Un anno di libri

LIBRI IN LETTURA

Narrativa 📚: 

Non fiction 🎓: Sputiamo su Hegel (C. Lonzi) 

Imperdibili 🎭: 

Audiolibro 🎧:

Legenda: 

💛: 1 - 2/5

💙: 3/5 

💗: 4/5 

💖: 5/5

2023

💖Quaderno proibito (A. De Céspedes)  Una sorta di seduta di autocoscienza. Un diario comprato di impulso spinge una madre di 42 anni a interrogarsi sulla vita, sull'essere donna, sull'essere madre e sulle classi sociali. Uno spaccato dell'Italia del dopoguerra, una donna che vorrebbe di più ma che sa che non può chiederlo e una figlia che chiede a gran voce ma il tempo è ancora immaturo per le sue rimostranze. Un gran libro per riflettere sul patriarcato, sulla nostra società e fare il punto. 

💛L'impostore (Z. Smith)  Ambientazione vittoriana riuscita e personaggi (tra cui Dickens) perfetti e ben delineati. Anche la storia che bazzica tra continui salti temporali è intrigante ma da Smith mi aspettavo di più. 

💙Il commissario Maugeri e il pianista russo (F. Capezzuoli)  La Russia e il PCI fanno da sfondo a questo capitolo della saga di Maugeri. Carino. 

💖Propizio è avere dove recarsi (E. Carrère)  Un piccolo compendio di Carrère, quasi verrebbe da dire che sarebbe un'ottima base di partenza per capire se lo scrittore francese fa per voi. Come sempre bravissimo nell'intessere le storie e intrecciarle con la propria vita. 

💙Milano 1949, Il commissario Maugeri e i delitti del CRAL (F. Capezzuoli)  Intrighi internazionali e la Milano del dopo guerra in uno dei miei comfort book d'elezione in questo periodo.

💖Mr Mercedes (S. King) Un King diverso da quello a cui sono più affezionata, si lasciano i ragazzi (in parte) e le grandi amicizie per addentrarsi in un mondo più adulto. Rimane lo sguardo alla società come creatrice e mangiatrice di mostri, come madre di soggetti deviati che in lei affondano le radici ma sempre da lei vengono in qualche modo eliminati o assorbiti. Un bel thriller che tiene attaccati alle pagine. 

💙Il commissario Maugeri e la ragazza senza capelli (F. Capezzuoli) Intrighi internazionali e la Milano del dopo guerra in uno dei miei comfort book d'elezione in questo periodo. 

💖Brucia la notte (T. Vecchietti e M. Monti) Distopico. Italiano. Femminista. Legato a tradizioni locali e ben pensato. Molte cose belle e interessanti si trovano in questo libro scritto a quattro mani che hanno saputo collaborare perfettamente. Bianca sarà sempre la mia preferita. Adoro i richiami a Sei di Corvi (e in genere al mondo Grisha) e ora voglio il secondo, subito. 

💗Decolonizzare la Palestina (S. Sen) Una lettura purtroppo necessaria in questo momento per riuscire a comprendere al meglio la situazione attuale attraverso anche il suo passato. Chi è Hamas e quali ruoli svolge a Gaza, cosa pensano le persone dei suoi molteplici ruoli? A molte domande prova a rispondere questo saggio completo e ben argomentato. 

💖Mrs Dalloway (V. Woolf) La mia passione per Woolf è nota e l'ultima tappa dei #Mattoniinglesi ha saputo sublimare il mio bisogno di immergermi nuovamente nella sua scrittura accattivante. Un dipinto della mente umana, una serie di affreschi, pennellate lasciate un po' ovunque sulla pagina e tra la mente del lettore che si trova a passeggiare per Londra con i personaggi e le personagge di questa meravigliosa opera. 

💗Delitto in cielo (A. Christie) Poirot per me è il migliore dei personaggi della Christie e ogni suo romanzo lo conferma. In questo episodio si troverà ad indagare su una morte avvenuta su un aeroplano. Molto interessante. 

💙Streghe - Malie e Misfatti (AA VV) Un drago di raccolte di racconti stregoneschi interessanti anche se non da leggere tutti d'un fiato. Una raccolta da avere lì da leggere un po' alla volta

💗Female Husbands - A Trans History (J. Manion) Donne che vestivano panni maschili o che affrontavano veri e propri percorsi di transizioni tra '700 e '800, come le loro storie sono state raccontate e accolte dalla società. Interessante saggio sociale su un pezzo di storia molto poco raccontata

💗Milano 1948 - Maugeri e lo zoppo dei Navigli (F. Capezzuoli) i romanzi di Capezzuoli della serie di Maugeri sono sempre interessanti perché raccontano la Milano dell'immediato dopo guerra, intrecciandola con un po' di intrighi internazionali. In più spesso si svolgono almeno in parte nella mia zona (città studi) e quindi mi diverte ancora di più leggerli. 

💙Teddy (J. Rekulak) Un pretesto narrativo originale per raccontare una storia trita e ritrita, quella dei fantasmi del passato che ci perseguitano. L'originalità della forma narrativa aiuta. 

💗Le streghe non esistono (L. Scarlin) Un'infanzia non semplice tra un padre eroe delle feste dell'unità e una madre vagamente assente, attorniato da figure fantastiche che contribuiscono alla formazione del protagonista e al suo affermarsi al mondo per quello che è. Un bel romanzo di formazione con un uso molto interessante del linguaggio. 

💙Un té con Jane Austen (C. Bell) Libro decisamente troppo noioso, ricalca in maniera eccessiva i romanzi associandoli alla vita di Austen in modo forzato. Mi aspettavo un libro coccola si è rivelato un libro noia. 

💖Femina (J. Ramirez) Ah, ma quindi esistevamo anche noi donne nel Medioevo, agivamo, vivevamo, eravamo persone attive! Incredibile! La storia è stata riscritta da uomini e in chiave patriarcale, lasciandoci credere che nella storia il nostro ruolo fosse sempre stato passivo, chiuso e ristretto alle mura domestiche. Oggi si stanno rileggendo le fonti e analizzando i reperti con nuovi metodi (primo tra tutti il DNA) e si sta riscoprendo una storia diversa che rimette tutti e tutte al loro posto. Qui Ramirez ci presenta la storia di 9 donne europee che hanno lasciato il segno, guerriere, mistiche, consigliere e Re (sì, donne proclamate Re). Attraverso di loro si riscopre la storia del continente (e non solo) tra il 600 e il 1400, ed è un viaggio incredibile! 

💗 Far from the madding Crowd (T. Hardy) Un romanzo corale pienamente inserito nella morale vittoriana che attraverso i personaggi secondari ci racconta l'animo profondo della società rurale dell'epoca. Attraverso i personaggi principali, invece, ci racconta i sentimenti più alti (non sempre nobili), come amore, fedeltà, tradimento, ecc... Bathsheba è un bel personaggio femminile, a volte pare anche fuori tempo rispetto all'epoca in cui vive. Oak è solido, un'ancora. Troy e Boldwood due lati di quello che definisco non-amore e che si mostra come possesso, ossessione... Lo stile a tratti è ampolloso, arzigogolato, però è un classico e la fatica viene ripagata

💖L'assassinio è tra le righe (J. Hallet) finalmente un giallo originale con un espediente narrativo interessante e ben gestito! Ci si diverte molto a fare le detective insieme a Femi e Charlotte. Intreccio e trama ben architettati. 

💖Teoria e pratica di ogni cosa (M. Pesslun romanzo di formazione, con richiami a Nabokov (senza le parti disturbanti) e ai manuali / saggi universitari. Un mare di note, appunti a margine su libri, citazioni, riferimenti culturali. Un libro interessante e scritto molto bene. 

💗Off the map (A. Bonnettsaggio interessante su luoghi nascosti, spariti, dimenticati, curiosi sparsi sulla Terra. Un libro per amanti della scoperta, per persone curiose e per innamorati della psico-geografia. Un libro che ci fa capire quanto noi umani siamo amanti dei luoghi, li creiamo, ne abbiamo bisogno. E li maltrattiamo. Un libro che arricchisce e regala spunti interessanti. 

💖Sarà solo la fine del mondo (L. Ferracchiati) un libro che parla della difficoltà di trovare sé stessi, dei preconcetti patriarcarli insiti in ciascuno di noi, di ricerca, perdizione, di farsi male, di trovarsi e accettarsi, di amore e della difficoltà nel concederselo (se non ci si ama un po'). Il libro è tempestato di riferimenti culturali di vario genere che spezzano un po' la tensione e aiutano ad affrontare la lettura con più leggerezza. Un gran bel libro. 

💖Middlemarch (G. Eliot) che regalo questo viaggio a Middlemarch: che complessità unica, che trattato sul matrimonio! Eliot si prende tutto il tempo per raccontarci de* suo* personaggi*, non si fa spaventare dalla noia che potrebbe cogliere il lettore nei primi due libri, sa come far appassionare, come svoltare il racconto quando serve. Questo permette di godere della lettura e nel frattempo dedicarsi a pensieri profondi su ciò che si sta leggendo. Perché Eliot sì descrive la società inglese dell'800 ma parla ugualmente a noi abitanti della modernità e questo è esattamente ciò che un classico deve fare. 

💙Morte di una sirena (A.J. Kazinski e T.Ridhal) un CSI ambientato nell'800 a Copenaghen con protagonista A. C. Andersen. Il tutto è molto strano, a tratti ridicolo, a tratti eccessivo. Però tutto sommato piacevole e di intrattenimento.  

💙Quichotte (S. Rushdie) meta romanzo letterario che più non si può, i piani si intrecciano e sovrappongono, questo è interessante ma a volte genera un po' di confusione e ripetizione. Rushdie resta lontano dalla mia zona di comfort, però ne capisco la grandezza letteraria. 

💗Hiss and Hers (M.C. Beaton) amo i romanzi con protagonista Agatha Raisin, una moderna Miss Marple molto più pasticciona. Resta una serie di conforto e lo sarà sempre, un paio di Raisin all'anno fanno bene al cuore. 

💖Israele, Palestina (A. Gresh) un saggio ottimo per iniziare a studiare la situazione israelo-palestinese e le nostre colpe in quel conflitto che ha radici profondissime. Molto consigliato anche se, purtroppo, è ormai un po' datato (si ferma al 2002). 

💗Mattatoio n. 5 (K. Vonnegut) raccontare l'orrore è difficile, Vonnegut lo fa scegliendo di raccontare lo shock post-traumatico in un modo dolce, ai limiti del racconto fantastico. Una discesa nell'orrore che si prende i suoi tempi perché, si capisce, Vonnegut fa fatica a tirare fuori quello che ha visto. Un grande libro su una delle pagine più nere della II GM, il bombardamento di Dresda.  

💗Intersezionalità come teoria critica della società (P. Hill Collins) un manuale di studio adatto a chi già mastica qualcosa di teorie sociali e di intersezionalità. Un buon testo che pone domande interessanti e da le proprie risposte sul futuro di questa teoria critica. 

💙Perché non l'hanno chiesto a Evans (A. Christie) quando mancano i tenori si sente parecchio. Però gli intrecci di Christie sono sempre interessanti 

💗Trilogia di New York (P. Auster) tre detective stories che paiono slegate che in realtà sono intrecciate, o riescono a essere intrecciate magistralmente da Auster che in ogni racconto piazza qualcosa di qualche altra storia. Mistero, ricerca, scomparse, ingarbugli e scrittori. Bellissimo dal punto di vista della scrittura che lega alle pagine più della storia in sé. 

💗Tokyo Express (M. Seicho) un romanzo che poteva essere concepito solo in Giappone. Ideale per immergersi completamente nella lettura e dimenticarsi di tutto il resto. Un intreccio originale e un incastro perfetto

💖Christine - la macchina infernale (S. King) qualche certezza nella vita ci vuole, il Stephen King degli anni '80 è quella certezza di cui tutt* abbiamo bisogno! Si prende un libro d quel periodo, lo si legge o rilegge, e si ha la certezza che sarà un bel viaggio. I temi sono più o meno quelli: il passaggio tra adolescenza e età adulta, il distacco dai genitori, la società americana in putrescenza, l'amicizia, la scoperta dell'amore. E poi sì, c'è l'horror, che è sempre un mezzo per raccontare qualcosa. 

💙California (F. Costa) un saggio a tratti inquietante che parlando della situazione californiana mette qualche pulce nell'orecchio sul dove sta andando la società che abitiamo e dove potremmo trovarci noi, fra non troppo. L'analisi sugli Stati Uniti è precisa e puntuale, in perfetto stile Costa. 

💗Amatissima (T. Morrison) un libro sul dolore, sulla maternità, sulla schiavitù. Un libro che fa malissimo, che racconta tutta la storia in modo crudo, tanto che i personaggi faticano a raccontare e tutto è un ricostruire la storia, in piccoli passi, perché il proprio dolore quando così profondo fa troppo male anche per ricordare. Ma le storie devono essere raccontate, devono passare, perché il futuro ha bisogno del passato. E noi (bianchi privilegiati), dobbiamo farci i conti, seriamente, vivere quel dolore, capirlo e scusarci. Poi forse si potrà costruire il futuro. 

💖La mia Russi: stori da un Paese perduto (E. Kostjucenko) una raccolta di scritti, arricchita da ragionamenti personali che ci restituiscono la Russia di oggi dagli occhi di una grande giornalista d'inchiesta di Novaja Gazeta. Un piccolo pezzo in più tra i mille del mio personale puzzle per capire la Russia, di ieri e di oggi. Un quadro difficilissimo che sembra sempre sparire nella nebbia. 

💖Ferrovie del Messico (G. M. Griffi) un libro che racchiude tante storie che sono però una storia sola, un viaggio interiore, una settimana che dura una vita, incontri strampalati, una vita che viene stravolta, tanti pensieri e una scrittura magnifica che diventa canzone, poesia, futuristica, colta, dialettale a ogni pagina cambia, si trasforma, perché dentro Ferrovie del Messico ci sono tanti piani narrativi che possono confondere ma che non devono scoraggiare, il meccanismo verrà svelato al lettore e sarà solo piacere. 

💖Proletkult (Wu Ming) quante cose può essere un libro? Quante forme può assumere un racconto? Infinite. E questo ne è l'esempio. Un po' biografia, un po' fantascienza e un po' romanzo storico. C'è anche della filosofia e dell'analisi politica. Insomma, non ci si annoia mentre si ripercorre la vita di Aleksandr Bogdanov, figura importantissima della Rivoluzione Bolscevica e figura sfaccettata e interessantissima. Il medico che è anche scrittore non è figura nuova in Russia, qui tocca livelli altissimi e ci trascina in una storia molto interessante e ricca di spunti intellettuali. Si torna ai dibattiti tra bolscevichi e menscevichi, alle lotte per il potere nella Russia pre-durante e post rivoluzione e nel mezzo si fanno viaggi interplanetari. Meraviglia. 

💖Arresti domiciliari: diario della pandemia (A. Bennett) l'ho trovato un libro interessante quanto necessario perché leggere ciò che grandi pensatori hanno provato e fatto in alcuni periodi aiuta ad elaborarli. E per questo spero ci saranno sempre più libri (sia di non fiction sia di fiction) che narreranno questo periodo, per certi aspetti così complesso da narrare. Perché come lo narri il nulla, come racconti la noia del non poter uscire di casa. Eppure Bennett ci riesce, rievocando tutti i momenti salienti, il non crederci, le lezioni di yoga su zoom, gli applausi per strada e il vaccino. C'è l'anno che abbiamo vissuto, visto dagli occhi di un grande pensatore (che coglie l'occasione anche per ribadire il suo amore per Leeds!). 

💖V13 (E. Carrère) un processo necessario per far prevalere la giustizia sulla forca, per ricordarci chi siamo. Un libro splendido, che fa piangere e fa essere orgogliosi. Un libro ricco di storie e in cui si cerca di comprendere e di raccontare con le giuste distanze, anche laddove è impossibile. Solo Carrère, credo, poteva essere capace di una cosa del genere. 

💖Ogni mattina a Jenin (S. Abulhawa) quanto male fa questo romanzo. Fa male come possono fare male solo i racconti veri, sinceri. Come fanno male solo le storie famigliari che si intrecciano con la terra, con la Storia e col dolore profondo. Il dolore che spezza l'anima rendendoci incapaci di vivere, di accettare, di essere. La storia della Palestina dal 1947 ad oggi è una ferita aperta nella comunità internazionale che ha lasciato fare, creando voragini e spargendo sale sulle ferite che ora non si rimarginano. Che ora continuano a sanguinare. 

💖Tempo di seconda mano (S. Aleksievic) vite, voci, sprazzi, suicidi, speranze rotte, ideali da cambiare da un giorno all'altro. La bellezza di questo libro è che non si vuole dare al lettore un filtro con cui decifrare la realtà, non gli si vuole dire "è andata così". Ma lo si mette davanti a molti racconti diversi per potersi fare la propria idea. Costruirsi il proprio parere. Un bellissimo viaggio. 

💖Beautiful world, where are you? (S. Rooney) la mia generazione dovrebbe ringraziare Rooney per riuscire a raccontarla così bene, in tutte le nostre nostre contraddizioni e il nostro precariato (non solo di lavoro ma anche di sentimenti e di vita). Quella sensazione di essere sempre fuori posto, quel dibattersi tra vita adulta e volontà di non crescere mai del tutto. Quella voglia di fare progetti e l'impossibilità di farne. Quante cose in libri così piccini. 

💖Il mio anno di riposo e oblio (O. Mosshfegh) un'allucinazione fatta di sedativi e pillole varie, una mente distaccata dal mondo e il desiderio di eclissarsi per non doverlo sopportare, andare in letargo per rinascere. In mezzo una New York protagonista, tanta cultura pop della fine degli anni '90, un 2001 che ha segnato tutt* e una psichiatra alquanto discutibile. E poi un'amica autodistruttiva che regge benissimo il ruolo di spalla. Un romanzo che è una piccola perla. 

💗Come diventare femminista (P. Basil) un pamphlet breve ma intenso che si legge tutto d'un fiato come fosse una conversazione tra amiche. Ci si fanno molte domande, si cerca di darsi delle risposte, si decostruisce la propria storia cercando di ricostruirla insieme alle altre, perché ognuna di noi ha senso nel contesto e da forma al contesto. Quindi nessuna è sola. Diventare femminista nella società di oggi è complesso, non ci sono più risposte semplici e ogni azione è frutto di ragionamento, compromessi e messe in discussione. Adoro i saggi che trasmettono più domande che risposte. 

💗Rapaci (G. Pizzigoni) un thriller distopico ben congegnato dove politica, violenza e solitudini si incontrano e scontrano in una lotta che non è tra bene e male ma tra male e malino (perché la politica resta marcia e gli interessi in gioco sono molti). 

💗Barbizon Hotel (P. Bren) un pezzo importante della storia del costume americano, e newyorkese in particolare. Quanta cultura (pop e non) è passata dal Barbizon, quanti sogni, quante speranze. Molto interessante. 

💗Queer city (P. Acrkoyd) sono una ragazza semplice: Peter Ackroyd scrive di Londra e io leggo. E faccio bene. Qui Acrkoyd ci porta attraverso il tempo nella storia queer di Londra, dai celti ai giorni nostri, tra locali sordidi e corti trasgressive, arriviamo ai giorni nostri (quasi tirando un sospiro di sollievo) sapendo che la strada da fare è ancora lunga. Un saggio interessante e ricco di spunti.  

💖Jane Eyre (C. Bronte) ennesima rilettura e ogni volta trovo un nuovo punto di vista da esplorare. Questa volta mi sono concentrata molto più su Jane e la sua forza interiore. La sua vita non è semplice, sola e maltrattata si ritrova a vivere nel mondo cercando il proprio posto e la propria personalità. La costruzione del sé di Jane è interessante perché, pur non tradendo mai sé stessa, riesce a cambiare e maturare molto nel corso delle vicende narrate da Bronte. Riesce a mantenere fermi e saldi i suoi principi, pur nel dolore, pur quando fa male. Non mi era mai accorta come fosse un romanzo "proto-femminista", sia nella stessa Jane che ricerca la sua indipendenza a costo anche di soffrire, sia nel fatto che in molti aspetti si inizia ad intravedere una certa sorellanza. Ci sono alcune donne che provano ad andare oltre il ruolo patriarcale e aiutare e farsi bastone di altre donne. Questo è un aspetto che mi ha colpita. 

💙Atlas. La vera storia di Pa' Salt (L. Riley e H. Whittaker) una buona conclusione di una saga intrigante. Non c'è nulla di stratosferico, in alcuni casi le rivelazioni sono abbastanza telefonate, però gli appassionati della serie troveranno pane per i propri denti e ogni mistero verrà risolto. 

💗Parole d'altro genere (V. Gheno, a cura di) esperimento letterario interessante che mi è piaciuto moltissimo: tra citazioni e dissertazioni, tra estratti e definizioni, si riscrive parte della storia letteraria per mettere al centro le donne, che sono state accantonate, lasciate in secondo piano. Il paradigma qui si ribalta e si rilegge tutta la storia da un altro punto di vista. 

💛I Merlrose (E. St Aubyn) A parte il primo (e in parte il terzo) libro della serie il resto mi ha creato disagio e molta noia. Sul disagio mi rendo conto che era voluto e che fosse molto più un problema mio e del mio rapporto con la droga. Ma la noia sta nel fatto che non mi importava nulla di ciò che sarebbe successo. 2 stelle solo perché mi è piaciuto che non ci fossero personagg* "buon*". 

💗Jonathan Strange & il signor Norrell (S. Clarke) un gran libro di intrattenimento scritto molto bene, il tono è la cosa che ho preferito oltre al fatto che l'ambientazione è semplicemente splendida (Newcastle è centrale, anche se ci si passa poco tempo, e questo ha fatto breccia nel mio cuore). 

💙Parola alla difesa (A. Christie) Poirot è intrigante anche quando affronta un caso che pare già chiuso (ma è così veramente?). Intrighi, una vecchia magione di campagna, eredità e segreti. Meraviglia che scorre veloce e intrattiene. 

💛Blackwater V - VI - La fortuna e la pioggia (M. McDowell) Ci sono cose di questa serie che mi hanno infastidita come il modo in cui i bambini vengono di fatto scambiati o venduti tra i vari membri della famiglia. Altre che mi hanno lasciata perplessa, come ad esempio il modo in cui viene descritto James e il suo rapporto coi bambini. Inoltre il tema gotico / horror non l'ho proprio capito. In alcuni momenti è giusto accennato, poi a volte si cede allo splatter ma senza crederci davvero. Ciò che accade (quel poco) viene proposto e riproposto identico di generazione in generazione il che crea solo grande noia. 

💙Milano 1947: misteri a Porta Venzia (F. Capezzuoli) delitti che si portano dietro strascichi della guerra, una Milano intrigante e personaggi ben costruiti. Un giallo che scorre via veloce. 

💛Tutto sull'amore: nuove visioni (b. hooks) un libro di auto aiuto mischiato a un po' di elementi da predicatore spiritualista. Un'occasione sprecata, a mio avviso: bell hooks poteva usare il libro per raccontare maggiormente le difficoltà d'amare nel mondo patriarcale (per donne e uomini).  

💙The enigma of garlic - 44 Scotland Street (A. McCall Smith) Per me al 44 di Scotland Street ci sono amic*. Ed è sempre un piacere ritrovarsi e raccontarsi la propria vita. Insieme a loro si ride, si fanno ragionamenti filosofici sul senso della vita e si mangia. Le cose, insomma, che si fanno regolarmente con la nostra compagnia. Vorrei che questa serie continuasse per sempre. 

💛Blackwater III - IV - La casa e la guerra (M. McDowell) Cose accadono e i personaggi restano immobili come zombie. Nessun colpo di scena, nessuna suspense e niente di vagamente simile all'horror (o anche al gotico). C'è molto piattume. Perché proseguo? Perché tanto lo sto facendo in audiolibro, quindi poco impegnativo (e zero dal punto di vista economico) e devo capire cosa abbia colpito così tanto di questa saga: perché qualcosa ci sarà, vero??

💖. David Copperfield (C. Dickens) Che personaggi incantevoli, indimenticabili. Zia Betsey e Mr Dick li porterò con me per moltissimo tempo, così come i membri della famiglia Peggotty e lo stesso David, uomo con l'animo bambino, candido, in una Inghilterra pronta a sbranarlo! Ogni volta che affronto un Dickens mi chiedo perché l'autore abbia la fama che ha, di tristone: non è vero nulla! Certo, i personaggi affrontano sfide e lutti lungo il percorso, ma nei libri di Dickens si ride molto e si affronta l'esistenza con la giusta dosa di umorismo inglese che non fa mai male! 

💙L'errore di Aristotele (G. Sissa) Non ho compreso la traduzione italiana del titolo (Il potere delle donne - una sfida alla democrazia) anche se, in effetti, fa capire che il focus del libro è sul concetto di democrazia greco e sul perché all'epoca le donne fossero escluse dal governo (e non solo). I temi sono interessanti, come il filo conduttore che da Aristotele ci porta a Tommaso d'Aquino e a Rousseau per poi arrivare a Condorcet. Tuttavia in molte parti (specie i primi tre capitoli) è eccessivamente ripetitivo per poter essere davvero gradevole. 

💖A proposito di lei (B. Yoshimoto) Yoshimoto scrive molto e non sempre è al suo meglio ma questo libro è una perla, un incontro delicato di anime. C'è la crescita interiore, l'affrontare la morte e la propria storia, le proprie origini. C'è un rapporto speciale, tra cugini, una casa e un giardino al centro di tutto e la magia che lambisce le vite, le tocca, spaventa e poi guarisce. Ci sono molti livelli e ci sono molti stati d'animo, c'è la grande capacità di Yoshimoto di descrivere anche cose dolorosissime con una grande delicatezza. Grazie. 

💙Elogio dell'ospitalità (rifleessioni sul cibo e sul significato dell'ospitalità) (P. Basyl) totalmente tratta in inganno dal titolo (in inglese rende molto meglio il concetto "Be my Guest) ho trovato la lettura noiosa, anche se spesso si conveniva a riflessioni interessanti e sulle quali ero d'accordo. Non era quello che volevo, quello che pensavo, e questo ha resto la lettura tutt'altro che piacevole. 

💖Guida il tuo carro sulle ossa dei morti (O. Tokarczuk) Scrittura evocativa e un'ambientazione rarefatta sono la base per raccontare i pensieri di una protagonista originale. Il suo sguardo sul mondo, i suoi ragionamenti e giudizi rendono questo libro unico e originale. Una vera meraviglia per ogni lettore curioso. 

💖Muri (D. Frye) Molto interessante questo saggio perché ribalta in parte il paradigma che abbiamo (quanto meno io ho) in testa del motivo (e delle conseguenze) della costruzione dei muri. La loro costruzione ha permesso alla società di svilupparsi, di occuparsi di cose più creative e interessanti della guerra e alle popolazioni di diventare stanziali e crescere. L'ho trovato stimolante e originale, anche se poco applicabile alla situazione attuale dove vince soprattutto la paura e dove la costruzione porta, per me, soprattutto chiusura e imbarbarimento. Dovremmo essere tutti più aperti oggi, volerci confrontare e mischiare, capire e conoscere l'altro. Invece continuiamo (dall'alto dei nostri privilegi) a voler tenere qualcuno fuori. 

💛Blackwater II - La diga (M. McDowell) Resta abbastanza noioso, succede poco e tutto è molto piatto, compresi i personaggi. Perché sto proseguendo? Perché gli audiolibri sono brevi, fatti molto bene e ormai voglio capire quando e se ci sarà una svolta: che qualcuno ha venduto questa saga come horror/gotica. 

💗Due mesi dopo (A. Christie) Sai quando hai bisogno di conforto, tipo mentre devi fare le pulizie o un lavoro super noioso? Ecco, gli audiolibri di Agatha Chrsitie sono perfetti. Se poi sono letti a più voci sono ancora più godibili. E se il protagonista è Poirot è anche meglio! Qui siamo nella campagna inglese, con una famiglia disfunzionale e un'eredità in ballo, incidenti e strani fenomeni. Tutto assolutamente perfetto. 

💙I miei giorni alla libreria Morisaki (S. Yagisawa) Un libricino confortante, tra ritorno alle origini, legami famigliari, riscoperta di sé e passeggiate nei boschi. Molti temi classici di certa letteratura giapponese (sicuramente influenzati da Yoshimoto). Un libro che scorre via veloce e lascia un pochino più sereni. 

💗Reddito di base (AAVV) da un lato un compendio di buone pratiche in atto nel mondo che applicano varie forme di reddito di base / reddito minimo garantito. Dall'altro un'analisi della situazione italiana (pre Meloni) e le conclusioni che portano a chiedersi cosa si stia aspettando. Manca solo una parte di spiegazione di dove verrebbero recuperati i finanziamenti necessari, che viene solo accennata. Resta un saggio molto interessante, semplice e alla portata di tutti, per capire che è solo questione di quando e non di se. 

💖Dio di Illusioni (D. Tartt) un viaggio meraviglioso nella psicologia di un gruppo di ragazzi in un college della costa est degli Stati Uniti. Una discesa verso l'abisso, relazioni tossiche, dominio psicologico, bugie e incapacità di affrontare le situazioni, in un turbine discendente che tiene attaccati alle pagine (anche se si sta tutto fino dall'inizio). 

💛Blackwater I - La piena (M. McDowell) Più un'operazione commerciale che un libro vero e proprio, infatti è completamente e unicamente introduttivo, con pochissimi spunti interessanti e che spingono a leggere i successivi capitoli della saga. Per fortuna l'ho ascoltato, avessi speso i 10 euro (mi pare) richiesti per l'acquisto mi sarei sentita più che altro presa in giro. 

💗Great Expectations (C. Dickens) Ho preferito Oliver Twist, più sarcastico e critico con un certo modo di comportarsi della società dell'epoca, tuttavia qui si ride un bel po', ci si appassiona alla storia e si aspettano con ansia i colpi di scena. Un ottimo lavoro. A tratti la scrittura può essere complessa da seguire, Dickens lavora tantissimo con la lingua e ci gioca parecchio. Ma se si supera questo scoglio la lettura regala grandi soddisfazioni! 

💛L'architettrice (M. Mazzucco) Noia è lo stato con il quale ho trascinato l'ascolto di questo audiolibro (remind a me: basta ascoltare audiolibri narrati dall'autor* stess*). Una storia straordinaria, quella di Plautilla Bricci, sprecata parlando di relazioni amorose e qualche scaramuccia famigliare, alternata alle vicende nel 1849 (perché????)... Boh. 

💖Am I Normal? (S. Chaney) Uno studio degli ultimi 200 anni attorno al concetto di normalità. Cos'è, come si calcola, come si decide cos'è normale, chi lo stabilisce, perché a un certo punto della storia è stato così importante definirlo? A queste e molte altre domande risponde Chaney (lasciando al lettore anche molte domande sul proprio concetto di normalità) indagando su corpo, mente, comportamenti sociali, bambini, ecc. Un viaggio molto interessante che sono felicissima di aver fatto. 

💖Bournville (J. Coe) Uno specialista del racconto del Regno Unito di oggi, un maestro del fare delle storie comuni la Storia e usare la Storia per raccontare le singole storie, il privato. Coe riesce a raccontarci sentimenti personali e renderli collettivi. In Bournville si ripercorre la Storia del Regno Unito, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alle celebrazioni del Giorno della Vittoria del 2020, passando per partite di calcio, matrimoni, incoronazioni e Covid. C'è la nostra Storia, ci sono i sentimenti personali della famiglia Lamb e il nostro sentire collettivo. Come sempre una garanzia e, per me, anche un libro di conforto. 

💙Irlandese al 57% (R. Doyle) una serie di racconti, i primi più azzeccati e pungenti, gli ultimi un po' troppo intrisi di cliché. Tutto sommato un bello spaccato dell'Irlanda vista dagli occhi degli immigrati o degli irlandesi di seconda generazione. Forse mi aspettavo qualcosa in più

💖A Manchester con gli Smiths (G. Borghese) la psicogeografia mi piace moltissimo, se poi si applica a passioni viscerali è ancora meglio. Questo libro è una passeggiata psicogeografica per Manchester con la scusa dell'amore per gli Smiths. Così si racconta la Manchester della rivoluzione industriale, quella Queer di Canal st e in genere si parla del suo spirito indomito, sempre contro ma anche a protezione della comunità. Un gran libro per capire di più Manchester e per apprezzare maggiormente le canzoni degli Smiths. 

💗Il diario di Jane Sommers (D. Lessing) Quotidianità al femminile, un romanzo corale fatto tutto di donne che affrontano vari momenti della loro vita. Un romanzo sulla vecchiaia, la morte e la solitudine nella nostra società. A tratti un po' noioso ma si riscatta di tutto perché gli argomenti che affronta e le domande che ci fa porre sono molto interessanti. 

💖Melancolia di classe (C. Cruz) Quanto può essere straniante rendersi conto di aver perso le proprie radici ma non averle piantate realmente da nessuna altra parte? Quanto può far male sentirsi perennemente estranei, a casa e nella nostra nuova posizione sociale? Le classi sociali esistono ancora ma la loro negazione non fa che renderci tutt* molto più sol*. Chi come Cruz appartiene alla working class da sempre e ora si sente in un limbo tra working class e classe media/borghesia e chi, come me e tant* altr*, proveniamo dalla classe media ma nella vita adulta facciamo parte della working class (senza però averne assorbito sentimenti, riferimenti, azioni). Lo straniamento è profondo ma può forse essere mitigato dalla consapevolezza di essere un tutt'uno, una classe (appunto) che può lottare per sconfiggere il sistema. 

💗Trust (H. Diaz) Un gioco di scatole cinesi e meta-letteratura dove nessuno dice il vero ma neanche il falso, semplicemente ognuno racconta la sua realtà, la plasma a sua immagine plasmandoci dentro anche gli altri. E il lettore viene continuamente sfidato da pretesti narrativi e punti di vista diversi, da storie che paiono estranee ma sono la stessa, una dentro nell'altra. Un grande esperimento letterario. 

💖Dickens e Prince - un particolare tipo di genio (N: Hornby) Cos'hanno in comune Dickens e Prince? L'essere ossessionati dal lavoro, ed essere estremamente prolifici. Inoltre una grande passione per le donne, un'infanzia tormentata e un successo difficile da gestire anche in vita. In questo saggio Hornby ci trascina nel suo amore per i due autori, rivelandoci un poco delle loro vite e facendoci appassionare alle loro storie. Un gran bel libro. 

💙A occhi chiusi (P. Hawkins) Un buon racconto, come Hawkins ci ha insegnato essere capace di fare: un'intreccio basato su pochi personaggi, l'importanza delle relazioni familiari (non necessariamente di sangue) e le case. Giochi di specchi che vengono piano piano svelati fino al colpo di scena che arriva al punto giusto (e che appaga il lettore che spesso lo indovina qualche riga prima, sentendosi un piccolo investigatore!). 

💖Aboliamo le prigioni (A. Davies) Un saggio quasi perfetto: semplice, chiaro e che dà soluzioni, più concrete di quanto si vorrebbe pensare. Il punto è che nulla di quella che dice è semplice, non c'è una via semplice, non è di facile realizzazione il cammino per raggiungere l'obiettivo. Perché l'obiettivo è scardinare il sistema, abbattere la logica capitalistica che predomina le nostre vite, soprattutto se siamo parte di fasce deboli e/o razzializzate, e crearne uno nuovo di stampo socialista. Il nuovo sistema dovrà avere il benessere al centro, la comunità come punto focale e muoversi sempre verso l'aiuto, il recupero. Così ci sarà sempre meno bisogno di luoghi di incarcerazione e sempre più la società farà il suo lavoro verso gli ultimi, inserendoli al suo interno.  

💗Hell Bent (L. Bardugo) A volte il troppo stroppia ma in questo caso esalta. A un certo punto ho pensato si stesse un po' esagerando ma mi sono lasciata trasportare da Bardugo (che scrive sempre benissimo) e ho fatto bene! Ora sono solo esaltata di aspettare la terza parte. 

💖Viaggiare contro vento (AA.VV) Il viaggio nel blocco sovietico, un'esperienza praticamente illegale e difficile che metteva in contatto con un'umanità variegata e splendida e permetteva di capire meglio il luogo che si abitava. Dai viaggi in Lituania di Michael Beleites (che fa venire una voglia incredibile di mettersi sul primo mezzo di trasporto utile per raggiungere i cieli di Lituania) a Gernot Friedrich che contrabbandava Bibbie. Dai viaggi in Caucauso alla splendida Mongolia, passando per la sconfinata Russia. Che meraviglia questo reportage. 

💙La straniera (C. Durasanti) Il sentirsi sola, l'estraneità a ogni luogo, il sentirsi sempre fuori posto. Queste cose ci sono e sono le più interessanti. Poi però ci sono troppe parti noiosette, poco coerenti, eccessivi piagnistei. Un esperimento riuscito a metà, per me. 

💛Il cigno nero (N. Taleb Nassim) Ho un problema con i guru e chi propina teorie come dogmi: o sei con me o sei contro di me - questa è la realtà, accettala - mistero della Fede. Anche no. Soprattutto se stai scrivendo un saggio divulgativo e sarebbe utile inserire delle evidenze scientifiche alle tue idee e non infarcire il libro di esempi al limite della scuola elementare e notizie storiche che rasentano la fake news. Non salvo quasi nulla di questo libro, anche se l'idea di fondo la posso anche sposare. 

💙Agatha Raisin: As the pig runs (M. C. Beaton) Comfort book è la esatta definizione di questa serie di libri che sto piano piano recuperando. Siamo alle Cotswolds, Agatha è una Miss Marple moderna e il suo gruppo di amici cerca di aiutarla un po' a risolvere i casi, un po' a non cadere in ossessioni amorose discutibili. Si ride e si risolvono casi.  

💗Emma (J. Austen) Un ottimo libro per ridere parecchio della società inglese dell'Ottocento e farsi incantare da Emma: una protagonista che se la sente tantissimo ma non ne azzecca una. Il padre, Mr. Woodhouse, è semplicemente spassosissimo.  

💖le cattive (C. Sosa Villada) Quando un libro nasce da un'urgenza narrativa lo si percepisce ed arriva diretto al lettore senza fronzoli e inutili costruzioni e costrizioni. Le cattive è un libro delicato, pulito e sporco insieme, un libro violento, volgare e capace di pensieri delicatissimi ed assoluti. Un romanzo sull'importanza della comunità per la costruzione di sé, su quanto il corpo ci definisca, nel bene e nel male, e su quanto noi - la società - siamo ipocriti e capaci di malignità. 

💖Pensieri lenti e veloci (D. Kahneman) Da quanto tempo non sottolineavo con tanto ardore un testo! Mi sembrava di essere tornata ai tempi dell'università (e quanto mi sarebbe piaciuto che queste teorie e l'economia comportamentale fossero già presenti negli studi economici!). Come funziona il nostro cervello, come prende le decisioni? Cosa ci guida e quanto le nostre decisioni sono "giuste"? A questo e altri interessanti quesiti ha cercato di rispondere Kahneman nel corso dei suoi studi e mentre elaborava la prospect theory (che gli ha valso il Nobel) e questo libro ne è un po' un compendio, un riassunto, un testo introduttivo per conoscere la materia e poi approfondirla: perché è davvero molto interessante! 

💛Mr Darcy, Vampire (A. Grange) Interessante esperimento letterario di dare un seguito dark/horror a Orgoglio e Pregiudizio. I personaggi sono abbastanza in linea agli originali (anche se forse qualche intuizione un po' più rapida da parte di Lizzie me la sarei aspettata), tuttavia non convince fino in fondo perché la parte centrale è eccessivamente lunga, rendendo poi la parte finale (più interessante) troppo frettolosa. 

💖Middlesex (J. Eugenides) Ho amato moltissimo questo libro perché affronta un tema molto caro, la costruzione del sé che parte dalla ricerca (e accettazione) delle proprie origini. Un libro che parla di molti confini, di situazioni che stanno in mezzo a due mondi: la Grecia e la Turchia, la terra d'origine e la terra di rifugio, il femminile e il maschile, l'adolescenza e l'età adulta, la ricchezza e la povertà. 

💖Orgoglio e Pregiudizio (J. Austen) La rilettura nr (infinito) del mio romanzo preferito di Austen (e non solo). Sempre un immenso piacere, in questo caso condiviso con chi partecipa al gruppo di lettura di Ilenia Zodiaco #MattoniInglesi

💙In Inghilterra con Jane Austen (G. Ierolli) Un saggio carino per tutte le persone appassionate a Jane Austen. Non fornisce elementi strabilianti, ne racconta la vita attraverso i luoghi abitati, fornendo un buon contesto e citando lettere di Austen e dei familiari. Restituisce molto della vita che faceva la scrittrice e anche qualche indizio per meglio interpretare i suoi romanzi. 

💖Donne in viaggio (L. Azema) Abbiamo faticato, io e il libro, a capirci inizialmente. Poi, come nelle amicizie più belle, ci siamo incontrat* ed è stato amore profondo e duraturo. Mi aspettavo altre cose ma quelle che sono arrivate mi hanno colpita con più forza e hanno toccato corde profonde: il mio essere viaggiatrice, l'eredità vagabonda passatami dalla nonna, il senso che per me ha un viaggio e gli occhi coi quali cerco sempre di guardare l'Altro. 

💛L'animale morente (P. Roth) con Roth ho un rapporto altalenante e in questo caso siamo nel punto più basso. Eccessivo, sporco, disturbante (ma senza nulla di positivo), eccessivamente grafico. Grazie ma anche no, con o senza finta giustificazione finale sui motivi di cotanto scarico interiore. 

💖The road through the wall (S. Jackson) il primo libro scritto da Jackson in cui si avverte tutta la sua potenza narrativa e la sua capacità di creare atmosfere inquietanti e disturbanti. Di quelli che ho letto fino ad ora (Hill House, Abbiamo sempre vissuto nel castello, La lotteria, Lizzie) è il mio preferito. Leggendolo appare chiarissimo quanto la lettura di Jackson abbia influenzato King e - a mio parere - anche gli sceneggiatori di Desperate Housewives. Il racconto parla della vita in una via nei sobborghi di San Francisco con le sue famiglie della medio - alta borghesia, l'antisemitismo strisciante, i rancori e le piccole grettezze della società americana. Bellissimo. Peccato non sia tradotto (per quanto possa aver visto) in italiano.  

💙La volontà di cambiare (b. hooks) come per "Il femminismo per tutti" siamo di fronte a un manuale breve e conciso, con alcune ripetizioni che giovano la comprensione dei concetti, rivolto a chi non ha necessariamente una base di cultura femminista. In questo caso il ragionamento è su quando il patriarcato faccia male anche agli uomini e come poter spezzare queste dinamiche, in famiglia. Un manuale interessante, specie per i genitori con figli maschi dovrebbero leggerlo. 

💙Omicidi a Fleat House (L. Riley) Riley l'ho scoperta con la serie delle sette sorelle e non mi era dispiaciuta, tra alti e bassi. Ora lei non c'è più ma il figlio (che già collaborava con lei) ha fatto un poco di editing all'ultima fatica della madre (e promette di fare uscire l'ultimo capitolo delle sorelle). Siamo nel Norfolk e l'ambientazione l'ho adorata! La storia attinge ai grandi classici inglesi: scuole private, campagna, fantasmi del passato e qualche colpo di scena ben assestato. Per me un ottimo libro con cui passare qualche ora. 

2022

💙La serie Oxford (1) (G. Martìnez) un giallo piacevole che fila via senza troppi scossoni. Nella trama sono inseriti un paio di twist interessanti che permettono di non annoiarsi troppo nella ricerca del killer. Solo alcune pagine eccessivamente "matematiche" che però non minano la piacevolezza della lettura. 

💖Il cornetto acustico (L. Carrington) una lettura folle, completamente fuori dai canoni e a che a volte sembra partire totalmente per la tangente. In realtà siamo solo nella mente di una signora di 99 anni che ci racconta la sua visione del mondo, e ciò che le accade quando il nipote decide di trasferirla in una casa di cura. Esilarante e recitato benissimo da Signoris. 

💖Monstrumana (F. Giro - G. Pagano) che bel lavoro che hanno portato a termine Giro e Pagano! Un'opera che completa l'omonimo blog, arricchendolo con nuovi contenuti e che spinge il lettore a porsi molte domande. Le domande e i collegamenti sociali, economici e culturali, non sono mai semplici e banali ma scavano a fondo. 

💖Il labirinto degli spiriti (C. Ruiz Zafòn) il capitolo finale di una saga ha sempre qualcosa di dolce - amaro. Dolce perché si tirano i fili, si illuminano punti bui. Amaro perché si lasciano per sempre personagg* diventati amic* e si soffre come fosse quasi un lutto. La cosa buona è che ci si può tornare (come ho fatto io) ogni volta che si vuole! 

💗Chie-Chan e io (B. Yoshimoto)forse per me questo è stato il libro più straniante di Yoshimoto. Probabilmente il fatto di essere ambientato in Italia rende maggiormente chiara la differenza di vedute tra la nostra cultura e quella giapponese. A volte ci sono passaggi che fanno restare basiti. I temi sono i medesimi di tutta la produzione di Yoshimoto ma con più consapevolezza. 

💗Illusioni perdute (H. de Balzac) la grandissima descrizione ironica e dettagliata della vita di provincia (contrapposta a quella parigina), i dettagli del (mal)funzionamento di editoria e giornalismo, intrise di ipocrisie, favori e malcostumi vari. Un mondo non fatto per i buoni di cuore e gli ingenui, che mangia ogni cosa che gli aggrada sul suo cammino. Per Eve solo abbracci.  

💖Il prigioniero del cielo (C. Ruiz Zafòn) La meraviglia dell'ombra del vento torna prepotente in questo terzo capitolo, forse il mio preferito (eh sì, il fatto che Fermìn sia il protagonista fa guadagnare moltissimi punti al libro). Ora non resta che immergersi nel capitolo finale e farsi conquistare. 

💗Il gioco dell'angelo (C. Ruiz Zafòn) il secondo capitolo, non il migliore (anche perché senza Fermìn che libro è?) ma comunque piacevole se si cercano ambientazioni cupe, misteri, realismo magico e patti col diavolo. 

💖 Storia di Shuggie Bain (D. Stuart) un libro straziante, con un briciolo di humor britannico ma ripassato nella carta vetrata scozzese e impolverato dalle miniere (e bagnato da troppo alcol). Storia di un'esistenza complessa nella Glasgow degli anni '80, delle politiche della Tatcher, di vite mai paghe e stordite. Di celtics o rangers. Di divisioni, di fragilità ed essenzialità. Fa male, ma è un male che fa bene. 

💖L'ombra del vento (C. Ruiz Zafòn) avevo letto questo libro, regalatomi da un'amica che non ringrazierò mai abbastanza, poco dopo l'uscita (quasi 16 anni fa) ma lo ricordavo come l'avessi letto ieri. Non in ogni piccolo dettaglio della trama ma nelle atmosfere, nei personaggi e nei loro caratteri. Nelle sensazioni che ti lascia addosso sulla pelle. Fermìn per me è uno dei migliori personaggi della letteratura moderna, un misto di improbabilità e realtà, un cuorone da abbracciare che però sa dirti le cose in faccia senza troppi filtri. Solo cuori. E ora mi tocca rileggere tutta la tetralogia. 

💙Una dote di sangue (S. T. Gibson) alcune cose molto buone, la storicità accurata, l'ottima prosa e un tracciamento della figura del vampiro meno romanticizzata ma che vengono in parte rovinati dal finale troppo mielenso (dove un po' viene ripresa la romanticizzazione). 

💙 Americanah (C. N. Adichie) un libro di cui mi ha interessato molto la parte blog di riflessioni sulla razza, sul razzismo e sulla difficoltà di adattarsi a nuove realtà (o quella vecchia una volta che si è cambiat*). La trama romance invece mi ha un po' annoiata e l'ho trovata in parte telefonatissima. 

💗Demoni, Mostri e prodigi (G. Ieranò) io ormai bimba di Ieranò (credo finirò con l'acquistare tutti i suoi libri anche in cartaceo). Mi piace vedere come alla fine tutto sia riconducibile all'antichità, come i paradigmi dei racconti siano simili tra loro in tempi e luoghi pur lontani. Perché l'uomo ha bisogno delle stesse cose. 

💛Un esperimento d'amore (H. Mantel) sfondo storico poco caratterizzato (qualche accenno che però poteva essere ovunque). Il tema dell'anoressia trattato con estrema superficialità. Mah. 

💙Milano, 1946. Delitti a città studi (F. Capezzuoli) mi piacciono molto i romanzi gialli ambientati nella Milano del dopoguerra, se poi si svolgono a due passi da casa mia ancora di più. Qui non si raggiungono le vette di Crapanzano, né come ambientazione né come struttura del giallo. Però mi è piaciuto l'intreccio anche politico che racconta una parte interessante del dopoguerra. 

💗Il cacciatore di aquiloni (K. Hosseini) i potere, a un tempo ferino e salvifico, della famiglia. La possibilità di riscatto, ammenda, riscoprendo la propria storia e le proprie origini. Il passato che ci resta addosso. Un libro che tocca corde profonde. Una storia che resta nel tempo. 

💗Le parole della nostra storia (G. Ieranò) la conoscenza dell'etimologia delle parole, il loro significato originario e quello attuale, la loro storia ed evoluzione. Questo saggio di Ieranò è un viaggio, bellissimo e ricco di interesse, nel fantastico mondo delle parole di origine greca (e con la scusa nella società e nel mito greci). 

💗 Sorelle (D. Johnson) un libro di dolori intrecciati e impossibili da macinare, oltrepassare. Di doppiezza, di sorellanza e rapporti malati e complessi. Un gioco di specchi che si dipana nei racconti intrecciati e che ci offre un quadro sfocato nel quale ognuno deciderà cosa prendere e cosa lasciare. E soprattutto in cosa credere. 

💙Londra (V. Woolf) in questa raccolta di saggi edita da Bompiani sono inseriti alcuni scritti di Woolf che hanno come tema conduttore Londra, sotto molte sfaccettature. Si parla di quartieri, case specifiche, monumenti, chiese e chi più ne ha più ne metta. In realtà ne viene fuori un libro a tratti un po' ripetitivo che trovi alcuni picchi molto interessanti (vecchio Bloomsbury e Hampstead) e altri meno centrati (in volo su Londra) 

💗Bel - Ami (G. de Maupassant) quello che Emma Bovary avrebbe potuto essere se fosse nata uomo e non donna, nell'800. George Duroy (Du Roy) è un trafficone, un arrivista che vive di passioni e molto al di sopra delle sue possibilità, mai pago, mai contento. Passa sopra, facilmente, ai sentimenti delle persone (soprattutto delle donne) che incontra per strada e riesce piano piano a farsi strada nella società parigina. Salotti, giornali, macchina del fango e sotterfugi, questa è l'alta società descritta da Maupassant. Il romanzo è piacevole, divertente e intrattiene bene il lettore. La mia parte preferita è stata la parte in Costa Azzurra al capezzale dell'amico Forestier, spiega benissimo l'animo cupo e nero del protagonista. Il mio personaggio preferito senza dubbio Madeleine, una bellissima personaggia specie se si pensa che è stata scritta nell'800 (sarebbe bello e interessante uno spin-off/retelling con lei come protagonista).  

💗Sorrow and Bliss (M. Mason) un flusso di coscienza impetuoso che fuoriesce dalla protagonista dopo che la sua vita inizia a frantumarsi contro la scoperta della sua malattia mentale e l'abbandono del marito. Un insieme di piccoli frammenti della sua vita che ci aiutano (e aiutano lei) a ricostruire i fatti, a mettere insieme le emozioni dandogli un volto che può chiarire molte cose. E così ci si ritrova davanti a se stessi e non è detto che la cosa ci piaccia. Perché il dolore sa essere totalizzante e non ci fa rendere conto di quello altrui. 

💖Poverine (C. Vagnoli) un testo breve e ben argomentato che dovrebbe essere dato a ogni giornalista insieme al tesserino dell'iscrizione all'albo. Grazie a Vagnoli veniamo messi di fronte alle storture del racconto dei femminicidi e ci viene anche data una serie di strumenti, anche molto semplici, per evitare di cadere in trappola e per scrivere BENE di questi temi. Non sarebbe difficile, ma tant'è. 

💖 Non è un pranzo di gala - indagine sulla letteratura working class (A. Prunetti) Prinetti racconta cosa vuol dire essere scrittori working class, cosa secondo lui dovrebbe portare questo nel mondo della letteratura, perché  è così difficile che emerga e i motivi per portare avanti la lotta. Ci sono consigli libreschi, consigli di scrittura, racconti personali, critiche feroci (giustissime) e sano umorismo operaio e toscano! Ho sottolineato anche le note, messo segni dappertutto e userò senz'altro l'inventario dell'armadio! 

💖Una donna qualunque - due monologhi (A. Bennett) Bennett è tornato e fa centro. Piccoli frammenti di vita di due donne, attimi complessi, epifanie e nevrosi. Si ride, perché l'ironia è sempre il filo conduttore, ma spesso sono risate amare. La vita è anche questo. 

💗Il fantasma di Canterville - e altri racconti (O. Wilde) l'ironia di Wilde è sempre piacevole, quando poi è unita a un po' di gotico e grottesco aiuta anche meglio a superare momenti di tristezza. 

💛 Il re, il cuoco e il buffone (D. Kehlmann) non sono riuscita a completare questo romanzo, abbandonato a metà. Una scrittura noiosa, cronicistica e a tratti da puro esercizio di stile. Un'ambientazione geografica e storica non così ben delineate e una storia che stenta a decollare (a più di metà ancora non capivo dove si volesse andare a parare). Molta noia, poco contenuto.  

💖Xenofemminismo (H. Hester) Saggio complesso che spinge a ragionare su una molteplicità di argomenti e implicazioni. Offre una visione su un femminismo di ampio respiro, che si pone l'obiettivo di essere includente di molte istanze, specie di tutte quelle fino ad ora marginalizzate dal femminismo imperante in occidente: tutte quelle istanze presentate da persone razzializzate, marginalizzate, trans* e non solo. L'utilizzo di tecnologie per superare i limiti posti da una natura spogliata del suo manto religioso, le relazioni che superano la famiglia di sangue (si affiancano ad essa) per ragionare su una maternità diversa. Molti sono i temi e le loro implicazioni. 

💛L'Odissea - raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (M. Oliva) ma non doveva essere il viaggio di Odisseo raccontato dal punto di vista narrativo delle donne? La maggior parte del libro viene narrato da Ulisse o dal figlio Telemaco. Le volte in cui la voce viene presa dalle donne sono principalmente vuoti corpi svenevoli che non pensano ad altro che possedere e farsi possedere da Ulisse. Molta noia, l'unica un po' interessante sarebbe Circe che dura pochissimo. Occasione sprecata.  

💙 Il gatto che voleva salvare i libri (S. Natsukawa) una sorta di canto di Natale a tema libri con un gatto parlante, un hikikomori, una libreria di libri usati e dei labirinti da cui liberare i libri. L'atmosfera è quella sognante e rarefatta dei romanzi giapponesi moderni, si fanno alcune riflessioni interessanti su cosa ci dia leggere, cosa voglia dire immergersi nelle storie e quale sia la loro importanza. Il tutto però è molto semplicisitico, troppo scontato. 

💗 Il furto della Divina Commedia (D. Crapanzano) La Milano del secondo dopoguerra, un caso interessante che si svolge quasi interamente a Città Studi (la mia zona) e la penna calma ma mai banale di Crapanzano. Due ore passate splendidamente. Mi rimangono solo i due libri della serie di Margherita Grande. Poi, probabilmente, tornerò tra le indagini di Arrigoni (perché Crapanzano non mi stanca mai). 

💖 Lo strano caso del Dottor Jeckyll e di Mr Hyde (R. L. Stevenson) un classico è sempre un classico, un classico gotico, ambientato della Londra dell'800 ha qualcosa in più, sempre. Se poi ci mette a confronto con la doppiezza dell'animo umano, con la scelta impossibile tra la nostra parte buona e la nostra parte spregevole si guadagna ancora di più un posto nel nostro cuore. 

💖The reading list (S. N. Adams) COMFORT BOOK. Scritto tutto maiuscolo perché sì, lo sto urlando. E credo tornerò a queste pagine diverse volte in futuro. I libri possono nasconderci dal mondo ma possono anche farcelo capire meglio, darci un punto di vista, farci scoprire mondi e modi per leggerlo che non conoscevamo (e non avremmo mai pensato di conoscere). Leggere ci isola ma ci rende anche una grande famiglia, ci unisce agli altri. Regalare libri, condividerli, vuol dire condividere mondi e arricchirsi. 

💖Eroi (G. Ieranò) io sono ormai una bimba di Ieranò, totalmente stregata dai miti e dagli eroi greci e dal suo modo di raccontarli. Ieranò restituisce al mito un carattere umano e pone l'accento sui topos letterari che ci trasciniamo dietro dalla notte dei tempi: perché tutto ciò che raccontiamo oggi era già stato pensato e scritto. Amori, odi, vendette, famiglie disfunzionali, tradimenti, ogni cosa già scritta e pensata dal genio greco. 

💙La sposa normanna (C. M. Russo) avere tra le mani personaggi come Costanza d'Altavilla e Federico Ruggero (lo stupor mundi) e farne un ritratto piatto dovrebbe essere configurabile come reato. Il libro è carino, un buon riempitivo di un pomeriggio, poco altro. 

💖Perché il patriarcato persiste (C. Gillian - N. Snider) un saggio ben scritto e congeniato che chiarisce i meccanismi dietro la persistenza delle logiche patriarcali nella nostra società. Chiaro, utile. 

💗Il collegio (T. French) un thriller dark achademia, di formazione. Un giallo basato su un cold case in una scuola esclusiva, femminile, in Irlanda. Ambientazione splendida, narrazione su due piani temporali interessante che permette al lettore di indagare insieme ai detective. Bella scoperta Tana French. 

💛Ibridocena (P. Iabichino) nessuna grande illuminante scoperta, un saggio breve e semplicistico. Carino sarebbe ascoltarlo il audiolibro (un'oretta) se la registrazione non fosse fatta male con capitoli che si interrompono a metà. 

💖 Femminismi (R. Rochefort) In poche pagine il riassunto di 200 anni di movimenti femministi, abbracciando varie ondate e vari luoghi, sottolineando uguaglianze e differenze che hanno portato a vincere tante battaglie (e perderne alcune).Fino ad arrivare ad oggi con NiUnaMenos e #metoo. Ben fatto e perfetto per chi vuole una prospettiva storica per inquadrare i femminismi.

💗La strada (C. McCarthy) riuscire a descrivere con così poche e cesellate parole quel senso di straniamento, paura, angoscia dato dalla fine del mondo è cosa solo dei più bravi. E McCarthy lo è. 

💛Palermo connection (P. Reski) luoghi comuni, misti a un thriller/giallo con poco pathos. Insomma solo tanta noia

💖A Londra con Virginia Woolf (C. Marconi) Londra, Virginia Woolf e la flânerie, l'andare a zonzo. Tre elementi che già presi da soli bastavano per catturare la mia attenzione, qui ci sono tutti mescolati con un pizzico di storia e sociologia (e qualche pettegolezzo). Un libretto ben fatto, ben costruito e ragionato che restituisce un ritratto di Woolf complesso e accurato.  E poi c'è il ritratto di Londra, mutevole ma sempre affascinante e accattivante. Muta per restare sempre un faro, una luce, il luogo dove si incontra l'umanità tutta.

💗 Lingua straniera (E. Carrère) due corti cinematografici, magnificamente intrecciati, per raccontare la malattia mentale, la difficoltà di farsi comprendere e di capire cosa succede dentro di noi in quei momenti. 

💗Desiderio postcapitalista (M. Fisher) bellissimo seguire le lezioni, anche se a volte diventa difficile se non si sono letti tutti i testi citati. Mette molta voglia di approfondire (che è quello che deve fare un saggio). Traspare un po' del pessimismo di Fisher ma con qualche vena di speranza qua e la. I ragionamenti che ne escono sono infiniti. 

💖Per niente al Mondo (K. Follett) come mi tiene attaccata alle pagine Follett, in pochi. Fa il suo lavoro egregiamente e ora sto solo pensando: quando uscirà il prossimo?! Il romanzo è un classico del genere: siamo al bordo di una guerra nucleare, viaggiando tra USA - Cina e Africa. Personaggi credibili (anche se a volte un po' stereotipati) e un intreccio che fila. 

💙 Daisy Miller (H. James) Un libro che parla di ipocrisia e doppia morale, nella società di fine ottocento. Tra gran tour, feste e spettegolezzi, un mondo che sembrava grande ma era piccolo. James continua a non finirmi, tutto scritto molto bene ma senza picchi di interesse per me. 

💖Flaneuse (L. Elkin) "Lo spazio non è neutro. Lo spazio è una questione femminista." Elkin ripercorre alcune città in cui ha vissuto attraverso le vite di donne speciali, scrittrici / cineaste. Attraverso il loro modo di farsi spazio, di attraversare lo spazio e di occuparlo (o lasciarlo libero), Elkin ci racconta cosa vuol dire essere una flâneuse e perché sia importante rivendicarlo.  Un saggio sulla necessità di occupare gli spazi, capirli, farli nostri. Esserci.

💗Lettera a Berlino (I. McEwan) l'avevo capito poco con Cortesie per gli ospiti. Qui ci sono alcuni ingredienti simili (una coppia, violenza, atmosfera). Qui però l'ambientazione è chiara: siamo a Berlino una decina di anni dopo la II guerra mondiale. C'è l'elemento spy-story, c'è un rapporto di coppia traballante ma che pare funzionare, c'è un uomo che era un fanciullo quando arriva e riparte consapevole e diverso. C'è un ritorno in una Berlino ferita dal muro (che sta per cadere) per ritrovarsi (forse). Insomma, funziona molto meglio. Sarà che Berlino (descritta benissimo) è sempre Berlino. 

💖La bestia umana (E. Zola) Potenza, questo è quello che mi rimbalza in testa pensando a questo libro. Un romanzo dell'Ottocento (fine) con tutta la forza violenta del XX secolo. Violenta e sesso espliciti, personagg* tutt* cattiv*, la "nuova società" che va verso il progresso che è fatto di grettezza e violenza, cattiveria. Il vecchio mondo, lento, che cede il passo al nuovo, veloce come una locomotiva. Ma nulla di buono sta nascendo, dalle macerie del vecchio. In una continuità data dalla bassezza umana. 

💛Siamo Palermo (S. Agnello Hornby) mi aspettavo molto, dopo aver letto la sua Londra. Invece per la maggior parte del tempo mi sono annoiata. Peccato. 

💖The Thursday murder club: un libro che per me è solo comfort zone (e quindi gli perdono tutto). Siamo nel sud dell'Inghilterra tra un gruppo di vecchietti ficcanaso che si ritrova invischiato in due omicidi. Ci sono cold case, indagini attuali, pub, cambiamenti sociali e humor inglese. Per me un 5 pieno e convinto.  

💗Gli eroi della guerra di Troia (G. Ieranò) una bella infarinatura dei principali partecipanti alla Guerra di Troia (che siano miti, eroi o dei) utilissimo per chi, come me, ha lacune da colmare. 

💙I libri che mi hanno rovinato la vita (D. Bignardi) devo ammettere che questa è stata una grande delusione. Il libro è piccino e scorre via veloce, però lascia un po' di amaro in bocca, come un'occasione mancata, perché mi aspettavo di venire travolta da qualche titolo, di continuamente rabboccare la mia wishing list libresca. E invece quasi nulla, se non citazioni un po' sparse e qualche accadimento "meh" nella vita di Bignardi. Peccato. 

💙La tempesta (w. Shakspeare) lui andrebbe sempre visto a teatro, piuttosto che letto. Ascoltare l'audiolibro aiuta (come fossimo tornati negli anni in cui la famiglia si riuniva intorno alla radio ad ascoltare i radio-drammi e gli sceneggiati). Resta sempre un ottimo modo per farsi intrattenere, ridere un po', detestare qualche personaggio (mamma mia Miranda che piaga!) e passare qualche tempo. La prosa, come dire altro, è splendida. 

💖The beauty Myth (N. Wolf) un saggio rivisto e aggiornato rispetto all'edizione precedente (si perdono 200 pagine e si guadagna qualche attualizzazione) che in modo semplice e conciso racconta come funziona il "mito della bellezza", di come agisce come trappola (e tortura) sulle donne e di come provare a guardare il mondo con occhi nuovi, sconfiggendo il mito. Ottimo. 

💖L'evento (A. Ernaux) difficile e crudo. Ci sono libri che vanno oltre il come sono scritti, che hanno un valore e un peso per quello che rappresentano, per ciò che raccontano. L'evento entra in questa categoria, anche se è un libro scritto bene, con una scrittura asciutta che accentua il senso di straniamento che Ernaux ha provato allora. Un libro importante specie nel periodo attuale in cui si mettono in discussione alcuni diritti acquisiti. Ricordiamoci dove si tornerebbe. 

💖Normal People (S. Rooney) i millenials descritti bene, senza moralismi, cliché e pietismi. La difficoltà delle relazioni, il senso di vuoto, di non decisione, di sospensione del tempo di vita. Rooney è molto brava e riesce a rendere la sospensione molto bene. In inglese l'ho trovata anche più credibile. 

💗La cena (H. Koch) romanzo intenso e politicamente scorretto con un crescendo continuo che spinge il lettore a restare attaccato alle pagine. Il punto di vista è uno ma l'idea dei personaggi che ci si fa cambia in continuazione. Intelligente e cattivissimo. 

💖 Candido - ovvero l'ottimismo (Voltaire) uno dei miei libri del cuore che rileggo ogni tot per tirarmi su il morale. Viviamo nel peggiore dei mondi possibili che è il migliore dei mondi possibili. Si disserta, si vivono mille avventure, tristezze e gioie. Insomma, Voltaire ci offre uno splendido romanzo filosofico che dice tanto con poche pagine. 

💙 Lettere d'amore da Montmartre (N. Barreau) un 3,5 pieno per un Barreau classico che si lascia leggere in fretta, che riempie il cuore di speranza e buoni sentimenti. Parigi è sempre Parigi e la sua figura la fa, anche quando si passeggia per i viali di un cimitero. Un libro perfetto per superare il blocco del lettore o per l'estate, se non si ha voglia di pesi eccessivi. 

💖 Persuasione (J. Austen) che Austen sia la mia penna preferita non credo sia un segreto. Sto rileggendo i suoi libri, spesso ascoltandoli in audiolibro, e ogni volta ritrovo un piacere unico. Persuasione è il suo ultimo lavoro e vi ritroviamo un'ironia pungente e una bella fetta di romanticismo, che sono esattamente i motivi per cui si ama Austen. 

💗 Rule of Wolves (L. Bardugo) capitolo finale (?) della dilogia di Nikolaj e forse della Grisha (anche se molto resta aperto e da raccontare). Io ho trovato il percorso dei personaggi da Tenebre e Ossa a qui (passando per i Corvi) coerente e del tutto sensato. Ho amato moltissimo la storyline di Zoya, dall'inizio alla fine, che ci ha restituito un personaggio complesso, ricco di sfaccettature e traumi che riesce a lavorare su se stessa e crescere. Mi è piaciuto il viaggio di Nikolaj e il suo essere sempre indeciso tra il trono e l'essenza corsara. E ho apprezzato anche come viene gestita (e chiusa?) la storia del Darkling. 

💖 I miserabili (V. Hugo) capolavoro assoluto. Un libro/mondo che ci porta, con tutta l'ampiezza che sanno prendersi i classici, attraverso vite ai margini che sembrano "sbagliate" ma in realtà sono rette e vite che sembrano corrette e in realtà sono empie. Perché la profondità dell'animo umano è infinita e ricca di sfumature che Hugo coglie e racconta benissimo. Mi è parso la perfetta unione tra Guerra e Pace e Il Conte di Montecristo. Entrerà senz'altro tra i miei libri preferiti e, sono certa, lo rileggerò!  

💖Hidden Valley Road (R. Kolker) un libro crudo, difficile e molto intenso. Il racconto della famiglia Galvin e dei 6 (su 12) fratelli malati di schizofrenia o disturbi bipolari è complesso da leggere, soprattutto quando si alterna alla parte saggistica sullo stato dell'arte della psichiatria nel corso del '900 (e tutt'oggi). Tra dipendenza da farmaci che causano gravi disfunzioni fisiche (e portano alla morte), diagnosi errate, tardive e poca attenzione al lato sociale (tipico della società americana), il viaggio in compagnia dei Galvin non è semplice. Ma non lo dimenticherò facilmente. 

💖Cujo (S. King) Zio Stefano non si smentisce mai, specie nei libri tra la fine degli anni '70 e la metà degli anni '80. Cujo rientra perfettamente in questo periodo e da grandissime soddisfazioni: paura, claustrofobia, tensione e la provincia americana raccontata meravigliosamente. 

💖 Spezzate (J. E. S. Doyle) il primo libro di Doyle in cui si tracciano le vite di alcune donne "spezzate", triturate nel trita carne sociale. Vite fuori dai binari, vite perfette che si sono frantumate o vite ai margini da sempre. In tutti i casi c'è un colpevole nella loro caduta: noi. Noi che quelle cadute le aspettiamo con la bava alla bocca, che così le nostre vite ci paiono meno orrende. Noi che abbiamo una misoginia di fondo che è il vero problema di questa società. Dobbiamo cambiare, imparare a richiedere altro alla femminilità, imparare ad uscire dai ruoli imposti e non pretenderli. 

💗 Un viaggio chiamato vita (B. Yoshimoto) questo non è un libro di narrativa ma un libro di autofiction tramite il quale Yoshimoto ci racconta frammenti di vita, viaggi, emozioni e Giappone. C'è moltissimo dei temi che poi mette nei libri di narrativa e c'è una sincerità nel racconto di sé e del suo Paese che commuove. 

💙 La Repubblica del Drago (R. F. Kuang) i temi sarebbero interessanti, come per la Guerra dei Papaveri (primo capitolo), però qui esposti in maniera meno lucida e con momenti di noia e alcuni di trash assoluti. La parte più interessante è la critica al colonialismo occidentale e sul razzismo interiorizzato. Però non li ho trovati sviluppati benissimo (come invece era stato per il tema della guerra, e delle ferite che lascia su tutti, nel primo.).

💖 Il lavoro non ti ama (S. Jaffe) una tesi che con me ha sfondato un portone aperto, riuscendo comunque a farmi arrabbiare leggendo certe storie di sfruttamento e di indottrinamento. Il modello nel quale viviamo è sbagliato, non è il migliore dei mondi possibili e neanche il meno peggio, ma è un modello che ci sta consumando. Per fortuna ci sono persone che lottano, che ci mostrano nuove vie e che ci fanno pensare che in fondo c'è ancora speranza per cambiare le cose.  

💗 Lolita (V. Nabokov) disturbante, difficile, truce. Però scritto in maniera divina (e questo aiuta ad andare avanti nella lettura). Un capolavoro, senza ombra di dubbio non per tutt*

💖 Il diritto al sesso (A. Srinivasan) i saggi non sempre devono dare risposte, a volte devono soprattutto fare domande, mettere il lettore in uno stato di disagio e far sì che si ponga problemi e metta in discussione le sue scelte e la sua vita. I problemi, nel mondo reale non sono semplici, non è tutto nero o bianco, le soluzioni che paiono ottime generano comunque distorsioni, soprattutto per le parti più deboli della popolazione. Uno dei saggi migliori letti quest'anno. 

💖 Olympos (G. Ieranò) un ottimo saggio che racchiude le storie dei principali dei dell'Olimpo e dei miti che hanno generato. Si finisce la lettura con la consapevolezza che non abbiamo inventato proprio nulla, ci avevano già pensato gli antichi greci. 

💖 Antigone (Sofocle) temi attualissimi come lo scontro con il potere, il conflitto tra la nostra scala di valori e la Ragion di Stato, la famiglia e il pubblico. Antigone è una personaggia complessa e interessante, estremamente moderna. 

💗 La ricamatrice di Winchester (T. Chavalier) un romanzo storico ben scritto e strutturato che ci restituisce la vita in Inghilterra durante gli anni '30: i traumi della prima guerra mondiale e le sue ferite da lenire, due mondi (quello passato e quello futuro) che stavano arrivando allo scontro con incomprensioni e cattiverie a seguire. Ricamo e arte campanaria fanno da contorno alla vita di Violet, una zitella che prende in mano la sua vita e si trasferisce sola a Winchester, noi seguiamo la sua vita e nel mentre scopriamo qualcosa di più di quel mondo. 

💗 A fuego lento (P. Hawikins) per me Paula Hawikins non sbaglia un colpo. Anche qui un giallo intrecciato tra punti di vista e linee temporali con protagoniste traumatizzate o ferite dalla vita che in qualche modo cercano di barcamenarsi. Una bellissima ambientazione sul Regent's Canal e un mistero che si dipana lentamente, tra molti colpi di scena e cambi di prospettiva. 

💖 Femminismo interrotto (L. Olufemi) Un saggio meraviglioso che ci impone di metterci in discussione e rivalutare ogni nostra scelta alla luce di una visione femminista - radicale del mondo. Del mondo presente e di quello che vorremmo in futuro, quello che immaginiamo. Una visione che abbraccia ogni aspetto della vita, che ci mostra come ogni scelta sia politica e abbia un peso, una conseguenza. 

💙 Carlo Magno. Un padre d'Europa (A. Barbero) il saggio è dettagliato e ben scritto, Berbero è una certezza. La vita di Carlo Magno, sia come re/imperatore sia come uomo, è ben descritta (e allo stesso modo lo è la società del tempo). Tuttavia ho trovato poco focus su quel "padre d'Europa" che era il motivo della mia lettura. 

💛 Lei che divenne il sole (S. Parker Chan) lo stile di scrittura risulta acerbo e poco fluido. La storia procede a tentoni, con momenti di pathos e sbadigli profondi. Sono eccessive le ripetizioni di alcune caratteristiche dei personaggi e il continuo rimando a un fantomatico "destino". Di base mi ha annoiata molto anche se ci ho visto le potenzialità del cercare di raccontare personaggi ai margini, cattivi e arrabbiati. Peccato. 

💗 Il grande Gatsby (F.S. Fitzgerald) un romanzo di solitudini che non arrivano mai a toccarsi. Una solitudine che si cerca di colmare con le cose, con l'accumulo di oggetti, soldi, persone, per raggiungere un apice che non sappiamo perché stiamo anelando. Lascia una profonda tristezza, un senso di vuoto. 

💖 Leggere Lolita a Teheran (A. Nafisi) ho amato questo libro per moltissimi aspetti. Innanzitutto perché è un libro per amanti di libri: le dissertazioni che vengono fatte su libri, autori e personaggi sono ricche, dettagliate e trasmettono amore per la materia (e mettono molta voglia di recuperare tutti i testi citati e non letti). L'ho amato anche per la capacità che ha di raccontare la storia degli anni della rivoluzione, della guerra e controrivoluzione in Iran, della condizione femminile e degli intellettuali in quel Paese (che diventa un po' il simbolo anche per molti altri Paesi in situazioni simili). E l'ho amato perché trasmette un profondo messaggio di sorellanza e di comprensione. L'ho appena finito e lo rileggerei immediatamente.  

💗 Arrigoni e l'omicidio nel bosco & Arrigoni e l'omicidio in redazione (G. Crapanzano) per me comfort books per immergermi nelle atmosfere di una città che non esiste più (e che non ho mai vissuto), per innamorarmi ancora di più di Milano e della sua storia. Purtroppo siamo arrivati al capitolo finale (dato che l'autore ci ha lasciati) e mi sento un po' orfana. 

💙L'occhio di Malco (P. Aspe) a Brugge inizia una serie di delitti e crimini a sfondo religioso. I due poliziotti protagonisti indagano e l'indagine si avvicina a loro pericolosamente. Trama carina e personaggi piacevoli. Una bella scoperta

💖 4321 (P. Auster) un grande romanzo americano, intriso di storia della società e della cultura statunitense. 4 vite per la stessa persona, in un gioco di "cosa sarebbe successo se..." che intriga il lettore e lo spinge ad interrogarsi sul senso della vita. Quanto di noi è intrinseco in ciò che siamo e quanto dipende dall'esperienza. Quanto le scelte che facciamo influiscono su di noi e quanto noi influiamo le scelte degli altri. Destino e autodeterminazione, America e ottima scrittura. Un libro che quando lo si finisce si è felici di aver letto. 

💙 Il rosso e il nero (Stendhal) un classico intriso di ironia e critica alla grettezza della società francese (e parigina in particolare). L'azione latita e la storia ci mette un po' a decollare perché Stendhal si pone più l'obiettivo (riuscitissimo) di pennellare i caratteri dei protagonisti, e il carattere della società francese, piuttosto che far partire la trama vera e propria. A tratti si ride, in altri si ragiona sulle similitudini con la nostra società (leggi alla voce corruzione, invidia e arrampicator* social*). Tuttavia non mi ha portato via il cuore. 

💖Femminili singolari+ (V. Gheno) un saggio chiaro, lucido e spiegato in modo semplice (ma non semplicistico). Esempi concreti, spiegazioni esaustive. Un brava a Vera Gheno che riesce nel complicato compito di parlare di argomenti a volte triggheranti aiutando anche a smorzare il nervoso. I capitoli sullo schwa e sul femminismo sono illuminanti. 

💙Amore liquido (Z. Bauman) un saggio a tratti troppo ampolloso e arzigogolato che parla molto della società liquida e poco dell'amore liquido (come invece enunciato dal titolo). Mi ha un po' delusa sia perché del tema ho trovato poco sia perché non mi è piaciuto come era esposto. Inoltre in alcune enunciazioni è ormai superato (sono passati vent'anni dalla pubblicazione e si sentono tutti), ma questa non può essere una colpa: l* studios* scrive nel suo tempo e la nostra società evolve troppo in fretta (non sempre in modo positivo). 

💖 Trilogia della città di K. (A. Kristof) tre libri, distinti, che però sono uno. Tre libri che raccontano la storia di due gemelli durante la guerra (e negli anni successivi) in Ungheria al confine con l'Austria (i riferimenti sono specifici anche se nomi e date non vengono mai fatte). Un libro crudo, feroce come pochi (nessuno?) e dilaniante. Un libro che resta attaccato addosso per molto tempo. Cambierete idea molte volte leggendo il libro, come cambiano i punti di vista e le scelte narrative. E fino alla fine resterete nel dubbio. 

💖 Il femminismo è per tutti (B. Hooks) un piccolo compendio di tutte le mille facce del femminismo. Perché dentro il femminismo c'è tutto: il genere, certo, ma anche la razza, l'estrazione sociale, la religione, il corpo, il sesso e l'amore. Tutto deve essere analizzato e ripensato, destrutturato e reimpostato. Ogni aspetto della vita parla di femminismo e deve essere affrontato seguendo la logica femminista. Non sempre è facile, non è stato sempre facile, e la richiesta di autoanalisi, di abbandono dei privilegi e di apertura è grande. Ma può restituire tantissimo. 

💙 Casa di foglie (AA.VV.) un vortice, non saprei come meglio definire questo libro. Un libro costituito da tanti libri diversi: il principale dei quali è "La casa di Navidson", una trasposizione di un film/documentario inquietante. Questa parte mi è piaciuta molto, ha vibes molto kingiane. Poi ci sono note e commenti di Johnny, che ritrova il manoscritto e decide di pubblicarlo. Questa parte, con molto sesso e droga, mi ha interessata meno, anche se aiuta a creare quel senso di angoscia che pervade tutta la lettura. Sicuramente un esperimento riuscito. 

💙 La tragedia della lavoratrice (Salvage Collective) conclusioni molto interessanti ma esposizione a tratti troppo ampollosa e arcaica. Resta un saggio da leggere se si ha a cuore il pianeta e si è preoccupati per la situazione. 

💗Mrs England (S. Halls) un gran bel libro gotico, ambientato nello Yorkshire edoardiano, scritto però durante la pandemia. Il Women's prize for fiction non delude e anche in questo caso ci regala (dalla sua long list) un libro ben scritto, con una trama interessante che tiene il lettore nel dubbio fino alla fine. Gli elementi di base ci sono tutti: una casa nella brughiera, una famiglia (anzi due) con dei misteri, una protagonista tormentata e bambini che un po' inquietano. Ben fatto!

💖Vite che non sono la mia (E. Carrère) raccontare il lutto con maestria senza cadere nel pietismo non è semplice. Carrère ci riesce molto bene, entrando in punta di piedi nelle "vite che non sono la sua", raccontandole con dolcezza ma senza falsi pudori. Un libro molto bello. 

💗Alle porte della notte (P. Roversi) Radeschi è sempre un bel personaggio di cui leggere le avventure e seguirlo in queste peripezie è stato divertente. Alla prossima avventura! 

💖Orgoglio e Pregiudizio (J. Austen) il mio classico preferito ormai alla ennesima rilettura. In questo caso è stato un ascolto, della versione letta da Paola Cortellesi, che aggiunge moltissimo al già bellissimo testo con ottime intonazioni. Del testo che dire? Ironia, descrizione di vizi e virtù dell'alta società inglese e del ruolo delle donne all'epoca. Per me Austen è meravigliosa in ogni pagina. 

💗Corpi Magici (A. Pasolini & N. Vallorani) un saggio molto interessante e approfondito di critica letteraria che pone l'accento sulla rappresentazione dei corpi femminili nel fantastico e nella fantascienza. In particolare indaga il rapporto tra rappresentazione del corpo, accettazione di sé e visione sociale. Le indagini prendono in esame sei testi e sono estremamente curate e interessanti. L'unica nota che ho trovato negativa è la presenza di molte frasi in inglese non tradotte (neanche attraverso note a margine) che rendono il testo non accessibile a molt*. 

💖Chiederò perdono ai sogni (S. Chaladon) Un libro che parla di tradimento, di rimorso, di coscienza. Ma anche di lotta, di sogni e di ali spezzate. Un libro crudo, difficile, scritto benissimo senza fronzoli e voli pindarici. Un libro che aggiunge un pezzo alla difficile comprensione di quello che è stato il conflitto irlandese, la guerra di liberazione, l'IRA e l'occupazione. E aiuta un po' a capire anche Belfast oggi, l'Irlanda, al di là del manto festoso, e l'Irlanda del Nord oggi 

💗 La Nona Casa (L. Bardugo) Il thriller incontra il Mistery, l'Horror e il fantasy e lo fa con la bella scritta di Bardugo, che riesce a farci entrare nella storia con calma e talento. Ora voglio solo il seguito!!!

💖Hamburg (M. Lupo) un libro feroce che si pone l'onorevole compito di dare voce ai vinti, ai colpevoli e raccontare le ingiustizie subite da loro attraverso una pioggia di bombe piovute dal cielo. 

💙Codice A Zero (K. Follett) un bel thriller/spy story che è un gioco di specchi dove non si sa mai davvero, fino alla fine, chi sta dicendo la verità - chi è dalla parte giusta della storia. 

💙Vienna è un giro in carrozza (M. Monina) come per Budapest anche qui un po' di occhi alzati al cielo e qualche sospiro di noia. Però anche qualche appunto preso, soprattutto nella sezione "piedi" che parla di parchi e luoghi in qualche modo legati all'ecologia. 

💙La storia (E. Morante) Il mio feeling con Morante è destinato a non nascere e me ne farò una ragione (ho appena abbandonato un libro di de Baeuvoir, non mi faccio troppi problemi anche con mostr* sacr*). Ma torniamo a La Storia. Per tutta la lettura (lunga, troppo lunga) ho avuto la sensazione di essere catapultata dentro "La vita è bella" di Benigni. Tutto troppo semplicistico, Ida eccessivamente ingenua, si lascia vivere dalla Storia e dagli accadimenti intorno a lei. Useppe pare una creatura magica, più che un bambino reale, che a 5 anni se la scorrazza in giro per la città con una cagna a fargli da madre. Ninnuzzo e Davide, unici personaggi che in parte mi hanno convinta, sono però a tratti edulcorati o resi quasi mitologici. Insomma, troppa favola (per quanto triste e schietta), poco storia. 

💙Budapest senza Danubio (M. Monina) - ho letto diverse di queste guide sui generis di Monina e per la maggior parte erano interessanti e offrivano spunti fuori dagli schemi (oltre che informazioni utili) per visitare le città protagoniste. In questo caso ci riesce poco: ho trovato soprattutto un po' di stanchezza (è la penultima tappa del viaggio) e superficialità. 

💗Love in the time of Bertie (A. McCall Smith) quando dici comfort book. Per me la serie del 44 di Scotland Street è pura famiglia, amicizia, una coperta calda in un giorno freddo. Quello che ci vuole quando si è un po' giù. Spero solo non sia davvero la fine perché io ne voglio ancoraaa!!!

💗 Il vampiro (J. Polidori) Racconto intenso e ben strutturato sulla figura del vampiro e su i suoi effetti sulle persone che incontra. Il vampiro è solo accennato eppure incute timore. Le atmosfere sono quelle gotiche, vittoriane, che tutti riconosciamo. 

💗 Siamo ancora in tempo (J. Hickel) saggio interessante che spinge a chiederci quale ruolo abbiamo con la natura e a farci riflettere sulle logiche capitalistiche che tutto ricercano meno il benessere umano. Un nuovo paradigma è possibile, è alla portata, dobbiamo solo volerlo. Scritto facilmente, rende fruibile l'economia a tutti.  

💙 Madame Bovary (G. Flaubert): grazie al GDL di Ilenia Zodiaco ci ho riprovato, per me resta un no. Lo stile è bellissimo, curato e aulico che pare quasi di leggere una poesia in prosa. Però la storia mi ha annoiata, non ho trovato nessun appiglio che mi ci facesse interessare (se non un po' di ironia dell'autore nel criticare la società piccolo-borghese di paese). Tutto troppo misero e piatto.  

💗 Parlarne tra amici (S. Rooney) il racconto di una generazione, della difficoltà di definirsi, di intessere legami. Del sentirsi sopraffatti dalla vita, inadatti ma voler ricercare la felicità. Del sentirsi in dovere di tendere verso qualcosa anche quando si vorrebbe stare solo fermi. Di relazioni liquide e infinite analisi di ciò che ci succede, dentro e fuori. 

💙 Manifesto Anarca-femminista (C. Bottici) un manifesto che crea attorno a sé discussione ma mette sul piatto poche idee pratiche per la sua realizzazione effettiva, anche nella vita quotidiana. Grandi idee, alcune per me condivisibili, altre meno, ma pochissime idee pratiche.

💖 Origini (S. Stanishich) un libro che vuole raccontare le proprie origini, la propria esistenza per non perdere la memoria di nonna, che si sta allontanando per colpa della demenza. Raccontare sé stessi in relazioni agli altri per capire chi siamo e da dove veniamo e come questo ha influenzato le nostre vite. Ma i ricordi non sono sempre reali, non sono sempre "veri". Questo importa davvero? Cambia la percezione di chi siamo? Li abbiamo vissuti quei ricordi, che si contaminano col presente e col passato vissuti? Un ottimo libro di auto-fiction che indaga sulla memoria, su noi stessi e sulle nostre Origini. 

💖 Vita Nostra (I. e S. Dyachenko) un romanzo di formazione dirompente. Il passaggio tra l'età adolescenziale e l'età adulta raccontato per quello che è: difficile, distruttivo, complesso. Per diventare adulti bisogna distruggere quello che si è stati da bambini, è necessario rompere alcune catene, distruggere alcune idee di noi stessi per crearne altre, per definirci nuovamente. La potenza delle parole, delle definizioni e del definirsi. Un libro splendido che mi resterà impresso a lungo. 

💗 Mansfield Park (J. Austen) per me leggere Austen è come tornare a casa, ogni volta. Masfield Park mi mancava e sono felice di aver colmato la lacuna. Ho ritrovato sempre la grande ironia di Austen e la sua capacità di raccontare la società inglese del tempo e la condizione femminile in tutte le sue sfaccettature. Fanny è una donna che sta sullo sfondo, cerca di non dare fastidio, remissiva (quasi) ma quando conta qualcosa davvero per lei riesce ad imporsi. Miss Crawford fa da contraltare, delineandosi come una donna capace di dire ciò che le piace senza remore. Però alla fine non ottiene ciò che vuole, ciò che il suo cuore le raccomanda, perché troppo vittima delle circostanze sociali. 

💙  Radici bionde (B. Evaristo) avevo moltissime aspettative su questo libro che sono state per la maggior parte deluse. L'idea di base è un mondo dove i bianki sono gli schiavi e i neghri sono i padroni. Interessante se non si fermasse tutto solo a quello. Forse sarebbe stato meglio come racconto breve anziché come romanzo. 

💖Il mostruoso femminile (J.E. Sady Doyle) Un libro che serve ad aprire gli occhi, a risvegliarsi anche se il risveglio potrebbe non essere piacevole. Fa male ragionare sui mostri e sulla radice di questo mostro, di questo male. Ma è poi davvero un male? O è solo potere tenuto legato che ha bisogno di uscire? O è solo rappresentazione sbagliata, sottomissione? 

💗 La mamma si è addormentata (R. Hausmann) Hausmann si conferma un'ottima scrittrice di thriller. Riesce a intessere ottime trame, su diversi piani narrativi e temporali. Punti di vista che cambiano, rendendo complesso l'intreccio e la comprensione del lettore. Piano piano tutto si dipana. 

💛 Lux (E. Marangoni): Libro piuttosto inutile, senza una vera trama, non ha neppure il coraggio di essere un vero romance. Rimane tutto sullo sfondo, qualche considerazione con pretesti filosofici da baci perugina e poco altro. Mah. 

💗 Il nodo Windsor (S.J.Bennett): giallo divertente che ci mostra la Regina sotto una nuova luce. Un po' Agatha Christie, un po' The Crown il libro intrattiene e diverte. Ottimo lavoro

💗 Il pericolo senza nome (A. Christie): Poirot e un intrigo da risolvere fanno coppia fissa e per me è sempre un piacere. Questa volta ci ero quasi arrivata ma non ho voluto dar credito alla mia testolina e alla fine mi sono sentita molto Hastings! 

💗 Papyrus (I. Vallejo): un saggio interessante e divertente sui libri. La loro evoluzione, il loro significato nella storia (e per noi). Perché alcuni libri sono "classici", come sono giunti a noi alcuni libri antichi? Come leggevano gli antichi? Tante domande vengono proposte e risposte nel corso di questo piacevole saggio che consiglio vivamente a tutti i bibliofili. 

💗 I baffi (E. Carrère): romanzo surreale dal ritmo incalzante che passa dall'essere commedia a racconto inquietante. In pochissime pagine Carrère riesce a farci attraversare vari stati d'animo e metterci nella testa del protagonista. Fino ad arrivare ad un finale angoscioso che è la conclusione perfetta. 

💗 Medea (Euripide): una rabbia viscerale raccontata in poche pagine in maniera profonda e completa. Dalle pagine scaturisce una potenza unica che colpisce il lettore ad ogni pagina. Mi piacciono molto i libri in cui non ci sono buoni (presente Cime tempestose?), dove l'animo umano è scandagliato alla radice del male (zio King mi senti?) e non ha possibilità di redenzione (e neanche la cerca, forse). Ora ho capito che la radice di tutto è in questa tragedia. Grazie classici per esserci anche quando non vi si conosce. 

💙 Trilogia dell'isola di Lewis (P. May) il voto è una media dei tre libri. Ho amato moltissimo il secondo, che riporta alla luce la storia degli homer a me sconosciuta e intreccia il giallo (un cold case) in modo esemplare col passato. Il primo invece mi ha un po' annoiata, pur avendo apprezzato molto il racconto della vita sull'Isola. L'ultimo è stato un po' la somma dei due: interessante l'intreccio del caso poliziesco e alcune nozioni della storia dell'isola, però a volte troppo prolisso. 

💙 Il regno (E. Carrère): la scrittura di Carrère, così ripulita semplice e diretta, è un piacere qualsiasi cosa scriva e di qualsiasi cosa si occupi. In questo caso l'argomento non era tra i miei preferiti (le radici del cristianesimo) e a tratti non ho trovato particolare interesse nel procedere con la lettura. I due capitoli centrali, quasi interamente dedicati a Paolo, Luca e Marco risultano un po' ripetitivi e noiosi. Però il primo e l'ultimo riscattano in parte l'impressione sul libro. Tutto sommato si legge e fa piacere aver scoperto un altro pezzetto di Carrère. 

💖 La peste (A. Camus): Un libro intenso (forse me l'ha reso più intenso la pandemia che abbiamo attraversato?) e tuttavia estremamente preciso come un resoconto medico. C'è la paura, l'ignoto, la morte che si diffonde. Il racconto dettagliato delle decisioni amministrative necessarie e l'intensità dei sentimenti. E poi l'ansia della ripartenza, la paura della fine della pandemia. Sono stata felice di aver deciso di leggere questo classico, un gran bel libro reso ancora più grande da ciò che abbiamo appena passato. 

💛 L'inattesa (T. Mastrobuoni): l'argomento molto interessante, Angela Merkel ha plasmato parte delle nostre vite e conoscerla meglio mi incuriosiva. Lo stile però non ha aiutato la lettura, eccessivamente giornalistico. 

💙 Il respiro delle anime (G. Paoli): guardare Firenze in un modo diverso, noir. Un giallo ben costruito, un intreccio interessante e un protagonista piacevole. Un buon libro per passare il tempo. 

💙 The book of Joan (J. Yuknovich): la fantascienza non fa per me, lo capisco libro dopo libro. In questo caso siamo in un mondo post-apocalittico. Dove il cambiamento climatico ha agito e la terra si è ribellata all'uomo. I migliori sono saliti su CIEL e sono diventati asettici e privi di ogni riferimento sessuale. Alcuni sono rimasti nel sottosuolo, dove c'è ancora vita (e speranza). Le premesse sono buone e alcuni temi centrali (come la trasmissione storica degli avvenimenti) interessanti. Però altre tematiche non fanno breccia in me e altre mi infastidiscono. 

💗Molto rumore per nulla (W. Shakespeare): un genio lo si riconosce subito. Riuscire a imbastire una commedia degli equivoci, basata su inganni e intrighi, farla durare poche pagine, eppure stregare il lettore e non permettergli di abbandonare la lettura è cosa da pochi. Leggere con il testo a fronte per poter godere della musicalità del testo originale è un privilegio.  

💖 Il conte di Montecristo (A. Dumas): bisogna sempre capire cosa si ha tra le mani per giudicarlo a dovere. In questo caso stiamo parlando di una serie tv mistery/thriller ante litteram dell'800. Un feuilleton, come si chiamavano all'epoca. Quindi non concentriamoci troppo sullo stile (che comunque al lettore contemporaneo pare meraviglioso) e facciamoci catturare dalla storia e dai suoi intrecci. Ascoltare questo libro nella versione letta da Moro Silo è stato un piacere ulteriore. 

💙 Il cielo diviso (C. Wolf): Il racconto della divisione delle due Germanie attraverso la divisione di una coppia di giovani che si trovano a vivere quei tempi. La costruzione del muro incombe più come idea che come fatto, che avviene senza che gli si dia troppa importanza. La scelta narrativa è interessante, lo stile a tratti troppo ampolloso. Non mi ha rapita il cuore. 

💛 Dio odia le donne (G. Sgrena): un saggio che non va oltre la tesi iniziale denunciata dal titolo. Intriso di facilonerie e alcune tesi sessiste (quando si vorrebbe denunciare il sessismo di qualcun altro), come quando si dice che se ci fosse una muezzin la sua voce sarebbe più suadente di quelle degli uomini... Alcuni tratti mi hanno completamente indispettita: parlando di aborto si enuncia la necessità di autodeterminazione delle donne, salvo poi negarla una pagina dopo parlando di maternità surrogata (tra l'altro indicata come "utero in affitto"). Insomma, più che altro un insieme di idee di Sgrena che nulla aggiungono al dibattito e che molto tolgono. 

💖 Horrorstor (G. Hendrix): Il formato è geniale, un catalogo Ikea. La storia è ben congeniata, con tutti gli stilemi necessari a un horror (tanto che a tratti ci si diverte molto e sembra più una parodia). Più si va avanti più sale la tensione, la storia si dipana ed è credibile e ben congeniata. La critica sociale, necessaria ad un buon horror, c'è ed è ben fatta. Credo non guarderò più allo stesso modo un negozio Ikea

💙 Delfini (B. Yoshimoto): Famiglia, relazioni e imposizioni sociali sono i temi al centro di questo romanzo di Yoshimoto che - come sempre - ci regala un'atmosfera ovattata che riesce a rendere la lettura immersiva. Ho però riscontrato un maschilismo interiorizzato (e a tratti anche quasi lo scusare atti di violenza di genere, visti come usuali - comuni) che mi ha dato a tratti molto fastidio (pur sapendo che rispecchia parte della società giapponese). 

💗 La lingua che cambia (M. Manera): un ottimo manifesto che ci spiega come utilizzare la lingua di modo da aprire lo spazio linguistico a tutte le varie identità. 

💙 Il buon vino del signor Weston (T.F. Powys): paradossale, surreale e fantastico con tratti horror. Mi ha ricordato Cose preziose di King (il che è un gran bene) ma a tratti mi ha annoiata. Però è una lettura piacevole. 

💖 Un romanzo russo (E. Carrère): Carrère scrive talmente bene che gli perdoni il suo essere un narcisista egocentrico ed egoriferito. Gli perdoni tutto e mentre leggi ne vorresti di più. A volte pare di essere in "Mosca nella vodka", altre in un classicone russo dell'800 con febbri cerebrali e scenate madri. Il personale si mischia con il racconto di storie di altri nel classico modo di fare autofiction proprio di Carrère. 

💖 Campo di battaglia (C. Capria): un saggio scritto in modo semplice, il che rende il concetti fruibili e chiari. Le citazioni arricchiscono il testo, donando mondi nuovi ai quali si vuole accedere. Un saggio adatto a chi è alle prime armi nel mondo del femminismo, a chi ha già fatto le sue battaglie per mettere dei punti e a chi è stuf* di lottare col suo corpo e col corpo de* altr*: guardiamo il mondo da un'altra prospettiva. 

💖 La favola di Amore e Psiche (Apuleio): inizia il recupero di opere classiche greche e latine. Non pensavo di divertirmi tanto! Amori, odi, invidie, prove improbe e cattiverie si susseguono, ci si diverte parecchio. 

💗 Questioni di un certo genere (AAVV): Un'ottima guida per districarsi nel mondo delle identità di genere e del linguaggio inclusivo. Per mettersi nei panni di esperienze diverse dalle nostre e capire qualcosa in più del mondo che ci circonda. 

💙 Il dottore di Varsavia (E. Gifford): più un'occasione persa che un buon romanzo. La storia del ghetto di Varsavia e della sua rivolta è intensa e tragica. Meritava più rispetto a parar mio. 

💗Sfacciate! In difesa delle ragazze dell'Essex (S. Perry): un piccolo pamphlet che regala 4 ritratti di donne fuori dal comune. Interessante! 

💗 Lizzie (S. Jackson): uno dei libri che fino ad ora ho preferito di Jackson. La personalità multipla affrontata in modo originale e interessante. 




Commenti

Post popolari in questo blog

Lasciare il cuore

La mia città ideale

Varsavia e i suoi eroi

Kalamaja - l'altra Tallinn