Organizzare la Transiberiana da soli
Buon Anno!
Quest'anno sul blog inizia col botto...
Ebbene
sì, quest’estate saremo in Russia viaggiando sulla rotta
Transiberiana! Sto tremando mentre lo scrivo e
sono super eccitata! Nei prossimi giorni compreremo i biglietti aerei e da lì
sarà tutto ancora più concreto.
Negli
scorsi mesi, più o meno da settembre / ottobre ho iniziato ad organizzarla per
bene, c’è voluto un bel po’ di tempo e un grande dispendio di energie ma a me
organizzare viaggi carica le pile, quindi è stato un dispendio energetico che
però mi caricava a mollettoni.
E
più vanno avanti i giorni, più si avvicina la data delle prime prenotazioni,
più sono eccitata. Ormai i miei sogni sono quasi tutti ambientati sul treno e
non riesco a farmi uscire dalla testa questo pensiero fisso. I miei amici ormai
non ne possono più dei miei discorsi che, in un modo o nell’altro, arrivano
sempre lì… Ma toccherà aspettare ancora 8 mesi prima di partire, quindi sarà
lunga.
Ho
intenzione di far uscire un post al mese sul tema, con vari consigli, idee,
link utili ed emozioni, spero vi interesseranno.
Il
link che userò qui e sui social è questo: #TransiOnMyOwn
Questo
primo post vuole essere una panoramica
su cos’è la Transiberiana, come si svolgerà a grandi linee il nostro viaggio e
su come sto scegliendo le varie tappe, dove ho guardato prezzi e dove
prenoterò.
Arriveranno
poi post più specifici su costi, cosa portare, oggetti utili, ecc…
UN
PO’ DI STORIA
La
Transiberiana, che è la linea ferroviaria e non il treno, è lunga 9.288 Km
e si snoda da Mosca a San Pietroburgo.
La
Transiberiana è stata voluta fortemente dallo Zar Alessandro III per avvicinare
un territorio vastissimo e fortemente minacciato da tensioni interne (tribù
siberiane) ed esterne (cinesi e giapponesi).
La
costruzione della linea è stata caratterizzata da moltissimi problemi ed è
stata realizzata interamente a mano (da detenuti e soldati).
I
lavori furono iniziati ufficialmente nel 1891 e furono terminati nel 1901 (740
km all’anno). Per i primi due anni la linea si interrompeva sulle sponde del
lago Bajkal per riprendere subito dopo (il collegamento era garantito da un
traghetto di fabbricazione britannica che però si rivelò un fallimento). Il
completamento della linea avvenne nel 1905
con la costruzione della Ferrovia circolare del Bajkal.
Il
completamento su tutto il territorio russo avvenne nel 1916
quando fu completato e messo in funzione anche il ponte sul fiume Amur
all’altezza di Chabarovsk.
Per
percorrere l’intera tratta (Mosca – Vladivostok) ci si mette 6 giorni
(e qualche ora o qualche minuto a seconda della tratta che si percorre).
Si attraversano 7
fusi orari.
IL
NOSTRO VIAGGIO
Il tempo
che potremo dedicare a questo viaggio sarà di 3 settimane, 23 giorni, ad
Agosto. Avremmo voluto fermarci in moltissime stazioni ma, chiaramente, bisogna
fare delle scelte, alla fine abbiamo optato per 4/5 fermate (oltre al
capolinea).
Abbiamo
anche deciso di percorrere la tratta “al contrario”, ossia da Vladivostok verso
Mosca, questo per una serie di ragioni. Innanzitutto il volo più lungo (circa
15 ore compresi gli scali) lo facciamo all’inizio e inoltre così limitiamo gli
effetti del Jet Lag, che sono minori viaggiando verso ovest (allungando le
giornate).
Le classi
di viaggio della Transiberiana sono tre in alcuni treni e due in altri. In
tutti i treni ci sono la seconda (kupe) e la terza (platskarny), in alcuni
treni c’è anche la prima classe. La differenza è nel numero di persone con le
quali si condivide lo spazio:
Prima
classe: cabine da due
Seconda
classe: cabine da quattro (due sopra e due sotto)
Terza
classe: camerata (circa 50 persone)
In
molti quando parlano della Transiberiana evidenziano come imprescindibile
l’utilizzo della terza classe, per fare la “vera esperienza”.
Siccome io sono bastian contrario, conosco i miei limiti e sono poco
interessata alle “esperienze” imprescindibili, ho optato per la seconda classe.
Onestamente l’idea di condividere il mio spazio vitale con altre 50 persone, di
giorno e di notte, anche per tratte molto lunghe, non mi alletta affatto.
Credo
che ognuno debba conoscere i propri limiti e agire di conseguenza. Chiaramente
i costi sono diversi, più o meno il doppio del prezzo a ogni classe (anche se
prenotando con anticipo le differenze tra seconda e terza sono minori).
Ho
già prenotato treni
russi ma un conto è prenotare una tratta breve, di
qualche ora e un altro una tratta così lunga. Cercando di smazzare a qualcuno
le difficoltà organizzative ho inviato qualche richiesta di preventivo ad
alcune agenzie: i prezzi che mi sono stati proposti erano più del doppio di
quelli ipotizzati da me facendo delle simulazioni sui siti delle ferrovie russe
e su Booking. Non c’è bisogno che vi dica che a questo punto prenoterò da sola.
Vi
consiglio di prenotare da soli ma di farlo solo sul sito delle ferrovie russe
(in cirillico – usando il traduttore automatico – oppure utilizzando la loro
traduzione in inglese – parziale): su tutti i siti che offrono il servizio di
prenotazione (britannici, americani o canadesi) il prezzo proposto è sempre
quasi il doppio.
Dato
che sul treno non ci sarà possibilità di farsi una doccia, la mia prerogativa
sugli alloggi
è di avere un bagno privato. Preferirò gli alberghi alle case private per
ovviare il problema del check in che a volte potrà essere ad orari strani
(prestissimo la mattina o molto tardi la sera).
Mangiare
sarà la parte più divertente del viaggio. In treno c’è (quasi) sempre la
carrozza ristorante ma ovviamente i prezzi sono più alti (e la qualità più
bassa) rispetto a un ristorante / tavola calda giù dal treno. Ogni treno è
fornito di samovar, un bollitore i acqua gigante, che è molto utile per
preparare cibi pronti liofilizzati.
Ad
ogni stazione a cui è permesso scendere per sgranchirsi le gambe (stop di più
di 10 minuti) ci sono le babushka che vendono generi di conforto e cibarie
varie (oltre, chiaramente, ai mini market sia sui binari sia appena fuori dalle
stazioni). Quindi sarà un mix tra cibo da ristorante del treno, cibo casalingo
delle babushka e cibo liofilizzato (principalmente noodles e purè).
Bene,
direi che vi ho già raccontato molto! Nelle prossime puntate a inizio mese,
approfondiremo il viaggio e vi darò qualche consiglio e qualche informazione
più pratici.
Mi sono emozionata anche io, solo a leggerti, perciò approvo in pieno il post al mese su questo viaggio! Non so bene per quale motivo, ero convinta che Vladivostok fosse più o meno a metà della Russia o dalle parti di San Pietroburgo e vedere che invece è così lontana m'ha messo un po' d'ansia. Però non vedo l'ora di saperne di più, anche la parte gastronomica sembra una figata. Mi sembra davvero un viaggio complicato da organizzare da soli, per esempio: si compra un solo biglietto che vale su tutta la tratta o vanno presi singolarmente? Il visto vale dappertutto?
RispondiEliminaCiao Anna, intanto grazie mille per il commento.
EliminaSono felice che ti sia piaciuto l'articolo e che ti abbia emozionato il viaggio.
Eh sì, Vladivostok è in una posizione spettacolare, affacciata sul mare del Giappone, al confine con la Corea del Nord, vicina alla Cina... Meraviglia.
Il visto rimanendo per tutto il tempo in Russia è quello classico, la durata è quella dei voli, parte da quando si atterra e perde la validità il giorno del volo di ritorno. Stando più di sette giorni lavorativi c'è l'obbligo di registrazione presso le autorità ma è un obbligo che spetta all'albergo (o alla famiglia) che ti ospita, nessuno può accusarti di nulla se la cosa viene sbrigata male.
Il biglietto del treno non è unico ma bisogna comprare i biglietti per i vari segmenti/tappe che si vogliono fare. Questo vuol dire che bisogna stabilire tutto prima, sia per una questione di prezzo (prima prenoti più risparmi) sia perché soprattutto in agosto è abbastanza piena e quindi bisogna comprare i biglietti prima per forza.
Ho capito o.O doppio motivo per fare i post regolari.
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