La famiglia Winshaw

Una grande famiglia, ricca, potente.
Una casa spettrale persa nella brughiera.
Il potere, le sue ramificazioni.
La televisione sempre più potente. La politica che, con le sue grandi decisioni, si inserisce nelle piccole vite della gente comune.
Gli anni della Thatcher, la deregulation, gli affari d'oro con l'Iraq di Saddam. L'agricoltura intensiva, gli ospedali come aziende.

Questo è il contesto di quest'altro capolavoro di Coe. L'Inghilterra raccontata benissimo, le sue contraddizioni, i cambiamenti, gli stravolgimenti sociali. Nel grande e nel piccolo. Il quadro generale spiegato attraverso le vite quotidiane.

Micheal Owen viene incaricato di scrivere la biografia della famiglia Winshaw. E più scrive, più si immerge in intrighi, persone crudeli, rapporti famigliari pessimi e avidità.
Intanto, intorno a lui, la sua vita viene stravolta. Il divorzio, la morte del padre, un grande litigio con la madre, la sua chiusura verso il mondo. E poi Fiona, la malattia di Fiona. E intorno i Winshaw che sempre di più sono legati alla sua esistenza, in un modo o nell'altro.

La conclusione sempre un mix tra Cluedo e Dieci piccoli indiani. Arriva inaspettata.


La bravura di Coe nel descrivere la sua terra è risaputa. Leggendo questo libro mi sono imbattuta in molti luoghi visitati e conosciuti e non posso che confermare ogni sua parola. 
Magistrale romanzo di Coe che non delude mai. Il solito mix di sarcasmo, humor inglese, capacità descrittive e racconto dell'esistenza, del suo quotidiano e del quadro generale. 

La famiglia Winshaw - Jonathan Coe
Ed. UEF 
P. 478 - Euro 10,00

Consigliato a chi: un libro per gli amanti del Regno Unito (Inghilterra in particolare) e della storia politica, dei suoi intrecci con la realtà. Anche un bel romanzo giallo, per alcuni versi. 

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