IT
Come si fa a scrivere una recensione
un post di impressioni
su uno dei libri più chiacchierati, parlati, letti e "visti" degli ultimi 30 anni? Un libro che quasi tutti hanno letto (o dicono di aver fatto)?
Non sarà nulla di originale quello che vi dirò, non vi spingerà a leggere il romanzo se non l'avete fatto o a riprenderlo se l'avete già letto. E non lo farà perché ormai sull'argomento avete la vostra idea, sedimentata in 30 anni... E non starò nemmeno qui a raccontarvi la storia, i personaggi principali... tanto li conoscete già, più o meno.
E qui già c'è un parallelismo con la storia. Interessante.
La rimozione quindi è qualcosa che succede davvero nel passaggio età fanciullesca - età adulta.
IT non è solo un romanzo horror, non si può incasellare così semplicemente un romanzo di 1300 pagine che per molti versi racchiude tutto l'universo kinghiano.
IT è un romanzo di formazione, un romanzo sull'amicizia, un romanzo sulla magia e il potere di credere davvero in qualcosa. Un romanzo sul male assoluto.
Essere di fronte a questo male e capire che è parte di noi da sempre e per sempre non è semplice. Credo sia il motivo per cui a molti King non piace, ti mette di fronte a questa verità e non sai come affrontarla, ti fa paura (?!) e allora giri la testa dall'altra parte, non vuoi entrare nel suo mondo perché sai che in parte è il tuo, che sei tu, potresti essere tu. Come gli abitanti di Derry.
IT racchiude il male assoluto più di ogni altro romanzo di King, ne è l'essenza stessa, la radice. Ma non è male per il male. Ma è il male in contrapposizione col bene, uno senza l'altro non potrebbe comunque esistere (trovate la cosa famigliare?).
Il bene assoluto dell'amicizia, dell'amicizia giovanile quella senza se e senza ma, quella forte e indissolubile nell'eternità di ragazzini.
Dentro IT c'è un mondo e dentro questo mondo ci si perde tra tempi e luoghi differenti che vengono inanellati tra loro alla perfezione, si corre, si ride e si gioca. Si insegue il male e la paura. Si affronta un percorso salvifico, non solo personale e interiore, che riguarda l'intera città (umanità). Da cosa ci si salva? Dal male? Dalla paura? O più semplicemente dal diventare adulti?
In molti parlano della non capacità del Re dell'horror di chiudere i suoi romanzi. Quante volte avrete sentito critiche ai vari finali dei libri di King?
A mio avviso non è questo il caso. Il finale scorre veloce, in una corsa ad ammazzare il male a chiudere il cerchio, e mentre loro corrono corriamo anche noi. Il ritmo è incalzante, succedono molte cose in molte dimensioni, realtà e macroverso, sopra e sotto la città, fuori e dentro di noi, nel '58 e nell'85. Così tante cose. Così velocemente. Eppure tutto funziona, tutto è al punto giusto.
Ho adorato il finale. Nonostante certe cose facciano male e di altre se ne voglia sapere di più. Ma no, forse no.
Quanti piani, livelli e intensità ha dentro di se questo romanzo! Quanta voglia di riporlo in libreria e riprenderlo ogni tanto. Perché la lotta tra bene e male la combattiamo ogni giorno dentro di noi, è bene sapere che si può vincere (o no?).
Non ricordavo così tanti aspetti del romanzo, collegamenti, sfumature, episodi. I film alla fine rovinano tutto, sempre, per quanto ben fatti.
Semplificano troppo e accantonano.
Forse solo una serie tv, ben fatta e concepita per essere il più fedele possibile al romanzo, potrebbe rendere giustizia a tutta l'architettura messa insieme da Stephen King. Perché anche cancellare un passaggio ritenuto insignificante sposta e modifica invece molte cose all'interno del racconto.
Ma comunque niente è come avere tra le mani il libro ed entrare di prepotenza dentro una delle menti più geniali della letteratura contemporanea.
IT - Stephen King
Ed. SK
p. 1.216 - Euro 21,90
Consigliato a chi: a chi ama i romanzi di formazioni, chi vuole una fantastica storia di amicizia e... ah si, a chi adora il genere horror
un post di impressioni
su uno dei libri più chiacchierati, parlati, letti e "visti" degli ultimi 30 anni? Un libro che quasi tutti hanno letto (o dicono di aver fatto)?
Non sarà nulla di originale quello che vi dirò, non vi spingerà a leggere il romanzo se non l'avete fatto o a riprenderlo se l'avete già letto. E non lo farà perché ormai sull'argomento avete la vostra idea, sedimentata in 30 anni... E non starò nemmeno qui a raccontarvi la storia, i personaggi principali... tanto li conoscete già, più o meno.
Però lasciatemi sfogare.
Ho ripreso in mano questo romanzo dopo circa 25 anni dalla prima volta che l'ho letto (ero alle medie, è stato il secondo "romanzo da adulti" che leggevo dopo Jurassic Park). Ovviamente non ricordavo nulla o quasi, sapevo tutta la storia chiaramente avendo in questi anni visto ripetutamente il film (quasi almeno una volta l'anno), ma il libro non lo ricordavo.E qui già c'è un parallelismo con la storia. Interessante.
La rimozione quindi è qualcosa che succede davvero nel passaggio età fanciullesca - età adulta.
[...] la forza dell'amore e di un'infanzia non dimenticata.
IT non è solo un romanzo horror, non si può incasellare così semplicemente un romanzo di 1300 pagine che per molti versi racchiude tutto l'universo kinghiano.
IT è un romanzo di formazione, un romanzo sull'amicizia, un romanzo sulla magia e il potere di credere davvero in qualcosa. Un romanzo sul male assoluto.
[...] Come si può imparare ad amare la luce stando nel freddo e nel buio.
Essere di fronte a questo male e capire che è parte di noi da sempre e per sempre non è semplice. Credo sia il motivo per cui a molti King non piace, ti mette di fronte a questa verità e non sai come affrontarla, ti fa paura (?!) e allora giri la testa dall'altra parte, non vuoi entrare nel suo mondo perché sai che in parte è il tuo, che sei tu, potresti essere tu. Come gli abitanti di Derry.
IT racchiude il male assoluto più di ogni altro romanzo di King, ne è l'essenza stessa, la radice. Ma non è male per il male. Ma è il male in contrapposizione col bene, uno senza l'altro non potrebbe comunque esistere (trovate la cosa famigliare?).
Il bene assoluto dell'amicizia, dell'amicizia giovanile quella senza se e senza ma, quella forte e indissolubile nell'eternità di ragazzini.
Dentro IT c'è un mondo e dentro questo mondo ci si perde tra tempi e luoghi differenti che vengono inanellati tra loro alla perfezione, si corre, si ride e si gioca. Si insegue il male e la paura. Si affronta un percorso salvifico, non solo personale e interiore, che riguarda l'intera città (umanità). Da cosa ci si salva? Dal male? Dalla paura? O più semplicemente dal diventare adulti?
In molti parlano della non capacità del Re dell'horror di chiudere i suoi romanzi. Quante volte avrete sentito critiche ai vari finali dei libri di King?
A mio avviso non è questo il caso. Il finale scorre veloce, in una corsa ad ammazzare il male a chiudere il cerchio, e mentre loro corrono corriamo anche noi. Il ritmo è incalzante, succedono molte cose in molte dimensioni, realtà e macroverso, sopra e sotto la città, fuori e dentro di noi, nel '58 e nell'85. Così tante cose. Così velocemente. Eppure tutto funziona, tutto è al punto giusto.
Ho adorato il finale. Nonostante certe cose facciano male e di altre se ne voglia sapere di più. Ma no, forse no.
Quanti piani, livelli e intensità ha dentro di se questo romanzo! Quanta voglia di riporlo in libreria e riprenderlo ogni tanto. Perché la lotta tra bene e male la combattiamo ogni giorno dentro di noi, è bene sapere che si può vincere (o no?).
Non ricordavo così tanti aspetti del romanzo, collegamenti, sfumature, episodi. I film alla fine rovinano tutto, sempre, per quanto ben fatti.
Semplificano troppo e accantonano.
Forse solo una serie tv, ben fatta e concepita per essere il più fedele possibile al romanzo, potrebbe rendere giustizia a tutta l'architettura messa insieme da Stephen King. Perché anche cancellare un passaggio ritenuto insignificante sposta e modifica invece molte cose all'interno del racconto.
Ma comunque niente è come avere tra le mani il libro ed entrare di prepotenza dentro una delle menti più geniali della letteratura contemporanea.
IT - Stephen King
Ed. SK
p. 1.216 - Euro 21,90
Consigliato a chi: a chi ama i romanzi di formazioni, chi vuole una fantastica storia di amicizia e... ah si, a chi adora il genere horror
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