Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Semiotica, pub e altri piaceri

Immagine
Torniamo ad Edimburgo in una fine estate tiepida e piacevole e ritroviamo i personaggio a cui ormai siamo affezionati, e per alcuni proprio facciamo il tifo. Riuscirà Bertie , che ricordiamo ha solo 6 anni,  a liberarsi delle lezioni di Yoga? E Pat , troverà la strada, al secondo anno sabbatico? Sullo sfondo sempre lei, Edimburgo . Città per la quale McCall Smith riesce ad esprimere un affetto sconfinato e riesce a portarci davvero per quelle strade, anche se non ci siamo mai stati. E veniamo anche noi pervasi dall’orgoglio scozzese. Adoro tutto di questi racconti, in special modo gli spunti filosofici che riescono a darci Domenica, Angus e Big Lou. Un libro fatto per pensare, per parlarne. Per dialogare. […] Voglio avere una cultura che sia il prodotto del posto dove sto... che affronti i problemi che mi riguardano. È la differenza tra la musica elettronica e quella vera. Tra i papponi predigeriti di Hollywood e i veri film. È una cosa fondamentale, Pat. Un lib

44 Scotland Street

Immagine
Questo libro è una scusa , una scusa per dissertare di filosofia e per gridare amore per la propria città . E dalla prima pagina si apre, sulla faccia del lettore, un sorriso. Sorriso di pura gioia nel passare qualche minuto (qualche ora) in compagnia di Pat, Domenica MacDonald, Bertie e tutti gli altri (e si, anche Bruce…). Lo scenario, principe e meraviglioso, è Edimburgo . Le sue strade, la New Town (soprattutto), i suoi scorci e la sua gente. Artisti, periti immobiliari, ragazzi di oggi indecisi e in bilico rispetto al proprio futuro, madri apprensive e… scrittori famosi! Ho comprato questo libro (e gli altri due della trilogia – che ho già scoperto essersi allargata) perché parlavano di Edimburgo, della Edimburgo di oggi (senza il tratto noir di Ian Rankin e senza il lato borderline di Welsh), di gente “ comune ”, persone che potrebbero essere il tuo vicino di casa. E questo ho trovato. Un dipinto accurato , divertente e ironico della città e delle persone che la vivono.

Bilbao e l'Aste Nagusia

Immagine
In questi giorni mi è capitato on line questo documentario sull’Aste Nagusia (dura un’ora, prendetevi il tempo necessario) e la mente è subito tornata a quest’estate. Senza saperlo mentre organizzavo il tour per i Paesi Baschi ho prenotato le notti a Bilbao proprio durante la festa (la settimana dopo ferragosto).  E che festa!  La semana grande  di Bilbao (Aste Nagusia in Euskadi) si celebra di fatto dal 1973, anno in cui il Corte Inglés decise di organizzare una festa popolare sportiva, invitando i principali sportivi del momento a competere a Bilbao. La festa è però diventata quello che è oggi dal 1977, quando si decise di farla diventare realmente popolare e partecipativa, una festa “di strada” che radunò il primo anno 5.000 persone con bandiere di Bilbao, Ikurriñas e altri simboli di orgoglio e rivendicazione basca (non dimentichiamoci che Franco era morto nel 1975, dopo anni di soprusi e tentativi di cancellare la lingua, la cultura e l’anima basca). Per qualche

Isole, incontri e Pub. Soprattutto Pub

Immagine
Avevo comprato questo libro per la mia dolce metà, appassionato di pub e di Regno Unito. Ho fatto centro. Non pensavo però che avrebbe preso così tanto anche me. In realtà il libro mi ha stregata , soprattutto per due motivi. Innanzitutto perché è un trattato sociale , un racconto della società britannica e della sua evoluzione, e questa è una delle mie passioni. E poi la birra a me piace e molto, e la società britannica comincia ad essere centro di molte mie escursioni (e pertanto mi interessa moltissimo conoscerla). In questo viaggio che Ian e Perry percorrono tra il profondo sud e l’estremo nord del Regno Unito, scorrono città, paesaggi, storie e – ovviamente – pub. Ian ci racconta storia, miti, leggende e la realtà odierna del rapporto tra gli inglesi (e i britannici in generale) e l’alcol e ci fa capire molto bene la profonda essenza di questo rapporto. Nel bene e nel male. E leggendo questo meraviglioso si approfondisce il significato del pub (e quindi del bere) per la