Roma, tra una cacio e pepe e l'altra

Con la testa mi ritrovo spesso ad essere ancora lì, rivolta verso l’Arena ad immaginare sudore, sangue, grida, vita e morte scorrere velocissime. Mi ritrovo a immaginarmi mentre passeggio per il Foro, calzari ai piedi, bei gioielli a impreziosire i miei polsi e una capigliatura elaborata, in mezzo a bighe, templi, vestali e tribune politiche. 

A Roma è così facile immaginarsi il tempo che fu, lo senti scorrere dentro di te a ogni passo. 


Come la mattina, dopo colazione, che mi trovato a passeggiare tra Piazza San Giovanni e il mio albergo (all’altro lato di via Carlo Felice) e bam, hai delle mura complete di fianco a un giardinetto. O come quando esci da Villa Borghese a Porta Pinciana (ciao Anna, è stato bellissimo passeggiare con te e finalmente conoscerti!) e ti ritrovi la porta completa, io ci metto un attimo a immaginarmi la me me medioevale che per qualche motivo deve entrare a Roma e si ritrova proprio ad entrarci da lì. 





Le vestigia del passato servono a questo, a non dimenticare che non siamo solo il nostro presente ma siamo frutto anche del passato. Certo, spesso si tende ad idealizzarlo un po’ troppo, a tenere solo il buono (o a volte il contrario). Però lui è lì e in qualche modo ci ricorda che abbiamo delle radici e che sono profonde, profondissime. Per questo mi piace ricercare le rovine romane, i resti dell’impero che fu, durante i miei viaggi: mi chiariscono da dove vengo e quanto grande era il Mondo allora (forse più grande di quello che è oggi). 


Ma ecco, noi stavamo a Roma, zona San Giovanni, e la tre giorni del mio compleanno è passata negli WOW per un monumento / un’opera d’arte che volevo vedere con gli occhi di adulta e un WOW per un piatto di cacio e pepe (ma non solo!). In questo tripudio di WOW e meraviglia questo post vuole essere un dispensatore di alcuni consigli che forse vi aiuteranno ad organizzare al meglio il vostro viaggio nella Capitale. 


SANTO LUNEDĺ! 


se potete inserite il lunedì tra i vostri giorni di viaggio, vi sarà più facile visitare alcuni monumenti o luoghi di interesse, evitando quasi del tutto la coda. 

Per noi è stato così per San Pietro, impraticabile nei fine settimana (alle 10 di mattina la coda per superare i controlli seguiva quasi completamente il perimetro della piazza). Il lunedì mattina ci siamo presentati ai cancelli per i metal detector verso le 10 e siamo entrati in 10/15 minuti! Quando siamo usciti la coda era aumentata ma non aveva mai raggiunto i livelli del sabato o della domenica. 

Anche il Pantheon siamo riusciti a trovarlo con molta meno coda il lunedì dopo pranzo e allo stesso modo siamo riusciti a vedere la Fontana di Trevi senza la marea umana che abbiamo trovato invece il sabato. ATTENZIONE: non sto dicendo che troverete questi luoghi VUOTI, ma la comparazione tra le due esperienze è nettamente diversa! 





COPRITE LE GINOCCHIA E LE SPALLE


Mi sembra strano essere qui a dirlo ma ancora oggi ho visto mandar via da San Pietro tante persone perché non avevano un abbigliamento consono: gambe e spalle coperte. Basta davvero pochissimo, uno scialle abbondante da mettere attorno alla vita che arrivi fino alle caviglie, una felpina nello zaino o - come nel mio caso - degli stupendi pantaloni “da montagna” che diventano pantaloncini: così quando siete fuori al caldo potete staccarli per poi riattacarli dovendo entrare in Chiese o luoghi Sacri. 








COMPRATE I BIGLIETTI ON LINE


Fondamentale comprare i biglietti on line almeno per entrare ai Musei Vaticani e al Colosseo, vi permetterà di non fare file. Ci sono entrate separate per chi ha già il biglietto e scorrono velocissime, giusto il tempo (al momento) di controllare il Green Pass e che si abbiano le mascherine corrette. 

Una volta dentro i Vaticani si passeranno prima i metal detector, poi una volta saliti al primo piano si deve passare per le biglietterie (no coda) per convertire il voucher che vi è arrivato nel biglietto vero e proprio. Ora sta solo a voi e alle vostre gambe! 

Per il Colosseo i biglietti sono molti, io ho preso una Arena Full Experience che mi ha consentito di accedere al livello della Arena vero e proprio, se avete questo biglietto vi applicheranno un adesivo arancione al vestito. Prima di salire al primo piano girate sulla sinistra (vicno agli ascensori/scale) e da lì sarete al piano ARENA. Si sale solo dopo! Non fate come la sottoscritta che ha fatto tutto il giro sopra e poi si è resa conto che non poteva più arrivare all’arena. Gentilmente i guardiani delle entrate mi hanno fatto rifare il giro per accedere al livello corretto. 


MEZZI PUBBLICI, valutate bene

Sapete bene che io mi muovo sempre coi mezzi pubblici e bene o male se sto più di 5 ore in città faccio l’abbonamento giornaliero (e di norma a fine viaggio mi rendo conto di averlo sfruttato al massimo). A Londra sono la regina del caps price! E così stando a Roma per più o meno 3 giorni e mezzo ho deciso di fare il biglietto 72 h, che vale per quel numero di ore a far fede dalla prima obliterazione. 18 Euro. Il costo è basso, se paragonato ad altri prezzi di abbonamenti simili in altre città. Peccato che se vado a vedere quanto ho effettivamente utilizzato il biglietto credo di averci rimesso. 

Purtroppo i mezzi di superficie sono troppo imprevedibili, ci abbiamo provato più di un paio di volte ma è sempre andata male (con attese di 20/30 minuti senza che nulla si palesasse) e così ci siamo trovati a fare molti chilometri a piedi (tra una fermata e l’altra della metro) o chiamare il taxi per tornare in hotel. 

A mio avviso può convenire prendere qualche biglietto e fare con quelli. Però valutate voi. 



GEMME NASCOSTE (o non troppo conosciute?)


In una città che è un museo a cielo aperto ci sono alcuni luoghi catalizzatori dell’attenzione e altri che vengono quasi dimenticati. Per fortuna, mi verrebbe da dire. 

Tra questi ne voglio segnalare due che non credo siano così sconosciuti ma forse la maggior parte delle persone non si immagina che siano dove sono e che siano gratis! 

Il MOSÉ di Michelangelo (sì quello del “perché non parli?”) si trova in San Pietro in Vincoli, una bella Chiesa a due passi (quasi di numero) dal Colosseo. Pochissima gente, lui bellissimo. Io commossa. 

Tra il Pantheon e Piazza Navona c’è una chiesa che si chiama San Luigi dei Francesi e lì dentro si trova un bellissimo trittico di Caravaggio, la VOCAZIONE DI SAN MATTEO, io sono rimasta incantata da San Matteo Evangelista, il suo sguardo e le sue mani. Restate incantati anche voi (anche qui nessuna fila, non troppe persone). 



NUTRIRSI, la cosa più importante

L’anima Roma te la nutre a ogni passo ma anche lo stomaco la sua parte la vuole e qui voglio raccontarvi i luoghi dove mi sono trovata bene in questa breve vacanza romana, chiaramente non è una guida esaustiva: sono solo i luoghi dove sono stata e ho trovato buon cibo, prezzi onesti e gente cordiale/gentile/capace nel proprio lavoro. 






Osteria LaSolFa (via Santa Croce in Gerusalemme - angolo Via Sommelier): trattoria onesta, porzioni abbondanti, personale super gentile e delle puntarelle che ancora mi sogno! La trippa è fantastica! 


Caffè dello Studente
(via delle Terme di Tito): siete a due passi dal Colosseo, dai tavolini fuori lo si può vedere. Ci sono panini, piatti, taglieri e i prezzi (per essere dove si è e per la qualità di ciò che avete nel piatto) sono giustissimi! Pausa rigenerante prima di ammirare il Mosè o passeggiare per il Foro. 


Il Ritrovo a San Giovanni
(via La Spezia 36), ci sono tornata per tutte e tre le sere in cui sono stata a Roma. La cucina (e la pizzeria) sono di gran livello, il personale si vede che sa fare il suo lavoro! Mi sono trovata benissimo!
Da provare: tonnarelli cozze e pecorino e gli arrosticini! 














DORMIRE con stile

Dormire a due passi dalla metro A, 20 minuti scarsi a piedi dal Colosseo, in un quartiere tranquillo ma pieno di posti dove andare a mangiare e senza spendere tanto. Possibile. Noi ci siamo trovati benissimo alla DOMUS Sessoriana, stanze ampie, reception 24/7 e il plus di una meravigliosa terrazza in cui viene servita la colazione. 

Si è in un ex convento e per passare dalla reception alle camere si attraversa il sagrato della Chiesa che è ancora in attività. Suggestivo!












Questo è quanto. Questo è solo un accenno alla meraviglia romana. Sono stati 3 giorni e mezzo bellissimi e non poteva essere diversamente. Ci sono cose che migliorerei (i cestini non si possono vedere, sembrano urne cinerarie e hanno un ingresso minuscolo, e sono troppo pochi!), i mezzi devono essere migliorati, ammodernati e qualcosa contro il traffico va fatta. Ma che gli vuoi dire a Roma? La città è bella, si passeggia benissimo, i romani ti fanno morire appena aprono bocca e si mangia da Dio. Se poi vieni da Milano ti sembra sempre di spendere poco (mannaggia la miseria ai prezzi di casa mia) quindi, che volere di più? 


Commenti

  1. Te lo scrivo anche qui: è stato bellissimo anche per me! ��

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