#UnMesetraleRighe - Dicembre: poche letture ma buone
I ricordi che seppellisci nel silenzio sono quelli che non smettono mai di perseguitarti.
(Il labirinto degli spiriti - C. Ruìz Zafòn)
Il filo conduttore
Il vero filo conduttore del mese di dicembre, come sempre, è dicembre stesso. Ossia la fine dell’anno e la voglia di leggere i libri non ancora letti e presenti da troppo nella pila di quelli da leggere. Tirare fila, concludere prima della fine del mese, non lasciare letture pendenti. Amo iniziare l’anno con libri nuovi, ho la mia tradizione che il primo libro che leggo nell’anno (che per me inizia col viaggio in treno verso la meta scelta per festeggiare il Capodanno) sia un libro di Jackson. Al quale poi si affianca un saggio.
Non credo che da qui al 30 leggerò qualcosa, se non magari la guida turistica della prossima destinazione estiva (che mi gasa moltissimo!). Per ora godetevi l’ultimo recap che poi settimana prossima arriva il bilancio!
Ecco l’ultimo #UnMesetraleRighe del 2022!
Narrativa
Chie - Chian e io (B. Yoshimoto) Una Yoshimoto particolare, più terrena di altre volte, che affronta però temi a lei cari quali la morte, la solitudine, la famiglia e il senso dei legami. La protagonista e una sua cugina sono il centro di questa storia che ci parla dell’importanza della famiglia che ci scegliamo, del bene per l’altro che ci fa scoprire anche noi stessi. E del bene per noi stessi che cresce nel bene per gli altri.
Il cornetto acustico (L. Carrington) Libro spassosissimo che ho apprezzato ancora di più ascoltato dalla bravissima Carla Signoris. L’assurdo modo di guardare e processare il mondo della 99enne protagonista del racconto fa sì che il lettore a tratti si senta spaesato ma mai annoiato o contrariato. L’umore è sempre alto e in tipico stile inglese.
La serie di Oxford (G. Martìnez) Siamo a Oxford, il giallo raccontato in questo libro è un mistero degno di Agatha Christie anche se in alcune pagine un po’ troppo matematico. Non ci si annoia mai, però, e la soluzione risulta anche una sorpresa.
IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI (C. Ruìz Zafòn) Sì, è lui il preferito, perché la saga del Cimitero dei Libri Dimenticati è speciale e questo capitolo conclusivo tira le fila troppo bene. Sono contentissima di averlo riletto (ri-ascoltato) perché è un balsamo sul cuore, pur essendo un libro a tinte noir riesce a scaldare grazie ai suoi personaggi unici, e al loro legame che trascende ogni nefandezza del mondo. Fermìn sarai sempre nel mio cuore.
Saggi
Monstrumana (F. Giro - G. Pagano) un gran bel saggio che racchiude le puntate dell'omonimo podcast e le arricchisce, sia con alcune figure non trattate in formato audio, sia con considerazioni interessanti. Giro e Pagano sono bravissimi nell’esporre teorie e raccontare i mostri e il loro creatore, nell’insinuare qualche dubbio nel lettore che si trova davanti personaggi conosciuti sotto una luce diversa.
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