Divagazioni di primavera in autunno.

Siamo qui, in un giorno di novembre che sembra quasi aprile. Cielo azzurro, aria leggera e un po' di brezza. Ma il freddo è lontano, anche se ci ostiniamo ad uscire con gli stivali, con le collant e le sciarpe. Non ce ne sarebbe bisogno. Almeno durante il giorno. Mattino presto, sera tardi, quando il sole ancora non c'è (o se n'è appena andato) un po' sì, fa freschino.

E questo clima strano, questo cambiamento annunciato, atteso, desiderato, che tarda ad arrivare. Che a volte fa capolino e poi si nasconde. Questo mancato cambiamento, per ora, mi mette in agitazione. 
Io non riesco a stare ferma. Amo la routine, la cerco, me la creo e la desidero, però ho necessità di spezzarla. E ora, in questa eterna fine estate, mi sento come bloccata.
Forse è la necessità di veder chiudere un capitolo, di poter voltar pagina. Questa mancanza mi agita. Questo essere bloccata in un tempo non corretto mi lascia in ansia.
Come ho detto, necessità interiore di un cambiamento. Di sentirlo, forte, questo cambiamento. Perché questa pagina va girata, voltata. La porta va chiusa e voglio trovarmi davanti, quando mi giro un portone, gigante. Aprirlo e sentirmi leggera, Avendo chiuso con questo tempo, con questo periodo e pronta verso una nuova avventura.

La mia routine salva, nonostante la tempesta. Ma dentro un nuovo tempo.

L'ho detto, il tempo mi condiziona. In questo momento vorrei un mare in tempesta davanti a me. A io lì vicino, ad osservarlo. E calmarmi mentre lui si agita e sbatte contro la spiaggia ferma e paziente.
Ma con questo tempo, neanche nel mare posso sperare. Troppo bello questo tempo. Tropo calmo. Piatto.

E' in questi momenti che mi aggrappo al mio tran tran quotidiano. Alla mia bolla di tranquillità. Per cercare calma, respirare forte, aggrapparmi alle cose che conosco e che sono ancora vicino a me - nonostante la tempesta - e che so ci saranno anche domani. E da lì spero nella ripartenza, con il freddo che arriverà. La pioggia che purifica e lava. E poi arriverà la neve. E l'anno finalmente, passerà. 

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