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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Le ho mai raccontato del vento del nord

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Una mail inviata all'indirizzo sbagliato e improvvisamente le certezze di Emma Rothner iniziano a vacillare. Emma : una famiglia che sembra perfetta, marito, due figli (dal matrimonio precedente del marito), bella casa, bel lavoro. All'apparenza sembra che tutto fili liscio. Ma... Nella vita perfetta, nelle giornate di Emma, si inseriscono le mail di Leo Leike: ricercatore, incasinato sentimentalmente. I due iniziano un'avventura epistolare che sale e scende di livello in continuazione. Grandi risate, confidenze, lacrime e arrabbiature. Sullo sfondo la vita di Emma (Emmi) che sembra sempre più pallida , sempre più lasciata sola. Quello che era nato da un errore come un gioco sta prendendo il sopravvento. Inizia ad insinuarsi in ogni ambito della vita. E logora. L'incontro continuano a rimandarlo, per un motivo o per l'altro. Ci vanno vicini, poi qualcuno si tira indietro. E il copione continua così, un lungo rapporto epistolare, i sentimenti sempre più

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Come si fa a scrivere una recensione un post di impressioni su uno dei libri più chiacchierati, parlati, letti e "visti" degli ultimi 30 anni? Un libro che quasi tutti hanno letto (o dicono di aver fatto)? Non sarà nulla di originale quello che vi dirò, non vi spingerà a leggere il romanzo se non l'avete fatto o a riprenderlo se l'avete già letto. E non lo farà perché ormai sull'argomento avete la vostra idea, sedimentata in 30 anni... E non starò nemmeno qui a raccontarvi la storia, i personaggi principali... tanto li conoscete già, più o meno. Però lasciatemi sfogare .  Ho ripreso in mano questo romanzo dopo circa 25 anni dalla prima volta che l'ho letto (ero alle medie, è stato il secondo "romanzo da adulti" che leggevo dopo Jurassic Park). Ovviamente non ricordavo nulla o quasi, sapevo tutta la storia chiaramente avendo in questi anni visto ripetutamente il film (quasi almeno una volta l'anno), ma il libro non lo ricordavo. E qui già c

Nevsky Prospekt: caos e meraviglia (ovvero San Pietroburgo)

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San Pietroburgo è caotica, non c'è nulla da fare. Caotica per il traffico di veicoli costante e caotica per il numero di persone che la abitano e la visitano. Il modo migliore per affrontare lo shock con il caos di questa città è immergersi nel suo punto nevralgico, superato quello niente può più spaventarvi (neanche le file alla biglietteria del Palazzo d'inverno, la meta finale di questo pellegrinare cittadino). E qual è il centro nevralgico del caso pietroburghese? Chiaramente la Prospettiva Nevsky, senza dubbio. Potete partire dal suo principio esatto: il monastero di Aleksander Nevsky - appunto. Ma io consiglio di lasciare questa visita ad altro momento e partire per l'esplorazione da una delle piazze principali di San Pietroburgo: Ploschad' Vosstaniya. Questa piazza è stata uno dei teatri principali della rivoluzione di febbraio del 1917 e al suo centro (è un'enorme rotonda) si trova il monumento agli eroi di Leningrado (a commemorare la vittoria sovie

#in5foto: la mia Helsinki

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Mercoledì, tempo di #in5foto. E oggi la palla tocca a Helsinki, visto che ne abbiamo appena parlato ( qui e qui ), chiamiamolo piccolo riassunto! Verso Saurasaari, quando mi sono innamorata di Helsinki Nei prati,a piedi nudi. Una costante per me.  Suomelinna e una baietta Art Nouveau finlandese La chiesa nella roccia. La prima puntata? Eccola qui! #in5foto

Helsniki: inaspettata art nouveau

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Forse mi sono troppo concentrata sulla natura finlandese e non ho letto con attenzione le pagine delle guide dedicate all'architettura di Helsinki, forse pur leggendole mal influenzata da tanti che dicevano che da vedere c'era proprio poco in città ho pensato non ci fosse niente di speciale. Fatto sta che anche le passeggiate nel centro della città mi hanno riservato tante belle sorprese. Una è stata senz'altro l'enorme presenza del mo stile preferito: l'art nouveau. Qui questo stile si declina in un modo proprio e tipico, assolutamente finlandese nonostante le chiare influenze internazionali (ha attraversato l'Europa a cavallo tra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento). Uno stile che qui è noto anche come Careliano  dalla regione, la Carelia, che è la patria dell'opera che più di tutte ha influenzato questa corrente artistica: il poema epico   Kalevala.  Uno stile che qui è molto più asciutto rispetto al resto d'Europa, molto più sem

Helsinki: un parco con una città in mezzo

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Il giorno prima della partenza mi manda un messaggio l'host di Airbnb, che avevo scelto con molta cura, per dirmi che casa sua aveva subito dei danni a causa dell'acqua e quindi era costretto a disdire la nostra prenotazione. Ed è scattato il panico: perché sapevo che avrei pagato molto di più e perché vedevo allontanarsi l'ipotesi della mia passeggiatina tanto agognata!  Effettivamente ho pagato un po' di più (ma Airbnb con un ottimo servizio clienti mi è venuta incontro offrendomi un voucher che ha coperto in parte l'incremento) e la passeggiata immaginata non l'ho fatta (ma ne ho fatte molte altre).  La nuova sistemazione l'ho trovata al confin e di Töölö su uno dei due vialoni principali della città: Mannerheimintie. Studiando attentamente la cartina ho visto che Seurasaari (il traguardo finale della mia passeggiatina) era davvero vicina, e lì mi sono un po' tranquillizzata.  Ma guardando e studiando Google Maps mai mi sarei immaginata qu

#in5foto: Tallinn in 5 fotografie

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Oggi inauguro una nuova rubrica del blog, che vuole essere bi-settimanale (sapete che sono un po' particolare). La rubrica sarà chiamata #in5foto e vuole raccontare una città (o un viaggio, una regione, ecc) in 5 foto. Non sono una fotografa, scatto per imprimere nella memoria momenti, situazioni, emozioni. Così come le vedo in quel momento, con una macchinetta compatta che fa rabbrividire mio cugino (lui sì fotografo in erba) e velocemente (a volte neanche mi fermo). Sicuramente questo si vedrà negli scatti, non vogliono essere messi qui per far vedere quanto sono brava. Ma solo per raccontare una città, non solo a parole. E allora partiamo, e partiamo dall'ultima città che vi ho raccontato ( qui e qui ): TALLINN La città vecchia da uno dei tanti balconi "No, vanalinn, la Città Vecchia, non era affatto un parco a tema, non era affatto una trappola per turisti: era bellezza allo stato puro, eleganza, anima baltica." - La neve sotto la neve / Arno Saar un b

Pirita: la spiaggia sul baltico

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Proseguiamo la conoscenza di Tallinn (fuori dal classico giro dentro le mura) e dirigiamoci verso Pirita . Mentre pensavo al mio viaggio #Tramontianordest  riflettevo su quanto mi sarebbe piaciuta una giornata tutta in spiaggia. Certo non stavo vistando latitudini famose per distese di sabbia bianca e cristallina e temperature idonee. Però era quasi un pensiero fisso (sempre dietro al cibo, chiaramente). E così, indaga e scartabella, ho individuato le principali spiagge di Tallinn ed Helsinki. E quella che più avevo voglia di vedere era proprio Pirita. Ora mi serviva solo una splendida giornata di sole. E non ho dovuto sforzarmi molto per averla, il sole è stata infatti una costante in questa vacanza. Pirita dunque è stata, per ben due pomeriggi alla fine. E non posso che consigliarla.  È una lunga distesa di sabbia fine, contornata da una bella pineta. Spiaggia libera, non attrezzata. Per cambiarsi ci sono cabine disseminate un po' ovunque, insieme a panchine, giochi per b