BookTAG - La musica in sottofondo e in mano un bel libro

Io di solito preferisco leggere in luoghi calmi, possibilmente nel silenzio, non perché mi distragga ma perché amo concentrarmi profondamente nei libri. Mi capita anche di non sentire nulla intorno a me mentre leggo e se qualcuno deve chiamarmi mi deve toccare perché le mie orecchie non recepiscono rumori.
Questo book Tag però chiede di associare un libro ad un genere musicale e allora, cercate il vostro e provate il libro che vi ho consigliato!


POP: un libro che ha le carte in regola per essere apprezzato da tanti L’hotel dei cuori infranti (Moggach). Un libro ambientato in un B&B gallese, cuori solitari che si incontrano. Un libro piacevole che scalda il cuore ma non è mai banale.

ROCK: un libro estremamente avvincente A volte ritorno (Niven), mi ha tenuta attaccata alle pagine dalla prima all’ultima, si ride, si piange e si pensa. Meraviglioso.

PUNK: un libro trasgry Quello che ancora non sai di Pesce Ghiaccio (e i libri di Medina Reyes in genere)

POST-PUNK: un libro malinconico che tratta di argomenti controversi Quando ammazzarono i precari (C. Giodice), un libro di un amico. Un argomento scomodo, una realtà che spesso si fa finta di non vedere, non nella sua interezza.


NEW-WAVE: un libro nostalgico Presagio triste (Yoshimoto), le sue atmosfere sono spesso rarefatte, nostalgiche quasi irreali. Qui a mio avviso la componente nostalgica è al massimo.

SLOWCORE: un libro da suicido Piccoli suicidi tra amici (Paasilinna). Direi che più da suicido di così! Scherzi a parte, un libro “da suicido” in termini negativi Città d’ombra di Aciman: proprio non sono riuscita a capirlo, è stato davvero difficile portarlo a termine. In senso positivo, invece, La verità sul caso Harry Quebert: un thriller innovativo, sempre pieno di colpi di scena.

RAP: un libro molto parlato Le ho mai raccontato del vento del nord (Glattauer). Corrispondenza via mail, dialoghi in differita.

CLASSICA: un libro al quale ripensi molto spesso Da quando l’ho letto (a novembre 2018) penso davvero spesso a Yoro (Perezagua), un libro pesante per tematiche e scrittura, non facile e che mette di fronte alle brutture del mondo.

CONTEMPORANEA: un libro che necessita di grande concentrazione Memorie di Adriano (Yourcenar). Un libro che ho adorato ma che va letto con la giusta concentrazione e predisposizione d’animo.

AMBIENT: un libro che concilia il sonno I libri di Barreau, che io adoro, conciliano il sonno perché sono semplici, senza colpi di scena, facili e ci regalano una visione del mondo a tinte rosa.

DRONE: un libro in grado di angosciare Un giorno della mia vita – Bobby Sands. Libro difficilissimo da leggere ma che ci mette di fronte alla storia. Io ne sono rimasta angosciata per settimane.

PSYCHEDELIC ROCK: un libro per andare in trip Urlo & Kaddish (Ginsberg) – per la scrittura, per i contenuti, perché è scritto apposta per questo.

TECHNO: un libro dal ritmo serratissimo Nella testa di una jihadista (Erelle). Un libro che ti porta in profondità, lo fa velocemente e quando finisci di leggerlo hai quasi il fiatone.

DANCE: un libro per svegliarsi Maschio – Bianco – Etero (Niven), un libro che tiene svegli.


HEAVY METAL: un libro catartico C’era una volta l’amore e ho dovuto ammazzarlo. Un libro che sicuramente aiuta a liberarsi delle angosce e dei sensi di colpa e ti insegna che ognuno di noi è quello che è.

BLACK METAL: un libro nichilista o misantropo Il profumo (Süskind)

COUNTRY: un libro fortemente locale, legato ad un luogo o ad un periodo storico preciso La banda dei brocchi (Coe). Inghilterra, anni ’70. Un libro che racconta benissimo quella zona e quel periodo storico.

JAZZ: un libro elegante Sherlock Holmes (Doyle). L’eleganza, per eccellenza.

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