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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

#UnMesetraleRighe: Aprile - tra viaggi e dolore

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  “Nessuno è in grado di dimenticare ciò che non può capire” (Hamburg - M. Lupo) Libri letti 11 M/F 7/4 Pagine 3.477 Voto medio 3,86 Euro 30,66 € Il filo conduttore Difficile raccontare questo aprile da un punto di vista letterario. Ci sono tanti viaggi dentro, viaggi passati (e dolorosi) e viaggi futuri, la preparazione di un viaggio è la parte che amo di più. Ma c’è stato anche molto dolore. L’urgenza di raccontare per non dimenticare, la memoria come elemento essenziale della vita che ci permette di raccontarci, ricordarci e vivere con la consapevolezza delle nostre radici. Che a volte però sono un fardello, una sentenza, sono quello che ci lega alla terra e la terra a volte reclama il suo prezzo.  Il ricordo non sempre è condiviso, una volta che passa attraverso la nostra memoria cambia e si trasforma. Ma questo non lo rende meno vero. Il filtro del nostro vissuto rende il ricordo personale e attraverso la nostra storia noi raccontiamo gli avvenimenti.  Il nostro corpo è essenziale

Roma, tra una cacio e pepe e l'altra

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Con la testa mi ritrovo spesso ad essere ancora lì, rivolta verso l’Arena ad immaginare sudore, sangue, grida, vita e morte scorrere velocissime. Mi ritrovo a immaginarmi mentre passeggio per il Foro, calzari ai piedi, bei gioielli a impreziosire i miei polsi e una capigliatura elaborata, in mezzo a bighe, templi, vestali e tribune politiche.  A Roma è così facile immaginarsi il tempo che fu, lo senti scorrere dentro di te a ogni passo.  Come la mattina, dopo colazione, che mi trovato a passeggiare tra Piazza San Giovanni e il mio albergo (all’altro lato di via Carlo Felice) e bam, hai delle mura complete di fianco a un giardinetto. O come quando esci da Villa Borghese a Porta Pinciana ( ciao Anna, è stato bellissimo passeggiare con te e finalmente conoscerti! ) e ti ritrovi la porta completa, io ci metto un attimo a immaginarmi la me me medioevale che per qualche motivo deve entrare a Roma e si ritrova proprio ad entrarci da lì.  Le vestigia del passato servono a questo, a non dimenti