherlock viene presentato al mondo e dove conosce il nostro caro Dottor Wats