L'ultima amante di Hachiko

Quando ho iniziato questo libro in molti mi dicevano non essere il migliore di Banana, alcuni mi hanno proprio esplicitamente detto di lasciar perdere e passare al successivo. Ma io sto recuperando tutta la sua bibliografia in ordine di pubblicazione (giapponese) e quindi non volevo saltare dei pezzi, anche perché credo che nell'evoluzione di uno scrittore una persona ci stia tutto, fallimenti compresi. E per capire davvero chi abbiamo di fronte si debba passare anche da lì.

In effetti "L'ultima amante di Hachiko" non brilla eccessivamente nell'universo bananiano, non si crea quella bolla ovattata che lei riesce così bene a creare, si passa su alcune cose con eccessiva velocità e superficialità. Ma forse il punto è proprio che non era il momento di affrontarle completamente. Il punto è che ci si voleva concentrare su altro.

Il tema centrale è l'introspezione di se stessi e la capacità di distacco dal Mondo (inteso anche come capacità ti staccarsi dalla propria percezione del mondo per arrivare ad un'altra).
Altro caposaldo del libro è il rapporto con la morte, con l'allontanamento e il riuscire ad affrontare questo passaggio (obbligato) nella vita è un tema che torna spesso nei suoi libri. Mai come in questo, però, è così onnipresente e vivo. Così poco rarefatto e così reale.
E forse per questo è un libro che agli amanti di Banana sembra strano e fuori dal coro. Perché una delle cose più belle della Yoshimoto è proprio la creazione di mondi rarefatti, di quell'atmosfera di sogno pur dentro un Paese reale, dentro la vita di ogni giorno. Questo in questo romanzo manca. Però restano i temi della scrittrice e il suo modo di affrontarli: mettendo di fronte solitudini che si incontrano e dipingendo emozioni forti che arrivano dritte al cuore.

E così Mao e Hachi si incontrano, lui diretto in un ritiro spirituale in India, lei in uscita dalla setta religiosa creata dalla sua famiglia. Accomunati dalla morte della Mamma (l'ex di Hachi e grande amica di Mao) si ritrovano qualche anno dopo la tragedia per affrontare un lungo anno di addio, durante il quale entrambi affronteranno se stessi per arrivare in fondo profondamente cambiati.


Ho capito che il tempo inutile, quello di cui fregarsene, non esiste. 

L'ultima amante di Hachiko
B. Yoshimoto (Ed. UEF)
P. 108 - Euro 7,00

Consigliato a chi: è introspettivo e ama analizzare anche i fatti più insignificanti della vita

Commenti

Post popolari in questo blog

A Magdeburgo la Grüne Zitadelle è... rosa

Lasciare il cuore

#MyMittelEuropa: Vienna città giardino

Bloggin Day - maternità e lavoro