Invidia? ma se fosse semplicemente critica??!!
Vorrei cercare di fare un minimo di chiarezza.
Tra invidia e critica c'è tanta differenza come tra reato d'opinione e diffamazione.
Tengo a precisare questa cosa perché sono sinceramente stufa di sentirmi attaccata ogni volta che critico qualcosa (a volte arrivo ad evitare di farlo) perché passi subito da invidiosa.
E così se critichi una che agita il culo in passerella e viene pagata dai lombardi per legiferare in Regione, sei invidiosa perché è figa. NO!
Se ti metti a criticare la gente perché si mette in coda per ora per comprare un TELEFONO FABBRICATO IN CINA CHE COSTA 1.000 € (centesimo più, centesimo meno), sei invidiosa perché non puoi permettertelo. NO!
Il mondo, per fortuna, non gira intorno al sentimento dell'invidia (che tra l'altro è anche uno dei peccati capitali). Quando una persona critica un certo comportamento, un atteggiamento, un vestito, non sempre e non necessariamente lo fa perché è invidioso. A volte lo fa semplicemente perché secondo lui questo o quel comportamento è sbagliato o esagerato. O semplicemente perché lo considera al di fuori della sua scala di valori.
Il punto sta nell'accettare la critica, discuterne. Io dico che uno che si compra l'I-Phone per 1.000 € (che è quasi l'equivalente del mio stipendio) a mio avviso ha la scala dei valori un po' poco sincronizzata con la mia. Non tanto per il costo in sé. Quanto per tutto quello che c'è dietro a quel telefono (e ultimamente se ne sono sentite parecchie). Poi mi si può rispondere che secondo questo ragionamento non dovremmo più comprare nulla made in China, e allora da me sentiresti solo dire CERTO TESORO. So che è complicato. Però almeno sul superfluo e accessorio si potrebbe cercare di fare uno sforzo. Poi, ripeto, ognuno ha la sua scala di valori e io quello critico. Liberi di criticare la mia.
E così si può andare avanti all'infinito. Perché critico Minetti (Nicole), Belén e compagnia bella?? Invidia? E di che? Di un bel corpo? No, grazie. Non critico il fatto che siano belle o meno (a Sant'Antonio piacevano i porcelli). Critico ciò che fanno. Che poi ognuno con il suo corpo possa farci quello che vuole, per carità. Tutti d'accordo. Io però libera di criticare una perché fa carriera solo perché apre le gambe.
Tra invidia e critica c'è tanta differenza come tra reato d'opinione e diffamazione.
Tengo a precisare questa cosa perché sono sinceramente stufa di sentirmi attaccata ogni volta che critico qualcosa (a volte arrivo ad evitare di farlo) perché passi subito da invidiosa.
E così se critichi una che agita il culo in passerella e viene pagata dai lombardi per legiferare in Regione, sei invidiosa perché è figa. NO!
Se ti metti a criticare la gente perché si mette in coda per ora per comprare un TELEFONO FABBRICATO IN CINA CHE COSTA 1.000 € (centesimo più, centesimo meno), sei invidiosa perché non puoi permettertelo. NO!
Il mondo, per fortuna, non gira intorno al sentimento dell'invidia (che tra l'altro è anche uno dei peccati capitali). Quando una persona critica un certo comportamento, un atteggiamento, un vestito, non sempre e non necessariamente lo fa perché è invidioso. A volte lo fa semplicemente perché secondo lui questo o quel comportamento è sbagliato o esagerato. O semplicemente perché lo considera al di fuori della sua scala di valori.
Il punto sta nell'accettare la critica, discuterne. Io dico che uno che si compra l'I-Phone per 1.000 € (che è quasi l'equivalente del mio stipendio) a mio avviso ha la scala dei valori un po' poco sincronizzata con la mia. Non tanto per il costo in sé. Quanto per tutto quello che c'è dietro a quel telefono (e ultimamente se ne sono sentite parecchie). Poi mi si può rispondere che secondo questo ragionamento non dovremmo più comprare nulla made in China, e allora da me sentiresti solo dire CERTO TESORO. So che è complicato. Però almeno sul superfluo e accessorio si potrebbe cercare di fare uno sforzo. Poi, ripeto, ognuno ha la sua scala di valori e io quello critico. Liberi di criticare la mia.
E così si può andare avanti all'infinito. Perché critico Minetti (Nicole), Belén e compagnia bella?? Invidia? E di che? Di un bel corpo? No, grazie. Non critico il fatto che siano belle o meno (a Sant'Antonio piacevano i porcelli). Critico ciò che fanno. Che poi ognuno con il suo corpo possa farci quello che vuole, per carità. Tutti d'accordo. Io però libera di criticare una perché fa carriera solo perché apre le gambe.
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