Semiotica, pub e altri piaceri
Torniamo ad Edimburgo in una fine estate tiepida e piacevole
e ritroviamo i personaggio a cui ormai siamo affezionati, e per alcuni proprio
facciamo il tifo.
Riuscirà Bertie, che ricordiamo ha solo 6 anni, a liberarsi delle lezioni di Yoga? E Pat, troverà
la strada, al secondo anno sabbatico?
Sullo sfondo sempre lei, Edimburgo. Città per la quale
McCall Smith riesce ad esprimere un affetto sconfinato e riesce a portarci
davvero per quelle strade, anche se non ci siamo mai stati. E veniamo anche noi
pervasi dall’orgoglio scozzese.
Adoro tutto di questi racconti, in special modo gli spunti
filosofici che riescono a darci Domenica, Angus e Big Lou. Un libro fatto per
pensare, per parlarne. Per dialogare.
[…] Voglio avere una
cultura che sia il prodotto del posto dove sto... che affronti i problemi che
mi riguardano. È la differenza tra la musica elettronica e quella vera. Tra i
papponi predigeriti di Hollywood e i veri film. È una cosa fondamentale, Pat.
Un libro scritto per esprimere affetto per la propria città
e le persone che la abitano.
Un altro meraviglioso capitolo del 44 di Scotland Street.
[…] gioiamo di battute private, di riferimenti
che solo due o tre colgono ma che parlano con tanta eloquenza dei posti piccoli
e della compagnia di quelli che conosci così bene, i cui modi di dire e il cui
umore ti sono così familiari quanto il tempo; loro significano tutto, sono il
mondo, e contano quanto il mondo intero
A. McCall Smith - Ed. Tea
pp. 356 - € 8,50
Consigliato a chi: ha voglia di pensare, divertirsi e conoscere vicini interessanti (e tifare per Bertie)
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