La top 10 dei libri letti (and the winner is...)


Quest’anno sono stata davvero fortunata, sulla mia strada ho incrociato solo libri che mi sono piaciuti. Stilare questa classifica è quindi difficilissimo. 
Davanti a me ho la lista dei libri che potrebbero finire in graduatoria e la scelta è quasi impossibile. 

Ho una top 3 e un vincitore certi. Gli altri è difficile incastrarli e decidere le posizioni.
Intanto veniamo al conteggio totale: 38 libri (più 8 audiolibri). Forse il mio record. Non che io sia una di quelle persone che tengono contabilità di libri (o città/paesi), lo faccio per mio piacere quindi leggo solo quello che mi va quando mi va. Però leggere il numero fa impressione. 
Ho iniziato a leggere due libri contemporaneamente: uno in pausa pranzo e uno a casa, la sera e nei fine settimana. Leggo quando rientro a casa dall’ufficio, dopo aver caricato lavatrici e fatto la doccia e prima di preparare la cena. Leggo nel mio angolino sul balcone, che adoro, in sonnecchiose domeniche pomeriggio. Leggo nell’ora di pausa pranzo, stesa sull’erba del parco vicino l’ufficio o alla mia scrivania (per pioggia o per troppe zanzare).
E ascolto, intanto che preparo la cena oppure mentre cammino per strada (se nelle orecchie non ho la mia sorellina).
E così facendo ho letto davvero tanto il che mi aiuta sempre a rilassarmi e mettere le cose sotto una giusta prospettiva, perché entrando in altri mondi si riesci a vedere il proprio con occhio diversi.


Ma torniamo a noi, sto procrastinando perché sono in difficoltà.
Ecco la classifica.

Iniziamo con il grande classico, il mio adorato Follett che non può non starsene in questa classifica. 


La colonna di fuoco (10) è il terzo episodio della saga dei "Pilastri della terra" e non delude: donne forti, intrighi di potere e l'intreccio tra storie e Storia raccontato con maestria.
Appena sotto un grande classico che mi è stato di grande aiuto nel preparare il mio bellissimo viaggio di quest'estate (#EricaeAcciaio): Dracula (9). Whitby è raccontata magnificamente e esserci poi stata mi ha riempita di emozione! Il romanzo non ha bisogno di troppe presentazioni, siamo al cospetto di un mito e tanto basta. 

Rimaniamo in Inghilterra, ci spostiamo poco poco da Whitby. Siamo nella brughiera agricola raccontata magnificamente da James Herriot. I suoi Racconti dello Yorkshire (8) si guadagnano un bel posto in classifica. 
La realtà della vita contadina di qualche anno fa, la dolcezza della figura del veterinario, l'importanza della comunità nel Regno Unito. 
Ogni cosa è al suo posto in questa raccolta di racconti. 

Eh sì, ve lo devo dire, la classifica contiene quasi tutti libri che mi sono stati utili per preparare il mio viaggio. Quindi ambientazioni inglesi. Al settimo posto ci metto un saggio, una ricerca filosofica su quello che significa essere inglesi. Welcome to Everytown (7) è un libro piacevole e che spiega molto della società inglese (ma anche occidentale in generale). Un misto di filosofia, sociologia e antropologia.

E quando si parla di raccontare il Regno Unito chi meglio di Coe. Ho iniziato la serie che ci porta dagli anni '70 fino ad oggi, signori rullo di tamburi eccoci qui con La banda dei brocchi (6). Anni '70, Birmigham, scioperi, cambiamenti sociali in divenire, un misto ben riuscito e interessante. E qui ci potrebbe finire tranquilla tranquilla anche La famiglia Winshaw che ho appena terminato, che ci porta negli anni '80 della Thatcher e di tanti stravolgimenti. 
Uno dei libri per me più illuminanti durante la mia preparazione al viaggio, e di tutto l'anno, è stato senz'altro La strada delle legioni (5). Un racconto di un viaggio, tante idee intorno, pensieri, filosofia, storia. L'oggi che si confonde col passato. Paolo Ciampi è stato per me una guida impagabile (fosse anche solo per il fatto di avermi convinta a leggere il libro che più di tutti ha segnato il mio anno.. ma non voglio anticipare niente)

Appena ai piedi del podio si posiziona un libro consigliatomi da una cara amica (come quasi sempre sono i libri migliori). Si resta in UK, tra Londra, Liverpool e la campagna inglese.
Moving (4) - da noi tradotto con Le stanze dei ricordi. Un trasloco mette in luce i tristi ricordi di una vita. E per noi vuol dire seguire le esistenze di una famiglia e delle sue idiosincrasie, tra emozioni fortissime e un finale inaspettato dove niente è quel che sembra.




Ed eccoci al podio!

Questi tre libri sono accomunati da grandi passioni, solitudini e storie difficili. Se siamo stati, fino ad ora, quasi esclusivamente in UK ora ci spostiamo un po' più a sud: Spagna e precisamente nei Paesi Baschi. Patria (3) è il gradino più basso del podio. La ferocia di una guerra fratricida, la durezza di vivere in due fazioni contrapposte pur essendo amici da una vita, l'isolamento sociale che ci rende vulnerabili. La resistenza ai dolori della vita, la difficoltà della vita. Un romanzo intenso.

E parlando di solitudini, uno dei casi letterari dell'anno è arrivato al secondo posto, sto parlando di Eleanor Oliphant sta benissimo (2). Libro preso a caso all'aeroporto nel giorno del mio compleanno, uno dei libri più belli e profondi che abbia letto quest'anno. La storia di Eleanor mi ha parlato, è entrata dentro di me e mi ha fatto fare un viaggio bellissimo. Grazie.





Ma ora, bando alle ciance, veniamo al gradino più alto a quello che tutti state aspettando. Il vincitore di quest'anno non può che essere lui: Memorie di Adriano (1). Una storia d'amore, il racconto di un uomo solo, innovativo, fuori dal tempo ma perfettamente calato nel suo ruolo. Un uomo unico e meraviglioso tutto da scoprire, per farsi affascinare e cadere vittima di questo straordinario personaggio.

Humanitas. Felicitas. Libertas. 



Qui si chiude la classifica. Ho però altre tre menzioni da fare. Diciamo tre premi della critica, perché quest'anno proprio mi è troppo difficile restare solo con questi 10.


Profumo è stato senz'altro un libro coinvolgente e particolare, vorrei dargli il premio Miglior raccontatore di emozioni.

Poi devo menzionare Shelorck Holmes perché nessuno come lui sa creare un'atmosfera completamente britannica, a lui va il premio di Britannitudine.



E poi non posso non menzionare, avendone letti ben 2 quest'anno la serie di Scotland Street perché sa farti sentire a casa, avvolto in una coperta caldissima affacciato su Princess Street. Premio per il Racconto della quotidianità. 


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