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Visualizzazione dei post da 2014

Il 2014 in lettere (ovvero geografia dei ricordi)

Ho deciso, il post che chiuderà questo anno sul mio blog non sarà il solito post di buoni propositi (che di buone intenzioni è lastricata la via per l'inferno) o di ringraziamenti più o meno melensi alle persone care e amate che in qualche modo hanno resto questo anno unico. Sarà invece un alfabeto, l'idea me l'ha data Markia di Gate309.com un blog mooolto carino che vi consiglio!  Un alfabeto che segna un po' il punto, di quello che sono ora, di quello che sono stata e sempre mi porterò dietro e quello che mi piacerebbe fare nel 2015.... E allora, buona lettura.  (piccolo disclaimer: non sono riuscita a trovare nulla per le lettere I e O... misteri della mente) A: Alcalá de Henares . Molte lettere di questo alfabeto saranno nomi di città, come una geografia dei ricordi. Alcalá è stato il mio anno spagnolo. La scoperta di me stessa di fronte al mondo , la consapevolezza di quello che la Spagna era davvero, al di là dei viaggi e degli stereotipi da turista.

1Q84 - libro 1

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Ed eccomi immersa in quella sorta di mondo parallelo che sanno creare gli scrittori giapponesi. Un mondo sospeso, differente da quello reale, come di sogno seppur molto ben piantato nella realtà. Questa volta però non sto leggendo Banana Yoshimoto, bensì Murakami Haruki in quello che per molti versi è il suo libro più rappresentativo, 1Q84 . Per ora ho letto il libro 1 - e ho deciso di inframmezzare i tre libri con altri, come per lasciare decantare le idee. Il libro segue due storie parallele che apparentemente sembrano non avere nulla in comune, quella di Tengo e quella di Aomame. In realtà sono molto più intrecciate di quanto sembri, e più si procede nella lettura, più ci si immerge in questi mondi creati da Murakami, più si viene rapiti dalle pagine e non si vorrebbe smettere mai. La vera recensione la farò alla fine dei tre libri. Per ora posso dirvi che immergersi in questa storia è incredibilmente bello e avvincente. Quindi, iniziate pure a farvi rapire da 1Q84. 1Q84

#Traveldreams2015

L’anno scorso Farah di Viaggi nel Cassetto (tra l’altro un blog bellissimo che vi consiglio di seguire!) insieme con altre brave travelblogger ha dato il via all’hashtag #Traveldreams2014 per raccontare i viaggi in programmazione e quelli ancora nel cassetto ma pronti ad uscire alla prima occasione. Avevo partecipato con entusiasmo a quell’iniziativa e avevo raccontato il mio 2014 viaggiante (Parigi – Paesi Baschi – Berlino – Trenino Rosso, insieme ad altri). Devo dire che quelli più “alla portata” si sono realizzati tutti! E sono stati tutti bellissimi viaggi e bellissime esperienze. Il 2015 sarà forse ancora più “ impegnativo ”, ho davvero tantissime mete in programma. Tra sogni che si avverano e mete insolite e inaspettate ecco la mia lista dei viaggi del 2015 :       Zurigo : la città svizzera ci vedrà protagonisti del Capodanno, con bancarelle e fuochi d’artificio sul lungo lago. Il viaggio sarà bellissimo e in treno, come per l’anno scorso, attraversando le alpi,

Tsugumi

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Tsugumi è il racconto di un’estate, in un paesino di mare perso nel tempo e nello spazio.  Estati oziose, tempo che scorre diversamente e legami che diventano profondi, indissolubili . L’estate raccontata da Banana Yoshimoto in questo romanzo (uscito per la prima volta a puntate su Marie Claire) potrebbe essere l’estate di molti di noi, eppure è raccontata con quel tocco lieve e soave che rendono il racconto unico.  Tsugumi è una ragazza malata con un carattere difficile. Maria, che ci racconta quell’estate, è invece molto tranquilla, così come Yoko la sorella di Tsugumi. In questo difficile contrapporsi di caratteri diversi, Banana Yoshimoto descrive perfettamente lo stato d’animo di quelle estati, in cui tutto sembra possibile e la vita inizia a tracciare la sua direzione. Forse un giorno cambierò idea, e magari comincerò a trattarvi con durezza, ma anche quello farebbe parte della vita. Forse potrebbe anche sparire l’intesa che si è creata tra noi. Ed è proprio per r

Piccoli paesini a Nord

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L’ho già detto più volte, la Spagna di colpisce e ti attrae con il sud e poi ti entra dentro e non ti lascia più grazie al nord . Dalla Galizia ai Paesi Baschi il viaggiatore è immerso in terre inaspettate, verdi vallate, scogliere a picco sul mare, cielo che incontra il mare, terra che precipita nel blu. Il blu e le sue mille sfumature - San Sebastian/Donostia Il blu e le sue mille sfumature . Gente schietta a nord, affettata, senza fronzoli. Diretta. Accogliente senza salamelecchi. Realtà. Quest’estate ho passato 10 giorni girovagando nei Paesi Baschi, Euskadi, e ho scoperto luoghi incantati. Gli occhi (e l’anima) si sono riempiti di colori vivi, blu - del mare e del cielo, tanti blu, verde - dei boschi, delle colline coltivate a vino, dei prati, grigio - delle scogliere, delle pietre, rosso - del vino.. Ho visto città e paesi. I paesi sono quelli che più di tutto mi sono rimasti impressi.  Soprattutto due,  Laguardia e Ondarroa. A Guardia, panorama Di Lag uardi

Il cammino di Santiago

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Quest’anno sono rientrata dalle ferie, rilassata e rigenerata. Pervasa dalla   stupefacente bellezza della Spagna del nord e irrorata dal meraviglioso nettare ai più noto come boredeaux.  (bevuto nella notissima Bordeaux) Poi sono iniziati quasi subito i preparativi per  Berlino , la partenza, l’evento. La gioia nel tornare in quella che, per il mio cuore, è casa.  E finalmente, penserete voi – ingenui – per un po’ smetterà di torturarci con post su viaggi, luoghi, voli pindarici… E invece no, cari miei! Perché viaggiare è un po’ come mangiare ciliegie, una tira l’altra. Più viaggi più vorresti viaggiare… E io (ma d’altronde, che ve lo dico a fare) ho in realtà già pronti nel cassetto i viaggi per i prossimi mesi, ma che dico mesi, anni … E di questi vi racconterò più avanti. Ma qui, ora, ho voglia di parlare di un viaggio che mi sta frullando nella testa da un po’ di tempo e che non so ancora come e quando farò (se lo farò invece è fuori di dubbio). Il cammino

In giro alla scoperta del muro

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Alexander Platz Sono stata aBerlino per i festeggiamenti per il 25ennale dalla caduta del muro, un evento incredibile ed emozionante. Nel preparare il viaggio mi sono voluta concentrare sui luoghi particolarmente significativi nella storia del muro. Grazie al sito del turismo della città di Berlino ho scoperto alcuni siti particolarmente importanti e ho deciso di metterli insieme in un percorso ad hoc. Ho scelto di partire da Invalidenfriedhof, in Scharnhorststraße 33 (U6 Reinickendorfer Str.) . Un cimitero sacrificato alla necessità di suolo del Governo della DDR. Più del 90% delle tombe fu spostato per fare spazio alla “striscia della morte” con torrette di avvistamento, strisce di controllo e quant’altro. Qui si trovano alcune costruzioni del muro interno, a futura memoria. Bernauer Str.  Da lì attraverso Boyenstrasse si passa all’ Old St Hedwig Cemetery, (Liesenstr. 8) dove è possibile ammirare una sezione di circa 15m della versione finale

Camminare nella storia

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Camminare nella storia. Essere partecipi, con migliaia (milioni) di persone ad un evento storico (o alla sua celebrazione).  Bernauer Str Emozioni che scorrono sottopelle, pelle d’oca, brividi, quasi lacrime.  Rendersi conto di cos’è stato, cos’era, cos’è e magari cosa sarà. Percepire energia, respirarla e farla propria. Energia positiva, di cambiamento, di incontro . Svolte epocali.  Oggi come allora queste sono le cose che si respirano a Berlino . Ho scoperto questa città con secoli di ritardo, quando già tantissime persone ci vivevano entusiaste o rientravano dai viaggi piene di sorrisi (e sospiri). Ma da quando l’ho scoperta ho capito che un giorno o l’altra sarà la mia città, non so se davvero prima o poi ci vivrò, di sicuro sarà una di quelle mete fisse, un tornare dove il cuore è per caricare le pile, misurare cambiamenti (suoi e tuoi) e ripartire. Il muro ricostruito con palloncini illuminati Questa volta la “scusa” è stato l’ anniversario dei 25 anni da

Il labirinto ai confini del Mondo

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Marcello Simoni è un vero artista nel tessere storie interessanti e piacevoli nel medioevo. Il labirinto ai confini del Mondo è particolarmente interessante per le descrizioni che l'autore fa delle città all'epoca.. in particolare Milano e Napoli, descritte perfettamente. Un viaggio non solo nello spazio (si viaggia tra Parigi, Milano, Napoli e Palermo) ma anche nel tempo... E molto interessanti sono gli incontri di personaggi storici e atmosfere. Il thriller scorre piacevolmente, come sempre con Marcello Simoni, non ci si vorrebbe mai staccare dalle pagine per arrivare a risolvere il mistero. Il labirinto ai confini del Mondo M. Simoni - Ed. Newton Compton P. 366 - € 9,90  Consigliato a chi: è appassionato di storia, ama i thriller "esoterici" e ha voglia di viaggiare nel tempo e nello spazio 

#VadoAVivereA

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#VadoAVivereA Interessante questo hashtag lanciato da Racconti di Viaggioe non solo , così ho deciso di lanciarmi anche io, anche se non è semplice perché nella mia testa vivrei ogni mese in una città diversa, pur amando e adorando a tratti la mia città, Milano che sarà sempre CASA.  Casa Galimberti - via Malpighi E allora il primo #VadoAVivereA spetta a lei,  Porta VENEZIA . Trasloco di pochi chilometri per tornare nella zona che ha visto muovere i miei primi passi milanesi e dove vivevano (e lavoravano) anche i miei bisnonni. Insomma un pezzo di cuore grande grande. Ci passo ogni mattina, in bici o a piedi, per andare al lavoro e ogni volta sospiro . Il liberty, i bei locali, vita tranquilla e poi giri l’angolo e sei in piena movida. L’Africa si avvicina agli sciùri dietro bellissimi palazzi Art Nouveau.   Dettaglio - Porta Venezia Case di ringhiera si succedono a palazzi Liberty inseriti in ogni guida turistica che si rispetti. Insomma, per me, il megli

H/H

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Io credo che in questo momento il destino mi stia mettendo davanti tutti i libri di cui ho bisogno. Ogni pagina sfogliata, ogni vocabolo letto, descrivono perfettamente me e i miei stati d’animo , presenti o passati. E mi aprono lo sguardo su di me e i miei sentimenti, mostrandomeli da altre angolazioni, come quando parli con la tua migliore amica e tutto sembra più chiaro. H/H affronta il tema della morte , del lutto, della mancanza con la delicatezza solita a Banana Yoshimoto, una scrittrice che riesce ad affrontare i temi più complessi e le emozioni più profonde dell’animo umano con grande abilità e grazia . I due racconti sono come dei cammini spirituali , di crescita. C’è il lutto (attuale o passato ma non affrontato del tutto) e la notte dell’anima, si affrontano prove e, passando attraverso la presa di coscienza, si arriva all’illuminazione, in questo caso la liberazione dal peso del lutto per andare (tornare) verso la vita. Per poter affrontarla di nuovo, con cuore a