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Visualizzazione dei post da 2018

La top 10 dei libri letti (and the winner is...)

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Quest’anno sono stata davvero fortunata , sulla mia strada ho incrociato solo libri che mi sono piaciuti. Stilare questa classifica è quindi difficilissimo.  Davanti a me ho la lista dei libri che potrebbero finire in graduatoria e la scelta è quasi impossibile.  Ho una top 3 e un vincitore certi . Gli altri è difficile incastrarli e decidere le posizioni. Intanto veniamo al conteggio totale : 38 l ibri (più 8 audiolibri) . Forse il mio record. Non che io sia una di quelle persone che tengono contabilità di libri (o città/paesi), lo faccio per mio piacere quindi leggo solo quello che mi va quando mi va. Però leggere il numero fa impressione.  Ho iniziato a leggere due libri contemporaneamente: uno in pausa pranzo e uno a casa, la sera e nei fine settimana. Leggo quando rientro a casa dall’ufficio, dopo aver caricato lavatrici e fatto la doccia e prima di preparare la cena. Leggo nel mio angolino sul balcone, che adoro, in sonnecchiose domeniche pomeriggio. Leggo nell’ora d

The accidental further adventures of the 100-year-old man

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Questo è il secondo capitolo della saga di Allan Karlson , il centenario combina guai. In questo romanzo (il primo che ho letto, ho il primo già pronto ad aspettarmi sul comodino) Allan e Julius (il suo "giovane" amico 70enne) si trovano in Indonesia a godersi una vita agiata. Forse a godersi un po' troppo perché a un certo punto i soldi finiscono... E da lì partono le peripezie del nostro mitico amico che scappa, con Julius, in mongolfiera per non pagare il conto del salatissimo albergo e si ritrova in Corea del Nord , in un laboratorio per la messa a punto della bomba atomica. Le avventure di Allan e Julius li porteranno ad incontrare i potenti della terra , dando consigli e rischiando grosso. E a noi faranno morire dal ridere! Questo libro è comico , chiaramente esaspera situazioni e fa molta ironia. Però nasconde piccoli compendi di politica internazionale molto interessanti e a tratti spaventosi , se tra una cosa o l'altra si leggono i giornali. Jonasson

Coffee Book TAG

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Siamo quasi a Natale. Sapete che io non sono molto Natalizia, non amo il clima e spesso mi sento più vicina al Grinch che ai folletti di Babbo Natale... Però magari voi siete lì che non sapete ancora quale regalo fare a qualcuno, e con questo post potreste trovare il libro giusto (mai visto miglior regalo) da comprare in libreria! Balck: un libro o una serie che non ti interessa ma che ha dei fan agguerriti Twilight. Ci ho anche provato, sotto le spinte di amiche appassionate, a leggerlo ma proprio non ce la posso fare. Peppermint Mocha: un libro che è indicato per l’inverno / periodo festivo In quello del Te ho risposto Herriot, con un caffè invece ci vedo meglio L’ombra del vento di Zafòn: un libro che richiama molto le atmosfere invernali, nebbia, mistero. Hot chocolate: qual è il tuo libro preferito per bambini Qui non posso che non rispondere L’incredibile storia di Lavinia! Duoble shot espresso: un libro che ti ha incollato alle pagine dalla prima all’ultima p

La famiglia Winshaw

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Una grande famiglia , ricca, potente. Una casa spettrale persa nella brughiera . Il potere, le sue ramificazioni. La televisione sempre più potente. La politica che, con le sue grandi decisioni, si inserisce nelle piccole vite della gente comune. Gli anni della Thatcher , la deregulation, gli affari d'oro con l'Iraq di Saddam. L'agricoltura intensiva, gli ospedali come aziende. Questo è il contesto di quest'altro capolavoro di Coe. L'Inghilterra raccontata benissimo, le sue contraddizioni, i cambiamenti, gli stravolgimenti sociali. Nel grande e nel piccolo. Il quadro generale spiegato attraverso le vite quotidiane. Micheal Owen viene incaricato di scrivere la biografia della famiglia Winshaw. E più scrive, più si immerge in intrighi, persone crudeli, rapporti famigliari pessimi e avidità. Intanto, intorno a lui, la sua vita viene stravolta. Il divorzio, la morte del padre, un grande litigio con la madre, la sua chiusura verso il mondo. E poi Fiona, la malat

Ascoltare un libro - le mie orecchie alla prova Storytel

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Un libro è un racconto . Un libro è un dono che qualcuno ci fa di una storia. Sono sempre stata abbastanza talebana riguardo la forma che deve avere un libro: carta frusciante. Possibilmente in brossura, che odio le copertine rigide (sono scomode e pesano tanto). Carta da annusare, pagine da far scorrere sotto i polpastrelli , da sottolineare, rimarcare, segnare con un post it. Segnalibri.  Ho guardato con sospetto anche gli E-book. Mi sono fatta regalare un E-reader qualche Natale fa, convinta di risparmiare e diminuire il peso sulle spalle da portarmi dietro.  Quel supporto non mi da nessuna emozione.  Ho sempre odiato, da lettrice accanita, i tempi nei quali pur avendo tempo non potevo leggere. Che so, mentre fai la spesa o mentre cammini per strada. Sì lo so, c'è gente che legge camminando ma fidatevi, non è il mio caso. Riesco a inciampare e rompermi una spalla già così, figurarsi con un libro in mano!  Una mia amica, qualche anno fa, doveva affrontare lunghi t

Come fermare il tempo

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Un viaggio nella storia , attraverso la rocambolesca vita di Tom che di anni ne ha parecchi. Più di quanto sarebbe lecito immaginare. Al momento fa il professore di storia ma è inquieto, alla costante ricerca di qualcuno, di sua figlia ma anche di se stesso, del modo di riuscire a vivere a questo mondo anche dopo più di 400 anni. Invecchiare di un anno ogni 10, più o meno. Essere imprigionati in un presente costante con un passato che si accumula, ricordi che bussano sempre più alla testa, dolori che pesano come macigni. E gioie, sempre più effimere, sempre più sfumate. Quasi inesistenti. La vita di Tom è un monito per tutti noi . Noi che ogni giorno corriamo contro al futuro senza dare il giusto peso al presente, senza dargli quasi significato. Salvo poi accorgerci, molto dopo, che un significato ce l'aveva ma ormai è troppo tardi per coglierlo. "Chiunque viva per un lasso di tempo sufficiente diventerà un profugo, capirà che la sua nazionalità significa ben poco nel

Quando siete felici, fateci caso

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Spesso e volentieri un libro, nella mia vita, porta gioia.  Gioia per l'essere entrata nella vita dei personaggi, aver conosciuto aspetti a me fino ad allora sconosciuti della vita, essere entrata in contatto con emozioni e situazioni che forse non avrei mai conosciuto se non attraverso quelle pagine.  Anche quando il tema del libro non è per nulla facile, divertente o allegro, la sensazione che ho leggendo e immergendo la mia mente al suo interno, è di gioia. Perché io amo essere immersa nelle storie.  A volte mi accade che poi, chiudendo il libro una volta finito, venga pervasa da una sensazione di tristezza. Perché sento già la nostalgia per i personaggi, perché resto invischiata nelle loro emozioni e mi immagino cosa stia succedendo ora.  Con questo libro, invece, non è accaduto.  Questo libro mi ha lasciato solo serenità . Una visione del mondo disincantata e dissacrante, pervasa da ottimismo, pacifismo e - elemento imprescindibile - un po' di cinismo.  Mi ha

Travel TAG - Un te per un viaggio

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Il mese scorso abbiamo pensato ai libri in base al te. Oggi vi ripropongo lo stesso TAG ma a tema viaggio: ad ogni te assocerò una città o un luogo. E allora pronti? Andiamo! Earl Grey al Double Bergamotto (un luogo ricco, profondo, intellettuale): Parigi, una città che ho sempre associato al mondo intellettuale e delle arti Tè Ricco (un luogo sul quale ritorni spesso): Berlino. Tornerei sempre a Berlino e con la mente ci torno spessissimo!   Limone (un luogo che è passato troppo in fretta): Stoccolma. L’ho scoperta grazie a un’offerta Ryanair ma è stato un incontro troppo breve (venerdì notte – domenica pomeriggio). È una città che ha decisamente bisogno di più tempo.   Camomilla alla lavanda (un luogo rilassante, calmante): Il mare d’inverno. I luoghi di mare, d’inverno, hanno su di me un effetto calmante. È come se la mia anima un po’ inquieta si addolcisse al rumore delle onde un po’ in tempesta e dei gabbiani Lady Grey (un luogo perfetto per una mattina i

Io non sono come voi

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Un libro che è un flusso di coscienza , un diario che racconta le emozioni e i pensieri di Ciccio. Torinese, di origini meridionali, militante, vive la sua vita tra mille lavori, qualche donna e case occupate. Ma ad un certo punto qualcosa si rompe dentro di lui, la rabbia che montava dentro esplode, inizia a sentirsi stretto dentro i suoi panni. Per questo inizia un viaggio che lo porterà a Filicudi, scappando da Torino, lasciandosi dietro i cocci di un paio di relazioni e molti sentimenti non risolti. Il punto è che non si scappa mai da se stessi. La rabbia, i sentimenti autodistruttivi e, di fatto, la sua misantropia lo seguiranno e lo porteranno in un escalation di situazioni al limite che avranno nel finale una conclusione che si poteva prevedere ma che lascia il lettore comunque sorpreso. Il rapporto con la terra, la natura, gli elementi naturali . Il rapporto con gli altri esseri umani, con le donne. Il suo cercare il distacco da tutti ma la ricerca di alcuni rapporti

Derry, la città murata coi muri che parlano

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Ci sono città evocative , città che solo nominarle fanno venire in mente mille immagini e pensiamo di sapere già cosa ci aspetterà durante la visita. Di solito non è mai così, almeno nel mio caso. Le città sanno sempre sorprenderci e se siamo disposti ad ascoltare, avranno molte cose da dirci. Puntualmente è avvenuto anche con Derry/Londonderry . Il viaggio da Belfast dura circa due ore e mezza con il pullman (212 GoldenLine) ed è molto piacevole. L’area che si attraversa è magnifica e può contare sul lago più esteso d’Irlanda e di tutta la Gran Bretagna (e il 7° in Europa!), il Lough Neagh , e una delle AONB (aree di bellezza naturale) dell’Ulster chiamata The Sperrins . Le Sperrins sono colline che creano un paesaggio splendido, che richiama la brughiera. Io ho passato il viaggio attaccata al finestrino a sospirare immersa nella bellezza del paesaggio (mi spiace non essere riuscita a cogliere con la macchina fotografica la bellezza del luogo. Vi lascio questo li

Belfast, quando la storia ti sovrasta

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Chi mi conosce lo sa, la storia è la mia passione. In particolar modo amo gli intrecci di storia, geografia, politica e società . Belfast unisce tutto questo in 115 km quadrati. Molti, quando raccontavo che sarei andata a Belfast sgranavano gli occhi, o per darmi della pazza che va in una città brutta, o perché intimoriti dalla destinazione giudicata pericolosa. E in effetti Belfast è stata nella lista delle città più pericolose al mondo per tanto tempo. Qui c’era poco da scherzare, di fatto era in atto una guerra. Oggi Belfast sta voltando pagina , l’aria pesante se la lascia alle spalle, e si offre al turista come una meta interessante e ricca di cose da raccontare. Parto subito col dirvi cosa non abbiamo visto, ovvero due mete quasi imperdibili: il Titanic quarter e il giardino botanico (che tra l’altro avevamo a due passi). Questo è il motivo che mi fa dire che torneremo. Si sa, in un week end si devono fare delle scelte e per noi le priorità erano altre.