Il passaggio
Il 2011 per me è stato un anno bellissimo e intenso e mi ha portato cose bellissime. Si è aperto con una bellissima storia d'amore appena nata ma che durava da tanto tempo, ufficializzata, gridata al mondo. E' continuato regalandomi i miei 30 anni in una città magica come Siviglia con alcuni dei miei amici più cari. Mi ha regalato un lavoro a tempo indeterminato che anche se non amo alla follia, se mi fa incazzare ogni volta che guardo la busta paga, è "tanta roba" di questi tempi. E poi ha realizzato il mio sogno più grande. Prendere casa con Mr. FdL, 10 anni circa che coltivavo questo sogno messo più volte nel cassetto, dimenticato, lontano e ora realizzato.
Una cosa mi ha insegnato questo anno: chi l'ha dura la vince e io sono una tosta. Sono una donna al giro di boa dei 30 anni che mentre il sola tramonta in questo 30 dicembre si guarda un po' indietro e capisce di aver realizzato tante cose nella vita. Ho una famiglia che anche se sempre più ristretta amo e mi ama, mia nonna, mio padre, mia zia e mio cugino sono le persone più importanti della mia vita. Ed è grazie a loro, e a mio nonno che ci guarda dalle tre cime di Lavaredo, che ora sono qui, su questo divano e mi butto alle spalle un passato che per troppo tempo è stato una zavorra.
Il Natale è passato, le feste, la famiglia sono scivolati via in una tre giorni estenuate ma anche illuminante per me. Per la prima volta ho passato davvero delle feste serene. Senza nessuna nota stonata. La Vigilia a casa di Mr. FdL con i suoi e mio padre, Natale a casa della nonna, solo noi 4, la sera dalla nonna di lui a giocare a tombola e Santo Stefano con la mia famiglia materna e la sua riunite sotto lo stesso tetto.
Ora affronto i giorni di passaggio, questa terra di mezzo, territorio di nessuno, pensando all'anno prossimo e ciò che voglio diventare come figlia, come nipote, come donna, come fidanzata, come lavoratrice, come cittadina.
Voglio essere una figlia e una nipote migliore, più attenta, più presente nella vita dei miei cari. Meno enigmatica, in un certo senso. Voglio essere una lavoratrice più realizzata. Cercare di svegliarmi la mattina felice di andare al lavoro e vivere quelle 8 ore in maniera positiva. Ma questo non dipende solo da me.
Sto cercando di diventare una cittadina più attiva, partecipe alla vita sociale e politica. Non dico una vera e propria attivista ma una cittadina cosciente e coscienziosa. Che porta avanti le cause in cui crede e cerca di fare qualcosa per cambiare quello che non le va bene del suo Paese o della sua città.
Ma è soprattutto come donna e come fidanzata (le due cose vanno abbastanza di pari passo) che ho intenzione di compiere grandi sforzi. So di avere grandi pecche nel mio carattere, non sono mai stata indulgente con me stessa. Ci sono molte cose che mi danno fastidio di me e che cerco costantemente di modificare... ma poi ricasco sempre nei vecchi comportamenti.
E' che sono troppo rigida. Lo so. Ed è proprio questo che voglio cambiare. Il 2012 voglio viverlo all'insegna della leggerezza dell'essere. Voglio lasciarmi andare, essere più sciolta. Meno vincolata da seghe mentali, complessi che appartengono ad altre epoche e convenzioni sociali che sembrano marchiate a fuoco nel mio essere. Voglio spogliarmi di tutto questo ed essere la donna che avrei voluto diventare quando da piccola giocavo a "fare la grande" con mia cugina. Lo sono in buona parte, devo ammetterlo. Ma ci sono dei momenti nei quali mi irrigidisco e penso a quello che pensa la gente, a come mio nonno o mia nonna vorrebbero che fossi, al fatto che fare una certa cosa in un certo momento è sbagliato e non si fa. Devo invece cercare di essere sempre me stessa e vivere sempre come voglio io. Per poter dire, un giorno: Ho sbagliato, lo so, raccolgo i cocci e porto a casa, ma l'ho fatto essendo esattamente IO.
Ho un sogno per il prossimo anno. Un altro. Ma non voglio forzare troppo la mano al destino e alla fortuna. Vediamo che succede.
Una cosa mi ha insegnato questo anno: chi l'ha dura la vince e io sono una tosta. Sono una donna al giro di boa dei 30 anni che mentre il sola tramonta in questo 30 dicembre si guarda un po' indietro e capisce di aver realizzato tante cose nella vita. Ho una famiglia che anche se sempre più ristretta amo e mi ama, mia nonna, mio padre, mia zia e mio cugino sono le persone più importanti della mia vita. Ed è grazie a loro, e a mio nonno che ci guarda dalle tre cime di Lavaredo, che ora sono qui, su questo divano e mi butto alle spalle un passato che per troppo tempo è stato una zavorra.
Il Natale è passato, le feste, la famiglia sono scivolati via in una tre giorni estenuate ma anche illuminante per me. Per la prima volta ho passato davvero delle feste serene. Senza nessuna nota stonata. La Vigilia a casa di Mr. FdL con i suoi e mio padre, Natale a casa della nonna, solo noi 4, la sera dalla nonna di lui a giocare a tombola e Santo Stefano con la mia famiglia materna e la sua riunite sotto lo stesso tetto.
Ora affronto i giorni di passaggio, questa terra di mezzo, territorio di nessuno, pensando all'anno prossimo e ciò che voglio diventare come figlia, come nipote, come donna, come fidanzata, come lavoratrice, come cittadina.
Voglio essere una figlia e una nipote migliore, più attenta, più presente nella vita dei miei cari. Meno enigmatica, in un certo senso. Voglio essere una lavoratrice più realizzata. Cercare di svegliarmi la mattina felice di andare al lavoro e vivere quelle 8 ore in maniera positiva. Ma questo non dipende solo da me.
Sto cercando di diventare una cittadina più attiva, partecipe alla vita sociale e politica. Non dico una vera e propria attivista ma una cittadina cosciente e coscienziosa. Che porta avanti le cause in cui crede e cerca di fare qualcosa per cambiare quello che non le va bene del suo Paese o della sua città.
Ma è soprattutto come donna e come fidanzata (le due cose vanno abbastanza di pari passo) che ho intenzione di compiere grandi sforzi. So di avere grandi pecche nel mio carattere, non sono mai stata indulgente con me stessa. Ci sono molte cose che mi danno fastidio di me e che cerco costantemente di modificare... ma poi ricasco sempre nei vecchi comportamenti.
E' che sono troppo rigida. Lo so. Ed è proprio questo che voglio cambiare. Il 2012 voglio viverlo all'insegna della leggerezza dell'essere. Voglio lasciarmi andare, essere più sciolta. Meno vincolata da seghe mentali, complessi che appartengono ad altre epoche e convenzioni sociali che sembrano marchiate a fuoco nel mio essere. Voglio spogliarmi di tutto questo ed essere la donna che avrei voluto diventare quando da piccola giocavo a "fare la grande" con mia cugina. Lo sono in buona parte, devo ammetterlo. Ma ci sono dei momenti nei quali mi irrigidisco e penso a quello che pensa la gente, a come mio nonno o mia nonna vorrebbero che fossi, al fatto che fare una certa cosa in un certo momento è sbagliato e non si fa. Devo invece cercare di essere sempre me stessa e vivere sempre come voglio io. Per poter dire, un giorno: Ho sbagliato, lo so, raccolgo i cocci e porto a casa, ma l'ho fatto essendo esattamente IO.
Ho un sogno per il prossimo anno. Un altro. Ma non voglio forzare troppo la mano al destino e alla fortuna. Vediamo che succede.
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