#UnMesetraleRighe - Ottobre: spooky season e femminismo

 You can find family in the most unexpected places, and family will always find you  

(The reading list - S. N. Adams)



Libri letti

18

M/F

9/9 

Pagine

4.302

Voto medio

3,94

Euro

75,99 €




Il filo conduttore

Nonostante le temperature inquietantemente alte, siamo in effetti ad ottobre. Certo, il fatto che io stia scrivendo queste righe il 28 del mese, con tutte le finestre di casa spalancate in maglietta non aiuta ad entrare nell’atmosfera “spooky” (sinistra) classica del mese di ottobre. Servirebbe un po’ di freddo, la nebbia, la pioggia, le copertine e il te (beh, io il te a merenda me lo prendo lo stesso, però forse apprezzerei di più il gelato). 

Atmosfera o non atmosfera io ho comunque deciso di leggere qualche libro a tema, un po’ di horror, inquietante, noir… Qualcosa che mi facesse comunque assaporare quel clima. 

Ho unito, ovviamente, belle letture a tema femminismo (e lotta di classe) che mi hanno riportata a tempi di “autunno caldo” e lotte in piazza. Credo sia tempo di tornare a riappropriarci delle piazze, urlare il nostro malcontento, le nostre ansie e vivere il rito collettivo delle manifestazioni. Perché uniti sembra tutto più semplice. 


Narrativa

Il collegio (T. French) un grande libro da consigliare per la spooky season: dark academia, un mistero sepolto nel tempo e anche qualche apparizione di fantasmi qua e là. La narrazione è molto piacevole, sicuramente recupererò altro di Tana French.  

La sposa normanna (C. M. Russo) altrettanto sicuramente non recupererò nulla di Russo, dato che ha fatto così male con materiale così interessante dubito mi possa dare qualcosa con altri libri. Un romanzo storico ai tempi dei normanni in Sicilia, la nascita di Federico II - lo Stupor Mundi, con tutti i suoi intrighi di palazzo e… Personaggi piatti senza la minima sfumatura (o bravissimi o demoni) e una narrazione che non lascia spazio a nessuna suspance. 

Il furto della divina commedia (D. Crapanzano) ora un piccolo momento di tristezza: temo di aver letto l’ultimo Crapanzano che mi rimaneva (forse ce ne sono ancora un paio). Qui non c’è Arrigoni ma il nuovo commissario prometteva benissimo! Anche questa lettura può essere annoverata tra quelle che consiglio per la stagione perché siamo comunque in una scuola (anche se qui la dark academia non c’entra nulla)! 

Iil gatto che voleva salvare i libri (S. Natsukawa) se c’è una cosa che l* scrittor* giapponesi sanno fare bene è creare l’atmosfera. E su quella si basa un po’ tutto questo libro, molto semplice e a tratti scontato, ma che regala un’atmosfera da sogno che permette al lettore di godersi le pagine. Alcuni ragionamenti sul significato della lettura oggi, sul prendersi il tempo e sulla nostra società troppo frenetica, ci sono ma non bastano e renderlo un libro indimenticabile. 

L’Odissea (raccontata da Penelope…) (M. Oliva) non ho ancora ben capito dove fossero Penelope e le altre donne che in teoria avrebbero dovuto raccontarmi l’Odissea secondo Oliva. Ho sentito quasi solo la voce di Ulisse, sempre lui, o altri uomini. A tratti quella di Atena (che però non basta). E anche quando le donne che hanno accompagnato (o aspettato) Ulisse prendevano la parola erano svenevoli, passive, monotone e quasi monotono. Un esperimento non riuscito. 

Il re, il cuoco e il buffone (D. Kehlmann) Ecco il libro abbandonato del mese. Sono arrivata a metà, poi ho lasciato perché trovato la scrittura poco scorrevole, la trama inconcludente e la storia poco interessante. 

Una donna qualunque, due monologhi (A. Bennett) appena ho visto che c’era una nuova uscita di Alan Bennett non ho potuto esimermi dal comprarla. Qui si parla di pulsioni deprecabili che sconvolgono la famiglia e passioni nascoste che spuntano fuori all’improvviso. In entrambe le storie c’è molto humor inglese e la grande capacità di raccontare la società. Grazie Alan. 

Sorrow and Bliss (M. Mason) stavo facendo fatica con questo libro, poi ho capito che era solo una questione di tempistiche. Questo libro va letto con calma, assorbito, non divorato, anche se la scrittura ci porterebbe a non staccarci mai dalle sue pagine. Un flusso di coscienza attraverso frammenti di vita, lo dispiegarsi davanti a noi della vita di Martha, della sua malattia e del suo dolore che inghiotte tutto, matrimonio compreso. Ma quando impariamo ad affrontare il dolore, quando riusciamo a dargli un nome forse risaliamo dall’abisso e riusciamo a confrontarci con gli altri (e col loro dolore). 



THE READING LIST
(S. N. Adams) dopo la lettura de La sposa normanna, in soccorso mi è arrivato questo libro che ho comprato in una delle bellissime librerie di Bratislava. Facilmente è diventato il preferito del mese per la narrativa: un comfort book perfetto per l’autunno perché coccola e abbraccia e lo fa attraverso il potere salvifico dei libri e dell’amicizia. Perché la famiglia non è solo quella che ci capita ma anche quella che ci scegliamo, la nostra comunità, che dobbiamo costruirci e coccolare. Fatevi rapire e immaginate la vostra reading list.


Saggi

Perché il patriarcato persiste? (C. Giligan - N. Snider) primo saggio femminista del mese e si rivela una piccola bomba. Considerazioni correlate di ricerche e fatti di vita privata delle due autrici, ci aiutano a capire i meccanismi del patriarcato nella società e perché continua a propagarsi tra noi. Scritto in modo diretto e semplice, di facile lettura. Ottimo per approcciarsi al tema. 

Eroi (G. Ieranò) Ieranò sta diventando una costante delle mie letture di avvicinamento ai miti greci. In questo caso affrontiamo gli eroi che costellano i miti greci, seguendoli nel loro cammino dalla nascita alla loro proclamazione per scoprire che tanto eroi, forse, non erano (o non del tutto, non come possiamo immaginarli noi). Eroi molto umani, con paure, difetti e vizi tremendi. Una lettura arricchente. 

Xenofemminismo (H. Hester) Come arricchente è stato questo saggio che non è per nulla semplice e scontato, anzi a tratti parecchio complesso. Ma offre una visione a 360° dello Xenofemminismo, delle sue implicazioni e di ciò che comporta in molti ambiti come la scelta, il consenso, la famiglia e la libertà del singolo. Oltre che affrontare i temi della natura e della tecnologia, come temi correlati e interattivi tra loro, quasi inseparabili. Molto interessante.  

Poverine: come non si raccontano i femminicidi (C. Vagnoli), tornando al semplice (che non vuol mai dire facile o scontato) ecco Vagnoli che racchiude in poche pagine un perfetto manifesto per la scrittura di un argomento complicato, il femminicidio. Questo testo andrebbe distribuito dall’ordine dei giornalisti a tutti i suoi membri, perché cavolo siamo stanche di leggere certe cose! 

Londra (V. Woolf) una raccolta di scritti che hanno Londra come tema comune, come sfondo o vera protagonista. A tratti molto bello (vecchio Bloomsbury e Hampstead) a tratti noioso e quasi ripetitivo. Secondo me non una ricerca editoriale riuscitissima.



NON Ѐ UN PRANZO DI GALA
(indagine sulla letteratura working class) (A. Prunetti) la palma di saggio del mese è di questo bellissimo testo di Prunetti sulla letteratura della classe operaia, tra rabbia, analisi dei testi e racconto personale. Un manuale che racchiude tantissime informazioni utili, molti spunti di riflessione e una presa di coscienza importante che spero abbia un seguito nel mondo editoriale. 






Classici

Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mr Hyde (L. Stevenson) come potevo entrare nella spooky season senza leggere questo classico perfetto? C’è una Londra cupa e inquietante, c’è la scienza portata allo stremo, ci sono i dubbi esistenziali di un uomo e atti terribili. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti. Peccato avere piena coscienza di come finirà la storia, che leggerlo senza sapere il finale e le sue implicazioni doveva essere una bella mazzata. 

Il fantasma di Canterville (O. Wilde) lo scrittore irlandese invece ci porta con ironia in una casa della campagna inglese infestata da un fantasma che però non riesce nel suo intento, non del tutto almeno. Quasi una parodia del genere “casa infestata”, non si può che simpatizzare per il fantasma a cui ne succedono una dietro l’altra! 


BEL - AMI (G. de Maupassant) e chi pensava, all’inizio di quest’anno, che avrei scoperto una passione per i classici francesi?? Bel - Ami è senza dubbio il classico che ho più amato in questo mese, una Emma Bovary che ce la fa perché, essendo uomo, ha possibilità di manovra (maledetto patriarcato!). Un arrampicatore sociale, alle spalle delle donne, un essere spregevole, senza arte né parte, che riesce nella scalata solo perché furbo. E che bel personaggio Madalaine Forestier! 


Il libro preferito del mese

Decisamente e con pochi dubbi: NON Ѐ UN PRANZO DI GALA, perché mi ha raccontato molte cose, lo ha fatto bene e mi ha instillato tanta voglia di leggere ancora, imparare (e lottare!). 




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