La neve sotto la neve
Finalmente è stato scoperto il vero nome dietro lo pseudonimo Arno Saar, si chiama Alessandro Perissinotto è di Torino e ha già all'attivo molti romanzi gialli e "duri" come vengono definiti nella quarta di copertina.
Non che a me interessasse davvero sapere il suo vero nome. Io ero impaziente di avere tra le mani il suo secondo libro ed immergermi nuovamente nella bellissima Tallinn.
Il primo libro, "Il treno per Tallinn" (qui trovate la recensione), mi ha permesso di scegliere il mio quartiere a Tallinn. Con Kalamaja è stato un colpo di fulmine, prima letterario e poi reale, e ora leggere nuovamente un libro ambientato lì e rivedere alcuni luoghi che ho frequentato (anche grazie al primo libro) è stato bellissimo.
Il libro è un bel giallo che inizia con l'indagine per la morte di una ragazza trovata sotto diversi centimetri di neve.
Ma la bellezza di questi libri è che "indagano" su molti più aspetti, uno su tutti i difficili rapporti tra russi ed estoni. C'è poi anche tutta la difficoltà e la pesantezza del passato dell'Estonia, tutt'altro che rose e fiori, che sicuramente ha avuto molte ripercussioni sulle persone, dai 30/40enni in su.
Il commissario dovrà mettercela tutta per risolvere il caso, un caso molto difficile che lo metterà inaspettatamente di fronte al suo passato.
La Tallinn descritta dai libri è una città al di fuori dallo stereotipo che abbiamo di lei, derivante dal fatto che molti di noi quando la visitano non escono dalle mura del centro storico. Tallinn è una città multiforme, una capitale che pertanto vive tutte le gioie e tutti i dolori delle grandi città: criminalità, povertà e ghettizzazione delle diverse classi sociali (quartieri ricchi/quartieri poveri/ecc.). Una Tallinn diversa, una Tallinn più reale (anche se a volte la realtà può essere meno bella della fantasia e del sogno).
Kalamaja, tu aspettami che io a breve torno (e magari trovo Kurismaa a Telliskivi!)
La neve sotto la neve - A. Saar
Ed. Mondadori - p. 250
Consigliato a chi: agli appassionati di gialli e a chi prospetta un viaggio a Tallinn.
Non che a me interessasse davvero sapere il suo vero nome. Io ero impaziente di avere tra le mani il suo secondo libro ed immergermi nuovamente nella bellissima Tallinn.
Il primo libro, "Il treno per Tallinn" (qui trovate la recensione), mi ha permesso di scegliere il mio quartiere a Tallinn. Con Kalamaja è stato un colpo di fulmine, prima letterario e poi reale, e ora leggere nuovamente un libro ambientato lì e rivedere alcuni luoghi che ho frequentato (anche grazie al primo libro) è stato bellissimo.
Il libro è un bel giallo che inizia con l'indagine per la morte di una ragazza trovata sotto diversi centimetri di neve.
Ma la bellezza di questi libri è che "indagano" su molti più aspetti, uno su tutti i difficili rapporti tra russi ed estoni. C'è poi anche tutta la difficoltà e la pesantezza del passato dell'Estonia, tutt'altro che rose e fiori, che sicuramente ha avuto molte ripercussioni sulle persone, dai 30/40enni in su.
Il commissario dovrà mettercela tutta per risolvere il caso, un caso molto difficile che lo metterà inaspettatamente di fronte al suo passato.
La Tallinn descritta dai libri è una città al di fuori dallo stereotipo che abbiamo di lei, derivante dal fatto che molti di noi quando la visitano non escono dalle mura del centro storico. Tallinn è una città multiforme, una capitale che pertanto vive tutte le gioie e tutti i dolori delle grandi città: criminalità, povertà e ghettizzazione delle diverse classi sociali (quartieri ricchi/quartieri poveri/ecc.). Una Tallinn diversa, una Tallinn più reale (anche se a volte la realtà può essere meno bella della fantasia e del sogno).
Kalamaja, tu aspettami che io a breve torno (e magari trovo Kurismaa a Telliskivi!)
La neve sotto la neve - A. Saar
Ed. Mondadori - p. 250
Consigliato a chi: agli appassionati di gialli e a chi prospetta un viaggio a Tallinn.
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