Bomber Renegade

Per caso, qualche mese fa, mi sono imbattuta nel libro St Pauli siamo noi. Divorato in qualche pausa pranzo mentre preparavo un fine settimana ad Amburgo. Da lì mi sono appassionata alla storia del St Pauli e alle implicazioni politiche del tifo e ai suoi legami internazionali.

Già da tempo invece covavo la passione per la storia del Regno Unito e dell'Irlanda e del loro rapporto. E da poco ho finito di leggere i diari di Bobby Sands.

Un po' per tutti questi motivi, quando su una pagina facebook che seguo è stata data la notizia della pubblicazione del libro Bomber Renegade - un soldato di sua maestà al servizio dell'IRA, ho voluto accaparrarmene una copia il giorno dell'uscita.
Poi i mille libri sul comodino si sono messi fra noi e alla fine è stato il primo libro iniziato nel 2017. E l'ho divorato in un giorno. Dalla mattina alla sera.

Il libro è, semplicemente, la storia di Micheal "Dixie" Dickson. Figlio di genitori scozzesi (con padre protestante e madre cattolica di origini irlandesi), il padre militare britannico. Lui militare britannico per sei anni.
Micheal cresce lontano dall'Irlanda e da ciò che sta succedendo, spostandosi per lo più in Germania seguendo gli spostamenti del padre.
Una grande passione per il Celtic ne fa la pecora nera della famiglia (almeno per la parte paterna). Ed è una passione che poi dovrà nascondere, entrato nell'esercito britannico.
Proprio grazie al calcio si avvicina lentamente alla lotta di liberazione dell'Irlanda. Successivamente spostandosi in Irlanda per lavoro approfondirà certe amicizie e stringerà legami sempre più forti con irlandesi e militanti.

"Ed è stato lì, sui bus per le trasferte, attraverso le rebel song sparate dallo stereo e cantate per tutto il tempo del viaggio, che ho conosciuto davvero la storia passata e recente della lotta irlandese."

Anche grazie al suo passato nell'esercito, viene notato dall'IRA che decide di reclutarlo. Operativamente l'unico colpo che mette a punto è un attentato (senza vittime) ad una caserma inglese in Germania. E da lì inizia la latitanza prima, seguita poi dalla richiesta di passaporto irlandese (grazie alla nonna materna) per evitare l'estradizione.
Purtroppo l'arresto arriva fuori dai confini irlandesi e per tutta una serie di motivi finisce per essere estradato in Germania dove sconterà la sua pena.

La militanza nell'Ira, la lotta irlandese, sono spesso sconosciute a noi italiani. Che molto spesso non capiamo nulla quando ci troviamo per caso a passare un week end a Belfast o a Dublino e ridiamo entrando in un pub dove c'è la dichiarazione d'indipendenza, annotandola al più come una cosa molto folkoristica. C'è molto altro e viene da molto lontano, da secoli. E fino a pochi anni fa era una guerra che si viveva a pochi passi da noi. C'era di fatto una zona in Europa dove l'appartheid era legalizzato (e non era la cosa peggiore che accadesse ai cattolici). Molto di più andrebbe letto e studiato per capire la situazione.

"Quando sono nato, negli anni Sessanta, le persone in Irlanda del Nord erano abituate ad essere picchiate, umiliate, segregate, discriminate. Ma quando i Provisonals hanno cominciato a sparare i primi colpi, la paura ha iniziato a dileguarsi e il coraggio a diffondersi. Qualcuno può pensare che fosse un metodo sbagliato, che era violenza contro violenza, ma credo che sia stato il contesto a portarci su quella strada, non avevamo altro modo per far sentire la nostra voce"

Il romanzo è molte cose, sopratutto però è la storia di solidarietà, aiuto, militanza e fratellanza. Un popolo calpestato che ha alzato la testa e di fronte ad abusi a volte indicibili, non si piega. E una grande solidarietà anche al di fuori dell'Irlanda, in quelle frange di tifo e non militanti a sinistra che hanno abbracciato la lotta degli irlandesi appoggiandoli anche materialmente. Ma non solo.
E qui torna il St Pauli, molto più di una squadra di calcio, una vera famiglia nel senso più alto del termine.
Il calcio, spesso, è molto più di una partita di 90 minuti. E' appartenenza, è famiglia. I legami che si stringono sulle gradinate vanno oltre la semplice fede calcistica. E molto spesso la maturazione di ragazzi e ragazze passa attraverso quell'esperienza, la consapevolezza politica, le prese di posizione e le lotte. Sventolare una bandiera oppure un'altra vuol dire molto di più che tifare una squadra o un'altra.

"Ai primi di gennaio ho ricevuto una lettera da Sven e Heiko, due tifosi del St. Pauli che poi mi avrebbero aiutato tantissimo durante la mia detenzione con visite, soldi, lettere, cd, libri, presenza in aula, il loro supporto mi ha trascinato fuori dai giorni duri."

Lo so questo esce un po' dal seminato, ma anche no se leggerete il libro. Capirete quanto importante per Dixie sia stato il calcio nella sua formazione e nell'aiutarlo a superare momenti difficilissimi. E quanto ci sia oltre i 90 minuti.

Continuo la mia attività politica combattendo il razzismo e il fascismo, temi importanti secondo me quanto lottare per l’Irlanda unita, specialmente in un paese che ha visto, nel corso della sua storia, milioni di suoi cittadini andarsene e venire trattati come cani in Inghilterra. 


Bomber Renegade - M. Dickson 
Ed. Milieu 
p. 134 - Euro 15,90 (con CD) 

Consigliato a chi: vuole conoscere una parte della storia dell'Irlanda

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