¡Viva la Vida!
Frida l’avevo conosciuta, grazie a un regalo di un’amica,
attraverso il racconto della sua vita di Rauda Jamis. Un libro forte, una vita
forte, che mi era entrata dentro.
Ora l’ho vissuta attraverso un immaginato monologo, nel
bellissimo libro di Pino Cacucci “¡Viva la Vida!”.
Un monologo. L’ultimo giorno della sua immensa vita.
Racconto di sé, certo, ma come per i suoi quadri dentro Frida c’è il Messico. E
lei ripercorre ogni giorno, dagli scherzi dei bambini a Coyacàn al matrimonio
con Diego. Dal Partito Comunista agli anni in America. E il rapporto con la
sorella. E, soprattutto, il suo rapporto con la Pelona. La Morte. Un rapporto
fatto di dolore, di voglia di vivere e stanchezza di lottare.
Io non ho narrato il
dolore dipingendo l’universo di me stessa, perché il dolore non si può
raccontare […] io ho dipinto solo me stessa, perché si è soli nella sofferenza,
perché la sofferenza genera solitudine
Sempre in bilico Frida.
In bilico nel rapporto con Diego, in bilico con sé stessa.
Con la vita. Tra la vita e la morte. E il dolore, che l’accompagna. L’amore per
la vita, la fame di vita. E il desiderio di lasciarsi andare e smettere di
lottare.
Tutto questo è Frida. E tutto questo è dentro questo splendido libro. Poche pagine ma piene di significato.
Tutto questo è Frida. E tutto questo è dentro questo splendido libro. Poche pagine ma piene di significato.
Il libro lo consiglio a tutti, a chi ama il Messico, a chi
vuole conoscere una donna magnifica e grandissima. E soprattutto a chi vive un
dolore, una sofferenza, un momento di debolezza. Perché la storia di Frida
insegna che lottare vale sempre la pena.
L’unica
certezza è che la vita non avrebbe senso, se smettessi di sognare.
Pino Cacucci
Ed. universale economica Feltrinelli
€ 6,50
- p. 77
Consigliato a chi: non ha paura di sedersi di fronte a una grande donna e rimanerne perdutamente innamorato
Consigliato a chi: non ha paura di sedersi di fronte a una grande donna e rimanerne perdutamente innamorato
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