Dracula

Ogni libro per me è un viaggio e mi fa volare con la mente attraverso il tempo e lo spazio. Questo è ancora più vero con Dracula (di Bram Stoker) perché ci sono un sacco moltissimi riferimenti  al viaggio e agli spostamenti, di un viaggio di tempi lontani, lento dove lontano da casa era proprio lontano da casa, senza possibilità di sentirsi giornalmente e dove il diverso da noi spesse volte non lo si era mai visto.
Stiamo parlando di un libro pubblicato la prima volta nel 1897, immaginate cosa volesse dire allora partire da Londra alla volta della Transilvania? Io riesco ad immaginarlo e avrei voluto davvero tanto poter essere artefice di quel viaggio, trovarmi ad ammirare i ponti di Budapest e le strane usanze di una terra per noi vicina ma all'epoca lontana anni luce.
E leggendo la mia mente non fa che pensare al viaggio e a come questo sia cambiato nel corso degli ultimi 30 anni.

Ma ora mi sto dilungando.

Il libro è avvincente. L'escamotage dei diversi diari e appunti lo rende veloce e divertente, anche se molte cose si sanno e si capiscono molto prima dei nostri cari protagonisti.
Protagonisti che poi sembra di conoscere da sempre e a tratti assumono sembianze diverse rimbalzando da classici del cinema alla recente Penny Dreadful...

Le ambientazioni sono la cosa che ho amato di più questa volta, forse perché erano esattamente quello che stavo cercando. Ho deciso di dedicarmi nuovamente a questo libro perché in estate andremo (anche) a Whitby e il Conte proprio qui arriva (e Lucy e Mina qui passano molte giornate). Ma Londra è la grande protagonista del libro, e lì già sapete che una capatina la farò molto prima di quest'estate e quindi qualche location (Hampstead) cercherò di inserirla (anche se non sarà semplicissimo perché i nostri giri ci porteranno proprio da tutt'altra parte).

Torniamo al libro però. Diari e appunti ci raccontano la storia del Conte Dracula che arriva a Londra e sconvolge la vita di un gruppo di persone tra loro legate. Tra loro, per fortuna, c'è un ex studente del Dottor Van Helsing e così il nostro caro dottore aiuta i giovani londinesi a cercare di sconfiggere i non morti. Questa, più o meno, la storia. Ma niente può rendere giustizia a questo romanzo che ha in sé tante cose da dire e da raccontare e che ancora oggi (più di 100 anni dopo la sua pubblicazione) è così moderno, accattivante e interessante da leggere.
Ovviamente non avrebbe senso pensare che il romanzo sia una semplice lotta tra bene o male, tra il Non Morto e chi cerca di salvaguardare la vita. Spesso dietro semplici romanzi si cela molto altro, come in questo caso: una critica non del tutto velata alla buona società inglese dell'800, tutta così piena di sé, delle buone maniere e delle convenzioni sociali da tacciare come "male" qualsiasi cosa si ponga appena fuori da questa visione.
Ma al di là di ciò che ognuno poi vorrà leggere tra le righe uno dei classici per eccellenza non lascerà delusi!



Dracula 
B. Stoker - Ed. UEF
p. 535 - Euro  9,50



Consigliato a chi: è un classico, consigliato a tutti! 

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