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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Tsugumi

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Tsugumi è il racconto di un’estate, in un paesino di mare perso nel tempo e nello spazio.  Estati oziose, tempo che scorre diversamente e legami che diventano profondi, indissolubili . L’estate raccontata da Banana Yoshimoto in questo romanzo (uscito per la prima volta a puntate su Marie Claire) potrebbe essere l’estate di molti di noi, eppure è raccontata con quel tocco lieve e soave che rendono il racconto unico.  Tsugumi è una ragazza malata con un carattere difficile. Maria, che ci racconta quell’estate, è invece molto tranquilla, così come Yoko la sorella di Tsugumi. In questo difficile contrapporsi di caratteri diversi, Banana Yoshimoto descrive perfettamente lo stato d’animo di quelle estati, in cui tutto sembra possibile e la vita inizia a tracciare la sua direzione. Forse un giorno cambierò idea, e magari comincerò a trattarvi con durezza, ma anche quello farebbe parte della vita. Forse potrebbe anche sparire l’intesa che si è creata tra noi. Ed è proprio per r

Piccoli paesini a Nord

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L’ho già detto più volte, la Spagna di colpisce e ti attrae con il sud e poi ti entra dentro e non ti lascia più grazie al nord . Dalla Galizia ai Paesi Baschi il viaggiatore è immerso in terre inaspettate, verdi vallate, scogliere a picco sul mare, cielo che incontra il mare, terra che precipita nel blu. Il blu e le sue mille sfumature - San Sebastian/Donostia Il blu e le sue mille sfumature . Gente schietta a nord, affettata, senza fronzoli. Diretta. Accogliente senza salamelecchi. Realtà. Quest’estate ho passato 10 giorni girovagando nei Paesi Baschi, Euskadi, e ho scoperto luoghi incantati. Gli occhi (e l’anima) si sono riempiti di colori vivi, blu - del mare e del cielo, tanti blu, verde - dei boschi, delle colline coltivate a vino, dei prati, grigio - delle scogliere, delle pietre, rosso - del vino.. Ho visto città e paesi. I paesi sono quelli che più di tutto mi sono rimasti impressi.  Soprattutto due,  Laguardia e Ondarroa. A Guardia, panorama Di Lag uardi

Il cammino di Santiago

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Quest’anno sono rientrata dalle ferie, rilassata e rigenerata. Pervasa dalla   stupefacente bellezza della Spagna del nord e irrorata dal meraviglioso nettare ai più noto come boredeaux.  (bevuto nella notissima Bordeaux) Poi sono iniziati quasi subito i preparativi per  Berlino , la partenza, l’evento. La gioia nel tornare in quella che, per il mio cuore, è casa.  E finalmente, penserete voi – ingenui – per un po’ smetterà di torturarci con post su viaggi, luoghi, voli pindarici… E invece no, cari miei! Perché viaggiare è un po’ come mangiare ciliegie, una tira l’altra. Più viaggi più vorresti viaggiare… E io (ma d’altronde, che ve lo dico a fare) ho in realtà già pronti nel cassetto i viaggi per i prossimi mesi, ma che dico mesi, anni … E di questi vi racconterò più avanti. Ma qui, ora, ho voglia di parlare di un viaggio che mi sta frullando nella testa da un po’ di tempo e che non so ancora come e quando farò (se lo farò invece è fuori di dubbio). Il cammino

In giro alla scoperta del muro

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Alexander Platz Sono stata aBerlino per i festeggiamenti per il 25ennale dalla caduta del muro, un evento incredibile ed emozionante. Nel preparare il viaggio mi sono voluta concentrare sui luoghi particolarmente significativi nella storia del muro. Grazie al sito del turismo della città di Berlino ho scoperto alcuni siti particolarmente importanti e ho deciso di metterli insieme in un percorso ad hoc. Ho scelto di partire da Invalidenfriedhof, in Scharnhorststraße 33 (U6 Reinickendorfer Str.) . Un cimitero sacrificato alla necessità di suolo del Governo della DDR. Più del 90% delle tombe fu spostato per fare spazio alla “striscia della morte” con torrette di avvistamento, strisce di controllo e quant’altro. Qui si trovano alcune costruzioni del muro interno, a futura memoria. Bernauer Str.  Da lì attraverso Boyenstrasse si passa all’ Old St Hedwig Cemetery, (Liesenstr. 8) dove è possibile ammirare una sezione di circa 15m della versione finale

Camminare nella storia

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Camminare nella storia. Essere partecipi, con migliaia (milioni) di persone ad un evento storico (o alla sua celebrazione).  Bernauer Str Emozioni che scorrono sottopelle, pelle d’oca, brividi, quasi lacrime.  Rendersi conto di cos’è stato, cos’era, cos’è e magari cosa sarà. Percepire energia, respirarla e farla propria. Energia positiva, di cambiamento, di incontro . Svolte epocali.  Oggi come allora queste sono le cose che si respirano a Berlino . Ho scoperto questa città con secoli di ritardo, quando già tantissime persone ci vivevano entusiaste o rientravano dai viaggi piene di sorrisi (e sospiri). Ma da quando l’ho scoperta ho capito che un giorno o l’altra sarà la mia città, non so se davvero prima o poi ci vivrò, di sicuro sarà una di quelle mete fisse, un tornare dove il cuore è per caricare le pile, misurare cambiamenti (suoi e tuoi) e ripartire. Il muro ricostruito con palloncini illuminati Questa volta la “scusa” è stato l’ anniversario dei 25 anni da

Il labirinto ai confini del Mondo

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Marcello Simoni è un vero artista nel tessere storie interessanti e piacevoli nel medioevo. Il labirinto ai confini del Mondo è particolarmente interessante per le descrizioni che l'autore fa delle città all'epoca.. in particolare Milano e Napoli, descritte perfettamente. Un viaggio non solo nello spazio (si viaggia tra Parigi, Milano, Napoli e Palermo) ma anche nel tempo... E molto interessanti sono gli incontri di personaggi storici e atmosfere. Il thriller scorre piacevolmente, come sempre con Marcello Simoni, non ci si vorrebbe mai staccare dalle pagine per arrivare a risolvere il mistero. Il labirinto ai confini del Mondo M. Simoni - Ed. Newton Compton P. 366 - € 9,90  Consigliato a chi: è appassionato di storia, ama i thriller "esoterici" e ha voglia di viaggiare nel tempo e nello spazio