Sua maestà il Culatello!

Se vi dico: Re dei Salumi voi a cosa pensate?
Esatto, il Culatello di Zibello DOP. Un'eccellenza del nostro Paese che va preservata (e consumata!).
Culatelli appesi in cantina
Proprio il re dei salumi è stato la scusa (e che scusa) per un bel fine settimana fuori porta (partendo da Milano si raggiungono le terre del Culatello in poco più di un'ora), fatto di interessanti visite guidate, grandi mangiate e relax in mezzo alla Bassa, tra le terre del Granducato di Parma.

Un fine settimana per uscire completamente dal tran tran quotidiano e scoprire tante cose buone (e belle).

La prima tappa è stata un'azienda di produzione che abbiamo selezione tra le consorizate (e quindi autorizzate alla produzione del Culatello di Zibello DOP): Dalla Tana - Roncole Verdi (paese natale di Verdi). Offre visite guidate di circa un'ora ad un costo di 60 Euro (per i gruppi fino a 15 persone), sul loro sito trovate tutte le informazioni e i contatti per organizzare la vostra visita.
Fabrizio Dalla Tana ci ha raccontato tantissime cose sulla produzione del Culatello e ci ha aperto le porte dell'Azienda. Quello che più mi è rimasto impresso è l'amore sincero con cui Fabrizio parla del suo prodotto e l'enorme quantità di lavoro che c'è dietro ad ogni singolo culatello appeso. Lavoro artigianale, maestria, amore, poco sale, nebbia, umidità e ottima materia prima: questi gli ingredienti del Culatello di Zibello DOP.
Loro hanno anche un'osteria/cantina di "raffinazione" nel centro di Roncole (proprio di fianco alla casa natale/museo di Verdi). Noi siamo andati lì domenica a fare qualche acquisto: per mangiare qui bisogna per forza prenotare nel fine settimana (è già in nota l'idea di tornare).

Il pergolato de La Buca
Dopo tutti questi bei culatelli appesi intorno a noi capite bene che lo stomaco reclamava la sua parte: direzione Zibello per il pranzo.
Anche qui ci siamo lasciati guidare dal Consorzio per la scelta: Trattoria La Buca. Un luogo d'incanto (col caldo si pranza all'aperto sotto un bellissimo pergolato di glicine, nel silenzio rotto solo dai rumori della campagna e delle posate). Il ristorante (trattoria non mi pare proprio adattissimo) è molto bello, i piatti ottimi. L'unica pecca le porzioni per due: ordinate solo per uno, sono molto più abbondanti in proporzione!
Detto questo, io ho mangiato benissimo (oltre a culatello e spalla cotta con mostarda come antipasto, delle ottime tagliatelle al Culatello di Zibello DOP e delle meravigliose lumache), il tutto accompagnato da un onesto Lambrusco e concluso con un buon nocino, per una cifra giusta (ca. 40 euro).

Partendo da Milano alle 9, a questo punto un po' stanchi (e satolli di cibo) lo eravamo. Quindi direzione agriturismo.
Corte interna dell'Antica Grancia
Dopo qualche problema (meravigliosamente risolto da booking) con la prenotazione, abbiamo trovato la nostra "casa": Agriturismo Antica Grancia Benedettina, a Colorno (Sanguigna). Qui tra asinelli, mucche e natura ci siamo goduti ore di riposo nel silenzio nel verde in una struttura davvero molto bella (costo a notte/a persona con colazione super ca. 40 euro).
Un giro a vede il Grande Fiume e poi verso Colorno.



Giardini della Reggia
Un bel paese con una reggia molto imponente. Durante il nostro soggiorno siamo state fortunate (le due femmine del gruppo) e nello splendido parco era organizzata una bella mostra mercato di piante e articoli biologici. Una perdizione!

Dopo un po' di relax e qualche acquisto  di piante iniziavamo ad avere un certo languorino. La scelta non è stata facile ma alla fine ha vinto l'Osteria "il norcino" di Parma (appena fuori città sulla provinciale tra Parma e Colorno). Anche qui, io di Osteria ho un'altra concezione. Questo è un bel ristorante elegante. I piatti sono ottimi, le porzioni abbondanti e la presentazione molto ben curata. Abbiamo bevuto un ottimo Lambrusco (premiato a Vinitaly) e mangiato altro culatello, tartare e selezioni di formaggi per concludere. Prezzo sempre onesto (circa 35 Euro).

Rocca di Fontanellato
La domenica (dopo la tappa obbligatoria per la spesa) ci siamo diretti a Fontanellato per ammirare la bellissima Rocca con due chicche: la camera ottica e la stanza affrescata dal Parmigianino. Già questo basterebbe per una visita. Andate e ammirate.
La "questione pranzo" l'abbiamo risolta molto bene grazie a un amico del gruppo che bazzicava queste parti già da ragazzo e conosceva un'ottima Trattoria: "Trattoria Bar La Stazione" di Valmozzola: una trattoria (questa sì, vera) ricavata nei vecchi locali della stazione di Valmozzola (ora inutilizzati). Un mare di torta fritta (come qui chiamano il gnocco fritto), polentine, salumi e formaggi. Ovviamente inondati da buon Lambrusco (ca. 25 euro).

Il Grande Fiume
Un fine settimana interessante, rilassante, piacevole e godereccio. A pochi chilometri da casa e alla scoperta di grandi eccellenze del nostro territorio. Niente di meglio!

(costo totale: circa 152 Euro - più la "spesa" e qualche aperitivo)

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