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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

#VadoAVivereA

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#VadoAVivereA Interessante questo hashtag lanciato da Racconti di Viaggioe non solo , così ho deciso di lanciarmi anche io, anche se non è semplice perché nella mia testa vivrei ogni mese in una città diversa, pur amando e adorando a tratti la mia città, Milano che sarà sempre CASA.  Casa Galimberti - via Malpighi E allora il primo #VadoAVivereA spetta a lei,  Porta VENEZIA . Trasloco di pochi chilometri per tornare nella zona che ha visto muovere i miei primi passi milanesi e dove vivevano (e lavoravano) anche i miei bisnonni. Insomma un pezzo di cuore grande grande. Ci passo ogni mattina, in bici o a piedi, per andare al lavoro e ogni volta sospiro . Il liberty, i bei locali, vita tranquilla e poi giri l’angolo e sei in piena movida. L’Africa si avvicina agli sciùri dietro bellissimi palazzi Art Nouveau.   Dettaglio - Porta Venezia Case di ringhiera si succedono a palazzi Liberty inseriti in ogni guida turistica che si rispetti. Insomma, per me, il megli

H/H

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Io credo che in questo momento il destino mi stia mettendo davanti tutti i libri di cui ho bisogno. Ogni pagina sfogliata, ogni vocabolo letto, descrivono perfettamente me e i miei stati d’animo , presenti o passati. E mi aprono lo sguardo su di me e i miei sentimenti, mostrandomeli da altre angolazioni, come quando parli con la tua migliore amica e tutto sembra più chiaro. H/H affronta il tema della morte , del lutto, della mancanza con la delicatezza solita a Banana Yoshimoto, una scrittrice che riesce ad affrontare i temi più complessi e le emozioni più profonde dell’animo umano con grande abilità e grazia . I due racconti sono come dei cammini spirituali , di crescita. C’è il lutto (attuale o passato ma non affrontato del tutto) e la notte dell’anima, si affrontano prove e, passando attraverso la presa di coscienza, si arriva all’illuminazione, in questo caso la liberazione dal peso del lutto per andare (tornare) verso la vita. Per poter affrontarla di nuovo, con cuore a

La morte della Pizia

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I temi cari a Dürrenmatt ci sono praticamente tutti. Si indaga alle origini del mito di Edipo , quasi alle origini stesse di Delfi e della Grecia. Ci si addentra a svelare i retroscena di miti e leggende greche come solo un grande scrittore può fare. Con ironia e filosofia . Non è tanto una presa in giro di miti e Dei, quanto più un’ analisi sociologica di una società (in realtà di ogni società, perché poi son tutte basate su intrighi – storie – oracoli di qualche tipo e fraintendimenti, o no?) che alla base ha uomini che mentono o in qualche modo sottacciono l’intera verità. Alla fine chi era davvero il padre di Edipo? E la madre? Perché è successo quello che è successo? È l’uomo che genera il suo destino o la conoscenza del futuro cambia il nostro modo di vivere il presente? Di questo, e non solo, si filosofeggia leggendo questo racconto di Dürrenmatt che soprattutto diverte in maniera intelligente. E grazie alla mia omonima che me l’ha consigliato (e mi ha spi

Berlino. 25 anni dopo

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Le emozioni che sto provando da quando so per certo che sarò a Berlino per l’ anniversario della caduta del muro sono tantissime. La principale è l’ eccitazione , quella forte che di solito ti assale quando sai che a breve incontrerai l’uomo della tua vita. Palpitazione. Gioia. Di Berlino mi sono innamorata leggendo di lei in libri e guide , immaginandola . Quando poi mi ha accolta in una splendida mattina di sole lungo il Tiergarten mi aveva già conquistata. E giorno dopo giorno ho capito che era tutte le cose che volevo da una città . Era grande, estesa. Era rilassata, senza fretta. Era verde, piena di parchi. Era confortevole, easy. Era piena di cose e di persone. E ora torno la, in quella città meravigliosa, in un giorno speciale. 9 novembre 1989 . Avevo otto anni, ricordo vagamente i miei genitori eccitati davanti alla tv e quelle immagini di gente in lacrime, felice al punto di piangere – un concetto che allora mi era estraneo. Ricordo delle tovagl

Zenzero e Cannella

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Ci sono dei libri che entrano nella vita per un motivo preciso, come se fossimo attirati verso di loro da una qualche forza particolare. Libri ai quali non avremmo mai pensato, che senza quell'aiutino non sarebbero finiti sul comodino. E questo è proprio il caso di Zenzero e Cannella. Arrivato tra le mie mani per caso grazie a Barbara, mi ha colpita profondamente perché per molti versi sembrava parlare di me, sembrava l'avessi scritto io. Sin dalla descrizione fisica della protagonista. "Con 50 dollari puoi comprare un hamburger, costatine di manzo e foi gras, ma per un pomodoro perfetto nessun prezzo è mai troppo alto." Il libro potrebbe essere un romanzo rosa, una romantica storia d'amore (che potrebbe trasformarsi molto bene in una commedia romantica hollywoodiana) intrecciata tra sogno e realtà. Ma se si va in profondità c'è più di questo. C'è la ricerca di se stessi , il rapporto con la propria famiglia e la necessità di stoppare tutto e

Io, turista.

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Valige a NYC Sono una turista, una viaggiatrice, a cui l’inconveniente più di tanto non piace. A cui piace partire organizzata , conoscere il posto dove va, la sua storia, le sue tradizioni e pure le sue strade. Organizzo i miei viaggi molti mesi prima, parto dalle guide cartacee per poi passare a scandagliare la rete in cerca di consigli e le librerie in cerca di libri ambientati nel posto che visiterò. Ovviamente questo processo vale soprattutto per i viaggi “estivi” e comunque all’estero. Preparando Parigi L’Italia la conosco abbastanza e la parte di ricerca storica/letteraria la riduco (non la elimino mai, perché poi in realtà adoro le storie locali, scoprire perché questo paese è in “lotta” con quello, perché quella strada si chiama così, ecc..). In ogni caso, anche per i luoghi che mi sono più famigliari, non amo girare senza una cartina (a meno che non siano vere e proprie “seconde case” come Celle Ligure o buona parte dell’Alta Pusteria). L’ultimo caso che