#ComeProust: di pub e nostalgia

Qualche giorno fa passeggiavo con un'amica e ci siamo ritrovate davanti ad un luogo che non visitavamo da quando la pandemia è iniziata. Anzi, per me è stato - di fatto - l'ultimo luogo visitato prima che iniziasse l'incubo. Con il mio compagno eravamo stati invitati ad una festa di compleanno, durante la festa ci aveva raggiunti la notizia che la Lombardia era entrata in zona rossa (o come la chiamavano all'epoca) e rientrando verso casa abbiamo deciso di passare al Mind The Step: uno dei pochi pub davvero PUB a Milano. 

Piccolo, con un giusto numero di spine, cibo da pub (compreso fish and chips!), le freccette, il calcio in tv, bandiere di squadre inglesi e italiane e una bravissima gestrice: Manuela. Ci trovavamo bene in quel pub, anche se non lo visitavamo spesso come avremmo voluto (dovuto). Ma ogni volta che entravamo era come essere tra amici, a casa: come se quel posto fosse un prolungamento della nostra sala. Questo è il pub, una sala pubblica. Purtroppo avevo già intuito che il Covid aveva fatto una vittima (tra le tante). Il Mind era troppo piccolo per aprire nella prima fase, non c'era spazio per avere un numero ragionevole di clienti e all'esterno non aveva dello spazio per potersi espandere. E così abbiamo avuto, con la mia amica, la certezza. Ora al suo posto c'è un normalissimo lounge bar, come mille in città: shabby chic, piantine, ferro battuto e legno, cocktail. Noia. 

E mentre ci allontanavamo (nella mestizia) ho ripensato ai miei pub preferiti in giro per l'Europa, e così nasce questo articolo: come inno a luoghi che a volte diamo per scontati ma che ci coccolano parecchio e dove ci siamo sentiti, anche per una sera sola, a casa. 

LONDRA è la patria dei Pub, se ne trovano migliaia in ogni zona. Quelli del centro non mi piacciono, spesso troppo caricati di quello che dovrebbe essere un pub, spesso troppo turistici, poco frequentati da locali. Anche a Londra però ho trovato i miei luoghi e se devo sceglierne uno opto per il The Ship Rotherhite. La sera del mio compleanno di qualche anno fa decisi di volerlo festeggiare da questa parte del fiume: ex zona portuale da dove salpò la Mayflower. Oggi è una zona residenziale, tranquilla, con strade di acciottolato e case basse. Il pub che prende il nome dalla Mayflower è molto carino e offre viste incredibili, però è troppo incasinato e turistico per i miei gusti. The Ship invece è un pub come io lo intendo: non troppo grande, raccolto, con un camino, sedie e divani e una bella atmosfera data dai clienti abituali. Un gran bel pub in quel di Londra! (e sì, la foto è del Mayflower perché del The Ship non ne avevo... Sorry guys ma professionalità domani)

Spostiamoci più a sud di Londra, nella poliedrica BRIGHTON. Ho amato moltissimo quella città ma la cosa che più me l'ha fatta amare sono state le persone (ne ho parlato qui) e le migliori che ho incontrato sono stati i proprietari e i frequentatori del pub dove dormivamo. Persone speciali che sono stati davvero famiglia per quei 4 giorni. Il Bow Street Runner (correte sul sito per scoprire il perché del nome) è un vero pub: buona birra, niente cibo (sì, la tradizione del cibo nel pub è recente, originariamente non si serviva cibo fatto salvo per qualche snack) e niente tv ma solo ottima musica e la compagnia dei clienti abituali. Parlateci e chiedete consigli, saranno pronti ad accogliervi! 

Ma non solo nel Regno Unito esistono buoni pub. Noi li cerchiamo un po' ovunque (pensate che quando siamo stati a Lipsia ho scelto la casa in base al fatto che avevo visto vicino un ottimo pub!). A VARSAVIA invece non siamo noi ad aver cercato lui ma lui che ci è piovuto dal cielo. Rientrando a casa la prima sera scorgiamo da lontano un'insegna che ci riporta ai pub britannici. Il nome è promettente, The Legend. Entriamo. L'atmosfera c'è: legno, odore di birra e "comfort food", risate. Avevamo trovato la nostra seconda casa anche a Varsavia! E poi lì ho trovato anche un angolino book crossing in cui ho scovato pure un libro in inglese che mi sono portata a casa e che ho amato moltissimo (Leaving Berlin di Joseph Kannon, da noi tradotto poco poeticamente come Omicidio a Berlino). 


Un pub è anche questo: congiunzioni astrali che arrivano nel momento giusto, connessioni di luoghi e persone, atmosfera da respirare e incanalare. Un pub è molto più di una birra, di un'ubriacatura. Il pub è l'appendice di casa, un porto franco, un luogo dove sai che starai bene. Almeno per qualche ora

E ora Milano è un po' più triste perché ne manca uno. E mi spiace non esserci andata abbastanza. 


 

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