Pensierini del venerdì
Siamo a venerdì, un'altra settimana è passata e tante cose si sono affollate nel mio cervello. Ho bisogno di buttarle fuori altrimenti esplodo.
1. Coppie omosessuali
Giovanardi, Casini (C.), Alfano, ecc questa settimana hanno pensato bene di prodigarsi in curiose affermazioni sulle coppie omosessuali. Una peggio dell'altra. Sembrava di essere tornati nell'Italia medioevale, ai tempi della Santa Inquisizione. Io proprio non riesco a capire perché in Italia si viva questa contrapposizione tra famiglia tradizionalmente intesa (uomo+donna+figli - preferibilmente sposati) e altre forme di famiglia che si sono create con il passare del tempo (e dal 1300 a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti). Non esiste nessuna contrapposizione. Le due forme coabitano normalmente e tranquillamente nella società moderna. Nessuno ruba il posto ad un'altra e nessuno obbliga il vicino a vivere come vive lui. A costruirsi una famiglia seguendo il suo modello. Invece ci sono tutti questi politici ben pensanti che hanno l'esigenza di imporre la loro visione di famiglia, di fare proclami terroristici (paragonare il riconoscimento dei diritti di coppia agli omosessuali allo scoppio della bomba atomica credo possa definirsi terrorismo psicologico) e di sputare sul modo di vivere e di intendere l'amore e la coppia di tanti cittadini, votanti. Pace poi se il loro capo è pluri-divorziato, puttaniere e pure un tantino pedofilo. W il family day.
2. Femminilità, Femminismo
Sì lo so, il tema è parecchio discusso su questo blog. Eppure ho ancora delle cose da tirar fuori. Avvicinandomi a movimenti e associazioni che si occupano della condizione della donna in Italia mi rendo sempre più conto che sono lontani anni luce dalla società. Forse sarà che a guidarli ci sono donne, sì, ma con mentalità antiche. Rimaste alle battaglie novecentesche e a quei linguaggi. Con la sola differenza che invece del ciclostile usano i social media. I temi affrontati sono anche quelli giusti. Poco lavoro femminile, pochi diritti per le donne al lavoro, pochi servizi sociali per le mamme, troppa disparità di trattamento tra donne e uomini (al lavoro e non solo), violenza domestica, ecc. Il problema sono i linguaggi e a volte gli obiettivi. A mio parere nel 2012 si dovrebbe cercare molto di più l'incontro con gli uomini e non lo scontro. Non è una battaglia a chi vince e chi perde. E', dovrebbe essere, una campagna per ottenere pari posizioni, per giocarsela sullo stesso terreno con le stesse armi. Per partire con le stesse possibilità. Per essere visti come PERSONE e non come appartenenti ad un certo GENERE. E anche battaglie continue contro pubblicità, film, programmi televisivi o personaggi più o meno noti... Basta! Anche io ho parlato di Belen e della sua farfallina, da qui però a credere che la colpa della condizione femminile nel nostro paese sia della televisione e di Belen, Dio me ne scampi. Dovremmo tutti guardarci allo specchio e capire che la società si cambia cambiandone le teste. E' quindi con l'educazione dei nostri figli, con i messaggi che a loro arrivano dalla famiglia. Per far sì che domani crescano uomini e donne uguali, che si trattano da uguali e si vedono uguali (nelle loro diversità peculiari di persone).
3. Vita di coppia
Qui entro più nel personale, cosa che tendo a non fare data l'omertà siciliana del mio compagno su certi temi - in particolare la sua privacy. Viviamo insieme da 4 mesi. Per me è stato raggiungere un sogno. Lo conosco da tanto tempo, tanto davvero. E da quando l'ho visto la prima volta ho saputo che era quello giusto.
Mi fanno ridere certe domande del tipo "come va la convivenza?". Ora, come vuoi che vada??? Dopo 4 mesi se andasse male sarebbe problematico. Vero che quando vivi insieme scopri magari lati di quella persona che prima non conoscevi. Ma anche se non ti vanno proprio giù i primi mesi sono comunque bellissimi... Si spera, se no lascia perdere subito (ma anche prima!). Oppure richieste di pargoletti... Insomma, va bene tutto ma viviamo insieme da 4 mesi! Lasciateci godere un po' di intimità, lasciateci scoprire le gioie e i dolori di stare insieme da soli. E magari fra un po' arriverà anche un bambino, ma con calma.
Lo so mi sono dilungata. Permettetemi però un ultimo punto. Un argomento che difficilmente tratto nel blog, però a questo punto ne ho davvero bisogno
4. L'inter
Ebbene sì, sono interista. Da sempre. Tutta la mia famiglia è interista. Sono nata interista.
La stagione è quella che è, ci siamo abituati alle montagne russe. Stagioni esaltanti e stagioni meno esaltanti. C'è però qualcosa quest'anno che mi fa arrabbiare davvero. E' non il perdere, prevengo la facile ironia dicendo che noi interisti siamo abituati a perdere... E non è che qualche anno di vittorie ci abbia fatto cambiare mentalità. Si può perdere, è normale. In uno sport di vincitore ce n'è sempre solo uno. La palla, nel calcio, è rotonda.
Quello che mi fa davvero andare fuori di testa è la mia società e la sua incapacità di lavorare. L'ultimo anno di Mou, l'anno del triplete, lo stesso Mou durante le interviste continuava a ripetere che data l'età di molti calciatori doveva riuscire a portarli a vincere quell'anno perché stava iniziando la parabola discendente. Era chiaro a tutti, bastava sfogliare le carte d'identità. L'anno dopo il presidente cosa ha fatto? Niente. E l'anno dopo ancora? Ha venduto il miglior attaccante su piazza in Italia (Eto'o) pure giovane e un buon centrocampista di ottime prospettive (Motta). Comprato ferri vecchi da rottamare (Forlan) e poco altro. Ah no, ha speso soldi per un allenatore in cui non credeva concedendo così un alibi ai giocatori che di voglia, evidentemente, non ne hanno più. E' triste. Mi fa arrabbiare. Mi fanno arrabbiare i calciatori e mi fanno arrabbiare i dirigenti. I calciatori mi fanno arrabbiare perché va bene tutto ma comunque hanno una media di 30 anni, è tutta la vita che si allenano e non possono essere così scoppiati. Inoltre non è che abbiano poi vinto così tanto da potersi dire soddisfatti, Messi allora cosa dovrebbe fare???? Ritirarsi???? Ma daiiii... E poi mi fanno incazzare perché dopo le vittorie tutti al telefono per il ritocchino del contratto (vedi Milito), quando perdono però il numero di telefono lo dimenticano. La società mi fa incazzare perché non si può essere così poco lungimiranti, così incompetenti. E adesso non ditemi che l'anno prossimo spendiamo miliardi dietro ad un allenatore (Guardiola/Vilas Boas) perché mi sale ancora di più la rabbia. Le partite si vincono con la voglia, si vincono con gente che corre e si vincono con 1 campione. PUNTO.
Ok, direi che mi sono liberata. Abbastanza... Buon fine settimana a tutti!
1. Coppie omosessuali
Giovanardi, Casini (C.), Alfano, ecc questa settimana hanno pensato bene di prodigarsi in curiose affermazioni sulle coppie omosessuali. Una peggio dell'altra. Sembrava di essere tornati nell'Italia medioevale, ai tempi della Santa Inquisizione. Io proprio non riesco a capire perché in Italia si viva questa contrapposizione tra famiglia tradizionalmente intesa (uomo+donna+figli - preferibilmente sposati) e altre forme di famiglia che si sono create con il passare del tempo (e dal 1300 a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti). Non esiste nessuna contrapposizione. Le due forme coabitano normalmente e tranquillamente nella società moderna. Nessuno ruba il posto ad un'altra e nessuno obbliga il vicino a vivere come vive lui. A costruirsi una famiglia seguendo il suo modello. Invece ci sono tutti questi politici ben pensanti che hanno l'esigenza di imporre la loro visione di famiglia, di fare proclami terroristici (paragonare il riconoscimento dei diritti di coppia agli omosessuali allo scoppio della bomba atomica credo possa definirsi terrorismo psicologico) e di sputare sul modo di vivere e di intendere l'amore e la coppia di tanti cittadini, votanti. Pace poi se il loro capo è pluri-divorziato, puttaniere e pure un tantino pedofilo. W il family day.
2. Femminilità, Femminismo
Sì lo so, il tema è parecchio discusso su questo blog. Eppure ho ancora delle cose da tirar fuori. Avvicinandomi a movimenti e associazioni che si occupano della condizione della donna in Italia mi rendo sempre più conto che sono lontani anni luce dalla società. Forse sarà che a guidarli ci sono donne, sì, ma con mentalità antiche. Rimaste alle battaglie novecentesche e a quei linguaggi. Con la sola differenza che invece del ciclostile usano i social media. I temi affrontati sono anche quelli giusti. Poco lavoro femminile, pochi diritti per le donne al lavoro, pochi servizi sociali per le mamme, troppa disparità di trattamento tra donne e uomini (al lavoro e non solo), violenza domestica, ecc. Il problema sono i linguaggi e a volte gli obiettivi. A mio parere nel 2012 si dovrebbe cercare molto di più l'incontro con gli uomini e non lo scontro. Non è una battaglia a chi vince e chi perde. E', dovrebbe essere, una campagna per ottenere pari posizioni, per giocarsela sullo stesso terreno con le stesse armi. Per partire con le stesse possibilità. Per essere visti come PERSONE e non come appartenenti ad un certo GENERE. E anche battaglie continue contro pubblicità, film, programmi televisivi o personaggi più o meno noti... Basta! Anche io ho parlato di Belen e della sua farfallina, da qui però a credere che la colpa della condizione femminile nel nostro paese sia della televisione e di Belen, Dio me ne scampi. Dovremmo tutti guardarci allo specchio e capire che la società si cambia cambiandone le teste. E' quindi con l'educazione dei nostri figli, con i messaggi che a loro arrivano dalla famiglia. Per far sì che domani crescano uomini e donne uguali, che si trattano da uguali e si vedono uguali (nelle loro diversità peculiari di persone).
3. Vita di coppia
Qui entro più nel personale, cosa che tendo a non fare data l'omertà siciliana del mio compagno su certi temi - in particolare la sua privacy. Viviamo insieme da 4 mesi. Per me è stato raggiungere un sogno. Lo conosco da tanto tempo, tanto davvero. E da quando l'ho visto la prima volta ho saputo che era quello giusto.
Mi fanno ridere certe domande del tipo "come va la convivenza?". Ora, come vuoi che vada??? Dopo 4 mesi se andasse male sarebbe problematico. Vero che quando vivi insieme scopri magari lati di quella persona che prima non conoscevi. Ma anche se non ti vanno proprio giù i primi mesi sono comunque bellissimi... Si spera, se no lascia perdere subito (ma anche prima!). Oppure richieste di pargoletti... Insomma, va bene tutto ma viviamo insieme da 4 mesi! Lasciateci godere un po' di intimità, lasciateci scoprire le gioie e i dolori di stare insieme da soli. E magari fra un po' arriverà anche un bambino, ma con calma.
Lo so mi sono dilungata. Permettetemi però un ultimo punto. Un argomento che difficilmente tratto nel blog, però a questo punto ne ho davvero bisogno
4. L'inter
Ebbene sì, sono interista. Da sempre. Tutta la mia famiglia è interista. Sono nata interista.
La stagione è quella che è, ci siamo abituati alle montagne russe. Stagioni esaltanti e stagioni meno esaltanti. C'è però qualcosa quest'anno che mi fa arrabbiare davvero. E' non il perdere, prevengo la facile ironia dicendo che noi interisti siamo abituati a perdere... E non è che qualche anno di vittorie ci abbia fatto cambiare mentalità. Si può perdere, è normale. In uno sport di vincitore ce n'è sempre solo uno. La palla, nel calcio, è rotonda.
Quello che mi fa davvero andare fuori di testa è la mia società e la sua incapacità di lavorare. L'ultimo anno di Mou, l'anno del triplete, lo stesso Mou durante le interviste continuava a ripetere che data l'età di molti calciatori doveva riuscire a portarli a vincere quell'anno perché stava iniziando la parabola discendente. Era chiaro a tutti, bastava sfogliare le carte d'identità. L'anno dopo il presidente cosa ha fatto? Niente. E l'anno dopo ancora? Ha venduto il miglior attaccante su piazza in Italia (Eto'o) pure giovane e un buon centrocampista di ottime prospettive (Motta). Comprato ferri vecchi da rottamare (Forlan) e poco altro. Ah no, ha speso soldi per un allenatore in cui non credeva concedendo così un alibi ai giocatori che di voglia, evidentemente, non ne hanno più. E' triste. Mi fa arrabbiare. Mi fanno arrabbiare i calciatori e mi fanno arrabbiare i dirigenti. I calciatori mi fanno arrabbiare perché va bene tutto ma comunque hanno una media di 30 anni, è tutta la vita che si allenano e non possono essere così scoppiati. Inoltre non è che abbiano poi vinto così tanto da potersi dire soddisfatti, Messi allora cosa dovrebbe fare???? Ritirarsi???? Ma daiiii... E poi mi fanno incazzare perché dopo le vittorie tutti al telefono per il ritocchino del contratto (vedi Milito), quando perdono però il numero di telefono lo dimenticano. La società mi fa incazzare perché non si può essere così poco lungimiranti, così incompetenti. E adesso non ditemi che l'anno prossimo spendiamo miliardi dietro ad un allenatore (Guardiola/Vilas Boas) perché mi sale ancora di più la rabbia. Le partite si vincono con la voglia, si vincono con gente che corre e si vincono con 1 campione. PUNTO.
Ok, direi che mi sono liberata. Abbastanza... Buon fine settimana a tutti!
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