#MyMittelEuropa: la crociera sul Danubio
Uno dei momenti che aspettavo con più trepidazione di tutta la vacanza in Mitteleuropa era senz’altro la crociera sul Danubio.
I fiumi suscitano su di me una forte attrattiva e ho capito che le città sull’acqua, con un forte rapporto con essa, sono quelle che più mi entrano nel cuore. Ѐ l’unica cosa che a Milano mi manca: un fiume.
I grandi fiumi che sono come strade, ma più libere e più selvagge. Più lente, più naturali. Hanno unito popoli, creato commerci, reso possibile l’iterazione. Certo, sono stati anche confini, ma confini dolci, naturali. E sono sempre stati superati con dei ponti. Sono troppo romantica? Forse sì, ma ogni volta che mi trovo di fronte a tanta maestà non posso che far vagare la mente.
A Bratislava il grande fiume c’è ma si vede tutto sommato poco, la passeggiata però, è bella e piacevole e a tratti si è proprio vicini vicini al fiume. Qui il Danubio rappresenta un po’ un confine tra il centro storico e la città “nuova” brutalista-socialista. Sul Danubio si affacciano gli hotel, si passeggia che pare d’essere al mare e si prendono traghetti. E da lì siamo partiti alla volta di Vienna.
Abbiamo scelto la crociera con la Twin City Liner che ha crociere giornaliere tra le due città.
La procedura di prenotazione è abbastanza semplice e comoda, direttamente on line, si scelgono i posti (il prezzo dei biglietti dipende anche dai posti scelti) e si procede al pagamento. Sul sito ci sono anche dei video che mostrano la vista di cui si gode da ogni posto.
Considerate che poi, una volta partiti, potete alzarvi, c’è il servizio bar e potete anche uscire sul ponte dove c’è una zona fumatori.
Da Bratislava si parte dal Ponton HUMA 6 che è proprio di fianco all’Hotel Gracia, una nave che fa da hotel e ristorante, proprio di fronte ci sono le fermate del tram 4 MOST SNP. Comoda è anche la fermata del tram 1 Nam. L. Stura (capolinea), si cammina 5 minuti.
Se prendete la crociera al mattino arriva da Vienna, scarica e poi fa salire.
La crociera ha superato le mie aspettative! Il cielo era blu cobalto, il Danubio placido sembrava aspettare noi e ci siamo goduti un paesaggio bellissimo, immersi nel verde (si attraversa uno dei parchi naturalistici più importanti d’Europa) con l’aspettativa di arrivare a Vienna.
La vista del castello Devin dal Danubio è affascinante, si capisce quanta importanza avesse in epoca medioevale. Poco dopo arriva un messaggio sul telefono: si è superato il confine, siamo in Austria! Mi stupisco sempre di quanto sia semplice passare da uno stato all’altro in Europa, della meraviglia di questo gesto che diamo troppo per scontato. Fino a non troppi anni fa, qui c’era la cortina di ferro, non si poteva passare (o si cercava di passare a costo della vita). Filo spinato, esercito. Due mondi contrapposti così vicini, così distanti. Oggi non ci si accorge, si passa, placidi. E io mi emoziono.
Poi si inizia ad intravedere qualcosa, un porto grande. Vienna è vicina. Si entra in un canale del Danubio (e da qui bisogna stare seduti) e piano piano si raggiunge il centro di Vienna.
A Vienna si arriva a Schweden Platz, sulla linea 1 della metro a una sola fermata dalla Cattedrale di Santo Stefano. Siamo in pieno centro città, c’è il Danubio e tutto va bene. Ora un’altra città ci aspetta e ci regala meraviglia. Abbiamo passato un confine e non ce ne siamo accorti. Siamo in Mitteleuropa, siamo parte di un tutt’uno dalle mille sfaccettature.
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