Top 10 libri LETTI in questo pazzo 2020
Domani è Natale,
prendetevi qualche minuto per rimpolpare la lista desideri dei libri da leggere
nel 2021. Magari per decidere cosa comprare con “la busta della nonna”!
Settimana scorsa è
uscita la lista dei migliori libri dal 20 all’11 che ho letto quest’anno.
Ed ecco ora pago il mio
debito con i primi 10.
Per chi mi ha seguito
un po’ su Instgram, dove parlo un po’ più di libri e letture del momento, non
credo che questa classifica sarà una grande sorpresa.
Ho fatto molta fatica a
metterli in un qualche ordine. Per me sono tutti a pari! E vi anticipo che ci
sarà una “bonus track”!
10: La canzone di Achille – Madelline Miller. Una storia d’amore appassionata e appassionante. Un focus su un personaggio a volte poco considerato: Patroclo. Se avete voglia di fare un po’ di pianti, della descrizione di un grande amore e di come il vero Amore possa superare ogni barriera, ecco questo è il libro che fa per voi.
9: Le notti di Salem –
Stephen King. Il secondo King in classifica, il mio preferito di zio Stefano in
assoluto (poco dietro ci sono Cose preziose e IT) ci porta tra vampiri e
credenze popolari, sempre ragionando sulla società americana.
7: Small Island –
Andrea Levy. I libri che parlano di Inghilterra, di storia del ‘900 e di
integrazione sociale hanno tutti gli ingredienti per finire molto in alto nella
mia lista personale.
L’unico motivo per cui
è inserito solo al 7° posto è l’anno sbagliato. Troppo capolavori letti quest’anno.
Lo ripeto, per me sono tutti pari. Qui siamo in Inghilterra, durante e dopo la
seconda Guerra Mondiale. La comunità giamaicana si affaccia nella società
inglese. Il racconto di questo incontro / scontro passa tra le righe della Levy
con parole che sono pura poesia.
5: Abbiamo sempre
vissuto nel castello – Shirley Jackson. Ormai è tradizione iniziare l’anno con
la Jackson e continua a portarmi fortuna (libresca). Questo è claustrofobico,
gotico, inquietante. Tutti gli ingredienti per essere un ottimo horror, pur
mancando di quello spavento che ci aspettiamo da un horror.
4: Sonata a Kreutzer – Lev Tolstoj. Come fa un libro dell’800 ad essere ancora attuale? Semplice: è stato scritto da uno dei massimi scrittori e pensatori della sua epoca. I classici sono lì per quello, per spiegarci anche a distanza di tempo, la realtà che viviamo. Qui si parla di un femminicidio, un uxoricidio. Lo si fa dalla viva voce dell’assassino, con il corollario di scuse, spiegazioni e tentativi di spiegare un gesto inspiegabile. Un capolavoro assoluto.
3: L’ottava vita (bonus
track: I miei giorni nel Caucaso - Benine) – Nino Harataschwili. L’acquisto è
stato un impulso: ho visto il libro su una storia di IG e ho comprato il libro.
Da lì al momento della lettura sono passati un po’ di mesi. Nel mentre un’amica
l’ha letto e ne è rimasta entusiasta. E come si fa a non amare questo libro? C’è
dentro la storia del ‘900, c’è il racconto di una famiglia georgiana che passa
in mezzo a ogni avvenimento del secolo scorso, accumulando ferite, storia e
racconto. Un libro feroce, scritto con una forza e uno stile unici. (ho dovuto/voluto scegliere uno dei due. Ma voi non scegliete: andate in Caucaso anche con Benine!)
1: Guerra e Pace – Lev Tolstoj.
Cosa c’è dopo Guerra e Pace? Cosa resta dopo che si legge un capolavoro del
genere? Credo praticamente nulla. Guerra e Pace unisce tutto, è tutto. C’è il
saggio storico – politico. C’è la saga famigliare. C’è l’epopea di guerra,
anche se la guerra non viene mai descritta in modo epico. Ci sono i sentimenti
e c’è la società russa. I romanzi russi dell’800 sono soprattutto romanzi che
raccontano la loro società, che ci permettono di viverla integralmente e
capirla.
Dopo Guerra e Pace non
c’è nulla. Un libro da leggere, rileggere, amare.
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