Cambi di stagione, prova costume e vecchie amiche

Quest'anno ho rimandato il cambio dell'armadio fino a che ho potuto, nonostante ultimamente abbia sempre caldo e c'erano dei giorni in cui mi scioglievo letteralmente con addosso pantaloni o magliette più adatte a dicembre che a un aprile da 30°.

Poi però alla fine ho ceduto e ho iniziato a rovesciare tutti i vestiti sul letto e mi sono decisa a buttare via tutti quelli che non mi andavano più bene (per un motivo o per l'altro).
Il risultato totale è stato di tre sacchi della pattumiera pieni zeppi finiti nei bidoni gialli, un sacchetto riempito di quei capi ormai irrecuperabili per chiunque e un sacco di spazio recuperato nell'armadio (che ora sembra quasi in ordine).

In questi anni di cambi di stagione ne avevo anche fatti (ne avevo scritto qui, ricordi?) ma alcuni capi non avevo mai avuto il coraggio di buttarli, erano tipo coperte di Linus (e veniva usati più o meno allo stesso modo, visto che non mi entravano più).
In più da quella volta sono passati altri 6 anni e non sono mica dimagrita (e d'altronde, considerando che non faccio altro che occuparmi di cosa mangiare e bere la vedo dura) quindi altri capi si sono aggiunti alla lista di quelli da bidone giallo.

Ma i viaggi dentro l'armadio si sa tirano fuori molte altre emozioni e pensieri. Non mi sono mai preoccupata eccessivamente del mio corpo, anche le mie turbe adolescenziali e alcuni grossi problemi che ho avuto con me stessa, non hanno mai riguardato il mio fisico. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia matriarcale dove le donne sono sempre state il centro, l'asse portante. E tutto importava tranne la loro fisicità. Non ho mai avuto davanti modelli di donne che accorrevano ai saldi per accaparrarsi gli ultimi vestiti di moda, o madri/nonne davanti alla boudoir a truccarsi o mettersi creme. Non che ci sia nulla di male in questo, però per me il mio fisico non ha mai contato nulla.
Sono stata "fortunata" e fino a poco tempo fa ero anche molto magra. Negli ultimi tempi però, vuoi la dieta cambiata, vuoi l'età che avanza, i chili si accumulano e il corpo cambia. Ma la cosa più di tanto non mi tocca (se non nel fatto di dover buttar via vestiti che mi piacevano tantissimo e cambiare il guardaroba). Non sono mai stata ossessionata dalla prova costume e non ho mai capito più di tanto le corse in palestra dei mesi primaverili, non ho mai capito le diete riparatrici e l'affamarsi per apparire in un certo modo.
Apparire felici, questo dovrebbe essere il must di ognuno di noi. Essere come siamo senza condizionamenti esterni. Certo non è facile, tutti giudicano e tutti ci diranno che in un modo o nell'altro non andiamo bene. Però con l'età bisogna anche imparare a fregarsene del giudizio della gente. Si entra solo in un circolo vizioso andando dietro a ciò che gli altri si aspettano da noi.

Insomma con l'età bisogna liberarsi, liberarsi dei vecchi vestiti e liberarsi dal giudizio delle persone.
Solo di una cosa invece non bisogna liberarsi: le vecchie e vere amiche. Quelle che sono tue amiche da una vita, quelle che basta una parola e ci si capisce al volo. Perché si cresce, si cambia e tante persone le si perde per strada (e altre arrivano) ma le vere amicizie di anni sono quelle che ti salvano la vita, che ti permettono di non esplodere in un momento particolarmente buio, di amplificare la gioia in un momento di felicità assoluta e di affrontare con un sorriso in più la quotidianità. E anche i cambi dell'armadio!



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