Latte e biscotti
Ieri sera avevo bisogno di coccole, di riposo.
Uscita dal lavoro ho fatto due passi da lima a loreto per cercare un vestito per un matrimonio di ottobre (non ho trovato niente di interessante)... Arrivata a casa ho chiamato mia nonna, ho riaperto le finestre per fare entrare luce e aria (chissà fino a quando riuscirò a farlo, visto che hanno iniziato a montare l'impalcatura per il rifacimento della facciata) e, dopo una bella doccia (che funziona benissimo dopo le 24 ore a mollo in aceto e viakal) mi sono stesa sul divano...
Ho svuotato la testa guardando "Project Runway" e poi ho deciso! Era la serata giusta per una bella cena a base di latte caldo col Nesquik, cereali e biscotti!!! Per me è sempre stata la cena della consolazione. Quando sono un po' giù di morale, quando ho bisogno di coccole tutte mie non c'è niente di meglio. Ed è servito.
Mangiare il latte la sera mi ricorda i tempi in cui ero bambina e, quando non avevo fame, mia nonna mi preparava una bella tazzona di latte (o un biberon) con cacao e rosso dell'uovo sciolto (almeno le proteine ci sono) e mi lasciava fare (tanto di fame non morivo di certo, vista la mia boccuccia santa!). Per me è un po' ritrovare quelle sensazioni, ritrovare quei momenti. E' come se prendessi una macchina del tempo e mi catapultassi nella mia infanzia.
Che poi è assurdo, considerando che lo mangio tutte le mattine.
Ma forse lo mangio tutte le mattine per ripartire sempre da lì, per assaporare quei momenti nella fase di dormi-veglia che dura fino a quando l'acqua fredda non tocca il viso.
L'effetto latte ha funzionato ancora una volta. E nonostante la pessima sconfitta dell'inter di ieri (la partita l'ho vista sorseggiando una birretta, perché va bene sentirsi bambine ma ricordiamoci sempre che di anni ne abbiamo 30) sento che posso ripartire.
E' un periodo in cui mi sento un tantino apatica nei confronti del Mondo esterno, è una difesa, l'unica che ho, per non stare troppo male rendendomi conto di non poter realizzare in tempi brevi i miei desideri (che siano una casa tutta nostra o un fine settimana fuori porta). Così mi sono rintanata in questa apatia, che però inizia a starmi stretta. E la coccola di ieri sera, l'essere sola a casa con la mia tazza di latte, mi ha aiutato a eliminare buona parte delle tossine che stavano rovinando la mia anima.
Adoro il latte!
"La schiuma è una cosa sacra, è una cascata di latte,
che assopisce questa smania tipica italiana,
è una cosa sacra: come una vacca indiana!"
Uscita dal lavoro ho fatto due passi da lima a loreto per cercare un vestito per un matrimonio di ottobre (non ho trovato niente di interessante)... Arrivata a casa ho chiamato mia nonna, ho riaperto le finestre per fare entrare luce e aria (chissà fino a quando riuscirò a farlo, visto che hanno iniziato a montare l'impalcatura per il rifacimento della facciata) e, dopo una bella doccia (che funziona benissimo dopo le 24 ore a mollo in aceto e viakal) mi sono stesa sul divano...
Ho svuotato la testa guardando "Project Runway" e poi ho deciso! Era la serata giusta per una bella cena a base di latte caldo col Nesquik, cereali e biscotti!!! Per me è sempre stata la cena della consolazione. Quando sono un po' giù di morale, quando ho bisogno di coccole tutte mie non c'è niente di meglio. Ed è servito.
Mangiare il latte la sera mi ricorda i tempi in cui ero bambina e, quando non avevo fame, mia nonna mi preparava una bella tazzona di latte (o un biberon) con cacao e rosso dell'uovo sciolto (almeno le proteine ci sono) e mi lasciava fare (tanto di fame non morivo di certo, vista la mia boccuccia santa!). Per me è un po' ritrovare quelle sensazioni, ritrovare quei momenti. E' come se prendessi una macchina del tempo e mi catapultassi nella mia infanzia.
Che poi è assurdo, considerando che lo mangio tutte le mattine.
Ma forse lo mangio tutte le mattine per ripartire sempre da lì, per assaporare quei momenti nella fase di dormi-veglia che dura fino a quando l'acqua fredda non tocca il viso.
L'effetto latte ha funzionato ancora una volta. E nonostante la pessima sconfitta dell'inter di ieri (la partita l'ho vista sorseggiando una birretta, perché va bene sentirsi bambine ma ricordiamoci sempre che di anni ne abbiamo 30) sento che posso ripartire.
E' un periodo in cui mi sento un tantino apatica nei confronti del Mondo esterno, è una difesa, l'unica che ho, per non stare troppo male rendendomi conto di non poter realizzare in tempi brevi i miei desideri (che siano una casa tutta nostra o un fine settimana fuori porta). Così mi sono rintanata in questa apatia, che però inizia a starmi stretta. E la coccola di ieri sera, l'essere sola a casa con la mia tazza di latte, mi ha aiutato a eliminare buona parte delle tossine che stavano rovinando la mia anima.
Adoro il latte!
"La schiuma è una cosa sacra, è una cascata di latte,
che assopisce questa smania tipica italiana,
è una cosa sacra: come una vacca indiana!"
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