#UnMeseTraLeRighe: settembre nuove abitudini e fantasia

 Libri letti: 10

Spesa dei libri letti nel mese: 65,55 Euro.

Voto medio: 3,91

Principali nazionalità: 2 russi, 2 britannic* (ingles*), 2 statunitens*, 1 italiano, 1 ceca, 1 francese, 1 australiano

Donne/Uomini: 4 donne / 6 uomini 



Come esseri umani cambiamo in continuazione, siamo esseri mutevoli in ogni nostro aspetto: il taglio di capelli, lo stile nel vestire, i gusti in fatto di cibo, musica, ecc.

Allo stesso modo cambiamo come lettori. I nostri gusti mutano, così come si evolve il nostro stile di lettura. Nel tempo io sono diventata una lettrice multipla, ovvero leggo più libri in contemporanea. Di fatto ora come ora se mi capita di averne solo due da intercambiare mi pare di averne pochi. Allo stesso modo ho spostato sempre più i miei gusti verso il fantasy e sto divorando parecchi libri di quel genere (che mi appassiona e piace sempre di più). 

Nell’ultimo mese ho introdotto una nuova abitudine (che non so per quanto resterà tale): i gruppi di lettura. Dal nulla fino al mese scorso, questo mese ne sto seguendo 3 e 2 se ne aggiungeranno il prossimo. Sono tutti abbastanza diversi, sia per genere di libro sia per modalità. Al termine di questa prova farò un post dedicato. Io mi sono già fatta la mia idea ma voglio prima terminare le esperienze!  



PAROLE ASCOLTATE


A settembre ho ascoltato meno libri (4) rispetto a quelli letti e questo perché c’è stato l’ascolto di un capolavoro assoluto che ha richiesto tempo (sia per la mole, sia per i temi trattati). Questo splendore è Vita e Destino di V. Grossman. Un libro che ho amato sin dall’incipit e che mi ha letteralmente rapita (al punto di comprare il cartaceo perché sentivo l’esigenza di sottolineare i passaggi migliori). In questo caso la lettura è stata (e continuerà ad essere) affiancata al GDL di Ilenia Zodiaco (@conamoreesquallore) che ha arricchito molto la lettura grazie a video e storie su IG di spiegazione ed approfondimento. 

Sempre per i Gruppi di Lettura di Ilenia ho ascoltato anche Vardo - dopo la tempesta e non vedo l’ora di parlarne in diretta col Gruppo. La prosa mi ha rapita e ha saputo creare l’atmosfera stregata che poi però non si è ritrovata (se non a brevi tratti) nel testo: l’ho trovato troppo di suggestione e poco di fatti. 

Cambiando invece completamente tono, ho proseguito nello “studio” dei russi con 3 racconti di Checov. Carini ma ho amato molto più l’ironia di Checov in altri testi. 

A completare l’elenco dei libri ascoltati c’è The time traveler’s wife che, devo ammettere, mi ha delusa molto. Le premesse mi piacevano e speravo in un libro più profondo. Ho trovato molto (troppo) romance e poca filosofia. Un’occasione sprecata. 

 

I LIBRI CHE HO LETTO


I libri letti sono 6 e sono quasi tutti fuori dalla mia comfort zone. Il primo libro letto del mese è stato Berlino di Micheal Mirolla. Un viaggio allucinogeno nella mia città del cuore prima della caduta del muro. Un viaggio bellissimo e ben raccontato da Mirolla che centra in pieno lo spirito Berlinese. Ho amato davvero tutto. 

Poi ho terminato L’eredità delle dee, titolo che avevo in mente da un po’ e che la mia migliore amica mi ha regalato al mio compleanno. L’ho letto subito dopo aver ascoltato la diretta di Ilenia in cui ne parlava e non ne sono rimasta delusa. Una storia familiare, una storia collettiva. La paura delle donne insita nella società. La Storia che mangia e calpesta le storie, che ingloba le persone. Il romanzo è scritto in maniera unica, alternando il saggio alla ricerca scientifica al vero e proprio romanzo. Una perla. 


E poi ecco il fantasy con The Atlas Six (al momento solo in inglese): un libro autoprodotto fatto benissimo (con al suo interno anche bellissimi disegni), una storia intrigante di cui si capisce poco ma che cattura. I personaggi sono ben delineati e anche i cliché non danno troppo fastidio. Attendo già il secondo volume! 

Con Yoga mi sono poi fiondata nuovamente tra le braccia di Carrère e ci sono stata proprio bene. Non che sia un libro semplice, si parla di depressione, migrazione, problemi interiori, terrorismo, problemi sociali. Si parla di molte cose, tutte all’interno della mente di Carrère. 

Sono tornata ancora al fantasy con The Empire of the Vampire di Jay Kristoff. Avevo appena iniziato a leggerlo ed è partito un gruppo di lettura in merito lanciato da un’altra ragazza che seguo on line (@rebleggelibri) e ho deciso di entrare anche in questo. Il libro mi sta prendendo molto, la storia è avvincente anche se all’inizio ci sono troppi spiegoni e io sento la mancanza del punto di vista vampiresco! 


Last but not least, Io e mr Wilder di Coe (l’ultimo Coe che mi mancava da leggere, ora sono a pari e sono qui in trepidante attesa di una nuova uscita). Inno a Billy Wilder, al cinema anni ‘50 e una certa atmosfera decadente. Preferisco il Coe che mi parla di Inghilterra ma la lettura è piacevole. 




CITAZIONE DEL MESE

“L’uomo non rinuncia mai volontariamente alla libertà. E questa conclusione è il faro della nostra epoca, un faro acceso sul nostro futuro”

“La storia degli uomini non è dunque la lotta del bene che cerca di sconfiggere il male. La storia dell’uomo è la lotta del grande male che cerca di macinare il piccolo seme dell’umanità. Ma se anche in momenti come questi l’uomo serba qualcosa di umano, il male è destinato a soccombere”

(Vita e Destino - V. Grossman). 


Ho scelto queste tra le mille frasi (e interi paragrafi) che ho sottolineato ed etichettato. Potevo sceglierne altre, potevo trascrivere pagine e pagine. Ogni singola riga di quel libro mi è entrata nel cuore (e credo che lo rileggerò molto presto). 

Immagino non ci sia bisogno di spiegare. La forza della libertà, e dell’umanità insita negli uomini, che sconfigge le più grandi brutture del nostro Secolo. La capacità dei piccoli gesti di mettersi di traverso ai grandi mali e roderli dall’interno. Questo (ma molto altro, moltissimo altro) è Vita e Destino.




IL LIBRO DEL MESE

In questo mese ho letto dei gran bei libri e mi spiace per tutti ma Vita e Destino vince a mani basse. Il Guerra e Pace del ‘900 non ha deluso aspettative altissime. Grossman è meraviglioso quando fa i suoi pistolotti storico/politici, quando intesse le vite dei personaggi e quando tratteggia l’epicità della battaglia di Stalingrado. Cosa gli si può dire se non grazie per questo capolavoro?!


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