Ascoltare un libro - le mie orecchie alla prova Storytel

Un libro è un racconto. Un libro è un dono che qualcuno ci fa di una storia.

Sono sempre stata abbastanza talebana riguardo la forma che deve avere un libro: carta frusciante. Possibilmente in brossura, che odio le copertine rigide (sono scomode e pesano tanto). Carta da annusare, pagine da far scorrere sotto i polpastrelli, da sottolineare, rimarcare, segnare con un post it. Segnalibri. 
Ho guardato con sospetto anche gli E-book. Mi sono fatta regalare un E-reader qualche Natale fa, convinta di risparmiare e diminuire il peso sulle spalle da portarmi dietro. 
Quel supporto non mi da nessuna emozione. 

Ho sempre odiato, da lettrice accanita, i tempi nei quali pur avendo tempo non potevo leggere. Che so, mentre fai la spesa o mentre cammini per strada. Sì lo so, c'è gente che legge camminando ma fidatevi, non è il mio caso. Riesco a inciampare e rompermi una spalla già così, figurarsi con un libro in mano! 

Una mia amica, qualche anno fa, doveva affrontare lunghi tragitti in macchina e aveva iniziato una lunga storia d'amore con gli audiolibri. 
All'epoca la guardavo con sospetto, non riuscendo a capire il perché ascoltare qualcosa che era così bello e coinvolgente leggere. 
La vedevo, in parte, come pigrizia. Ascoltare è meno faticoso, richiede meno concentrazione. 
Non davo alle due cose (leggere e ascoltare) lo stesso valore. 
Chissà perché poi, letta così suona molto snob. E lo era! 

Poi arriva Matteo Fumagalli (se non lo seguite, fatelo!) e un codicino promozionale per provare un mese gratis di audiolibri illimitati
Già la parola "libri illimitati" (qualunque suffisso ci fosse davanti) attirava la mia attenzione. E poi ho pensato a tutti quegli spazi vuoti che ora fatico a riempire. 
Anche al lavoro, per esempio. Faccio un lavoro abbastanza ripetitivo, e avere un racconto nelle orecchie mi aiuta a concentrarmi.
E così ho dato il via a questo mese, che tra pochissimi giorni si concluderà e dovrò prendere la fatidica decisione se rinnovare l'abbonamento (9,99 Euro/mese) o meno. 

In questo mese ho ascoltato un po' di tutto, dai classici come "Una stanza tutta per sé" o "Frankenstein" a gialli d'autore come "10 piccoli indiani" o noir contemporanei come i casi di Radeschi ambientati a Milano. Ho anche ascoltato qualche saggio e un paio di titoli in inglese. 
Insomma, tutta la gamma. 
Devo dire che apprezzo sopratutto i gialli e i thriller, sopratutto se narrati a più voci. E apprezzo i romanzi (o i saggi) se letti da attori che intonano e non annoiano. 
Ho ascoltato, ad esempio, "Faremo foresta" dalla voce dell'autrice e non mi ha fatto impazzire, l'ho trovata una lettura troppo distaccata...
Invece "Come fermare il tempo" letto dall'ottimo Neri Marcorè è stata un'esperienza coinvolgente. Così come l'ascolto di 10 piccoli indiani, a più voci e con rumori di sottofondo... sembrava di essere all'ascolto dei vecchi sceneggiati radiofonici
In inglese non è sempre facile, ma è utilissimo per tenere allenata la capacità di comprensione! 

In libreria ho un'infinità di romanzi che voglio ascoltare e anche due corsi di lingua veloci (tedesco e russo). 

Insomma, avrete capito che alla fine rinnoverò l'abbonamento. Trovo gli audiolibri utili in certe situazioni, quando il libro non lo si può avere in mano (volete mettere lavare i vetri ascoltando Calvino?)  o quando la sera non si ha voglia di leggere ma di essere coinvolti in una bella storia sì! 

Quindi d'ora in poi, largo agli audiolibri! E vai che le storie durante la mia giornata aumenteranno! 

Buona lettura e buon ascolto. 
  

PS: ci tengo a sottolineare che questo post non è frutto di una collaborazione con Storytel. Racconto semplicemente la mia esperienza e sicuramente le stesse impressioni le avrei avute ascoltando audiolibri su un'altra piattaforma

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