La signora Dalloway - V. Woolf
Sono sulla 61 in giro per Milano ma d'improvviso mi vedo trasportata in un'altra epoca, in un'altra città.
Siamo nella Londra del 1923 e la signora Dalloway sta passeggiando per la città intenta a organizzare gli ultimi dettagli per la festa della sera in onore di suo marito, un deputato della Camera dei Lord. A Regent's Park si intravedono Rexia e suo marito Septimus, sopravvissuto alla Grande Guerra, assorti nei loro problemi.
Seguendo la signora Dalloway nella sua giornata londinese si può assaporare il sapore di quella Londra, immergersi fino in fondo in quell'atmosfera. Ci sono tutti gli elementi, l'alta borghesia, il dolore di una guerra appena finita che ha lasciato profondi segni in coloro che l'hanno vista da vicino, un impero che sta cedendo il passo, una società nuova che sta emergendo. Lo scontro tra le due società, quella passata (quasi) e quella che si sta imponendo, è lo sfondo di questo splendido romanzo di uno dei membri più autorevoli del Bloomsbury Group.
La vecchia società inglese fondata sull'impero, con le sue leggi non scritte, i suoi i modi di vestire, di fare e la nuova che si stava facendo strada, con donne più consapevoli, più libere e un impero che stava decadendo, questa è la Londra descritta da Virginia Woolf, un Londra che stava cambiando pur rimanendo sé stessa.
Clarissa è un ottimo esempio delle due società che si fondono insieme, l'elemento di passaggio. Legata ai vecchi costumi ma perfettamente integrata nella nuova società borghese che stava emergendo.
Un libro che racconta una donna in tutte le sue sfaccettature ma anche un'intera società e i problemi del dopo guerra e della ridefinizione sociale e personale che ne consegue. Una lettura piacevole, grazie alla maestria della Woolf, e interessante consigliata per tutti coloro che amano i romanzi storici e sociali ma anche per coloro che semplicemente hanno voglia di leggere una bella storia.
La Signora Dalloway
Virgina Woolf
Ed. Universale economica Feltrinelli - i classici
Pag. 192
€ 6,50
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