Quando siete felici, fateci caso

Spesso e volentieri un libro, nella mia vita, porta gioia. 
Gioia per l'essere entrata nella vita dei personaggi, aver conosciuto aspetti a me fino ad allora sconosciuti della vita, essere entrata in contatto con emozioni e situazioni che forse non avrei mai conosciuto se non attraverso quelle pagine. 
Anche quando il tema del libro non è per nulla facile, divertente o allegro, la sensazione che ho leggendo e immergendo la mia mente al suo interno, è di gioia. Perché io amo essere immersa nelle storie. 
A volte mi accade che poi, chiudendo il libro una volta finito, venga pervasa da una sensazione di tristezza. Perché sento già la nostalgia per i personaggi, perché resto invischiata nelle loro emozioni e mi immagino cosa stia succedendo ora. 

Con questo libro, invece, non è accaduto. 
Questo libro mi ha lasciato solo serenità. Una visione del mondo disincantata e dissacrante, pervasa da ottimismo, pacifismo e - elemento imprescindibile - un po' di cinismo. 
Mi ha insegnato, in poche pagine, a non prendermi troppo sul serio prendendo il mondo molto sul serio. 
 
Questo libro (postumo) raccoglie una serie di discorsi che ha tenuto di fronte a neo-laureati americani nel corso degli ultimi 40 anni (circa). Al loro interno c'è un po' il suo pensiero a 360°, sopratutto rivolto alle nuove generazioni e alla loro maturazione. 

Il messaggio più grande è l'inutilità delle guerre, l'ho percepito in ogni riga dei suoi discorsi, l'impellenza necessaria di raccontare l'inutilità del conflitto, la tristezza nelle sue parole nel percepire l'essere mandati in guerra come "rito di passaggio" all'età adulta, come se solo così un essere umano, maschio, potesse dirsi uomo (per la donna, e lo racconta con la stessa tristezza nel cuore, è il rimanere incinta). 
L'altro elemento cardine, per Vonnegut, è la comunità. La comunità come cardine per ogni essere umano del suo sviluppo. Come metro del suo essere un buon cittadino, come fonte di affetto, come famiglia allargata. 
Nessuno basta a se stesso e nemmeno, secondo Vonnegut, ci si basta in due. Ognuno di noi ha bisogno di svilupparsi in quanto entità a se stante e in quanto elemento della comunità, con i propri interessi, le proprie passioni e le proprie attitudini. Solo così si potrà davvero essere completi, e quindi felici. 
L'importanza della felicità è altro elemento molto importante nei suoi discorsi, una felicità semplice, nelle piccole cose di ogni giorno. E di cui dovremmo sempre più renderci conto, attimo dopo attimo. 
Lui dice che il modo migliore per farlo è dire "Cosa c'è di più bello di questo?" ogni volta che nella nostra giornata incontriamo qualcosa che ci piace e che ci fa star bene. 
Io l'ho detto molte volte ascoltando il suo libro, nel mio piccolo ogni sera, prima di dormire, appunto su un quaderno rosso, i motivi per cui quella passata è stata una buona giornata. Funziona, c'è sempre almeno un motivo, anche nelle giornata più buie. 
C'è poi l'importanza dei bravi insegnanti, che Vonnegut tiene sempre a ringraziare. Ho pensato spesso agli insegnanti che mi hanno lasciato qualcosa nel mio percorso, durante la lettura del libro. E sicuramente senza di loro non sarei la stessa persona che sono oggi. 
I miei professori di storia ed economia delle superiori, il mio insegnante di macro-economia dell'università e quello di economia dello sviluppo. Il relatore della mia laurea specialistica e l'insegnante di economia spagnola ad Alcalà. 
Persone che hanno fatto la differenza nella mia vita e che spero la facciano anche nelle vite di tanti altri studenti sulla loro strada. 
E infine, un elemento che non manca mai nei suoi discorsi è il riferimento al "discorso della montagna" di Gesù, specialmente alle "Beatitudini". E può sembrare strano per un umanista. Eppure, come spiega lui stesso "se Gesù ha detto cose giustissime e sacrosante, chi se ne frega se fosse o meno Dio?!". 

Grazie Vonnegut per questi discorsi, grazie per queste parole e per essere ispirazione per ogni giorno. 

Ed. Minimum Fax - p. 107
Euro 13,00

Io l'ho ascoltato su Storytel letto da Edoardo Siravo (ma ho intenzione di comprare il cartaceo perché ho urgenza di sottolineare mille frasi)

Consigliato a chi: a chiunque abbia voglia di positività e di avere uno sguardo non banale sul mondo. 

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