Le buone abitudini

Ci sono alcune abitudini, maturate nel corso di questi ultimi anni, che hanno permesso di evolvermi e migliorarmi, letteralmente passo dopo passo. Soprattutto hanno fatto sì che diventassi un po’ più simile a quella persona che vorrei essere, sicuramente un po’ più solare (per quanto questo termine possa essere abbinato alla mia persona) e molto più serena.

Tutto è cominciato con la decisione (la migliore della mia vita, grazie Andreja, tu sai perché) di smettere di fumare. Sì perché da lì sono iniziati altri cambiamenti. Insomma, smettere di fumare è bello già di per sé, poi però porta con se mille altre cose positive. Una non molto positiva (in apparenza) è il metabolismo che frena un attimino. E da lì sono partita, decisione presa, dopo circa 30 anni di vita da abbonata ATM niente più rinnovo della tessera, si va a piedi (certo, avevo/ho la fortuna di lavorare a 4 Km da casa).

IL CAMMINARE è uno dei gesti semplici, che tutti possiamo fare quotidianamente (anche solo scendendo la fermata prima), che ha conseguenze positive enormi, in tal senso ci sono molte ricerche che lo confermano (qui quella dell’Associazione VERONESI).  A me ha portato soprattutto tranquillità. Iniziare (e terminare) la giornata lavorativa concedendosi mezz'ora di camminata, che vuol dire lentezza, tempo per riflettere, riunirsi a se stessi, ci fa arrivare a casa (e al lavoro) con la mente un po’ più sgombra, più rilassati e quindi sereni. E questo ci permette di affrontare la giornata lavorativa da un lato, e la serata in famiglia dall'altro, con più concentrazione e calma, ne guadagna la qualità del tempo.
Ma non è solo questo. Dopo qualche tempo che camminavo e camminavo mi sono resa conto che poteva servimi, a volte, accelerare un po’ e allora è maturata in me l’idea di pedalare ogni tanto. E anche questo mi sta dando un sacco di cose positive, perché ogni tanto mi perdo per  le vie della mia città provando nuovi percorsi, scopro angoli che avevo dimenticato e mi riapproprio della mia città, guardandola con occhi diversi.

Da quando ho iniziato a non prendere più mezzi pubblici avevo anche diminuito molto la lettura, ma poi ecco l’idea! Ho un’ora di pausa pranzo, leggiamo in pausa pranzo! E da lì ho riscoperto il piacere della lettura e ora riesco davvero a staccare completamente dal lavoro (in estate poi è una goduria, io – il parco – il panino e un buon libro) e a leggere (mia grandissima passione)! Fantastico.


Ma non mi fermo qui, perché poi la routine è bella ma a volte incatena. Ho la fortuna (e si un’altra! Che ragazza fortunata) di lavorare in una bellissima zona e quindi in pausa pranzo a volte.. cammino, oppure prendo la bici e faccio dei gran giri, in un'ora si riesce davvero a camminare parecchio. Ed è estremamente piacevole, rilassa, lascia la mente libera di vagare ed estraniarsi.


Insomma, tutto questo per dire che poi la serenità è facile, bisogna solo sapersi costruire le proprie piccole abitudini quotidiane che ci permettano di affrontare anche tutto quello che non ci piace, che non ci lascia tranquilli e che rischia di portarci lontano da dove vogliamo andare.   

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