Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate

Questa mattina un fulmine a ciel sereno ha squarciato la mia giornata. Il Comitato per i Diritti Umani Gherush92 ha pubblicato uno studio (in realtà poco più di un articolo) secondo il quale la Divina Commedia del Sommo Poeta Dante Alighieri andrebbe eliminata dai programmi scolastici per contenere incitazioni all'antisemitismo, l'anti-islamismo e l'omofobia.

Come sempre non mi fermo alla notizia in sé ma cerco di farmi un'idea personale circa i fatti. Così su Google cerco l'associazione (pardòn, il Comitato) e cerco anche di informarmi circa il nome.

Il termine Gherush è riferito alla cacciata degli ebrei dalla Spagna cristiana successivamente alla riconquista di Granada, nel 1492. Da qui il nome Gherush92, che già dice molto sull'ideologia del Comitato e sul suo punto di vista.

Quello che viene definito Comitato per i Diritti Umani e che è anche ascoltato in sede O.N.U., in realtà è evidentemente un'associazione culturale ebraica che è intenta soprattutto ad eliminare le basi dell'antisemitismo laddove presenti. Peccato però che questa crociata del tutto legittima, a tratti nobile, investa poi alcuni ambiti della società che nulla hanno a che vedere con l'antisemitismo o con pratiche razziste. Basti pensare che il Comitato ha prodotto un articolo sull'antisemitismo dello zucchero raffinato, essendo prodotto con metodi contrari ai metodi Kasher. Come si vede hanno un tantino la tendenza ad esasperare la lotta all'antisemitismo e al razzismo che viene più inteso come un dover assorbire le usanze delle varie minoranze più che semplicemente renderle possibili. Mi spiego meglio. Essere antirazzisti non significa mangiare Kasher o mangiare secondo i precetti del Corano, ma significa fare in modo che coloro che vogliono seguire questi metodi alimentari possano farlo.

Tornando alla pietra dello scandalo Valentina Sereni (Presidente dell'associazione, a quanto pare perché sul sito non si trovano riferimenti e note bibliografiche dei ricercatori) sostiene nell'articolo che Dante sia da eliminare dai programmi scolastici per le sue idee, chiaramente manifestate nella Commedia, antisemite e via discorrendo. I passaggi ci sono e sono chiari. Quello che però Sereni non fa è contestualizzare la Commedia nel suo periodo storico. La Commedia è del '300, non del 2012. Inoltre il contesto culturale in cui Dante è cresciuto e si è formato è quello cattolico, cattolico del '300. In questo contesto si inserisce la Commedia e ogni parola che viene scritta. Inoltre Sereni, come ben evidenziato nell'articolo di Paolo di Stefano, dimentica il ruolo degli insegnanti che è proprio quello di spiegare e analizzare il testo studiato (qualunque esso sia) riferendolo al periodo storico. Cosa che evidentemente Sereni dimentica di fare in questa sua crociata senza se e senza ma contro il più grande di tutti i Poeti italiani e mondiali. 

Scusate lo sfogo, ma il Sommo per me è intoccabile, innominabile e inavvicinabile.

"... fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtude e canoscenza"
(Inferno, XXVI canto, 119-120) 

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