#MYMittelEuropa: Diamo i voti al viaggio estivo

Ho deciso di inaugurare questo format che mi permette di parlare genericamente di alcuni punti fondamentali vissuti durante il viaggio, fare paragoni, parlare di somiglianze e differenze. Insomma, di raccontarvi un po’ questo viaggio dando i numeri. 


Ho scelto 5 categorie da votare per cui darò voti da 1 a 10 alle tre città, spiegandone le motivazioni. Inoltre ho anche pensato a 7 TOP da segnalare (in questo caso potrà essere solo 1 per l’intero viaggio) che peseranno poi sulla media (saranno una sorta di + sul registro) che si andrà a tirare alla fine del post per eleggere la città “migliore” di questa triade. 

Chiaramente sono voti soggettivi, parziali di pochi giorni vissuti in città e senza nessuna pretesa di assolutismo. Anzi, se avete visitato anche voi queste città mi piacerebbe conoscere i vostri pareri (soprattutto se diversi dai miei). 

Partiamo! 


MEZZI di TRASPORTO

Elemento fondamentale per me quando si parla di città, soprattutto se Capitali, soprattutto se non piccoline. Io amo girare al di fuori del centro, adoro esplorare anche periferie o monumenti che non si trovano a distanza di piede. Adoro prendere i mezzi pubblici e girare come uno di città. Ecco qui i voti e le motivazioni. 


Budapest: 9 - mezzi pubblici capillari, ci sono metro, tram, bus e filobus in ogni angolo della città. Terminano verso mezzanotte e la notte ci sono molti mezzi sostitutivi. L’app del trasporto (Budapest GO) è facilissima da utilizzare, sia per calcolare i tragitti sia per comprare i biglietti. Un 9 più che meritato anche grazie alla presenza di innumerevoli corsie preferenziali per i mezzi di superficie che eliminano il problema del traffico cittadino. Il mio mezzo preferito? Il tram! Viaggiano super veloci, fanno il giro della città (cambiandone un paio) e hanno frequenze di passaggio incredibili! 


Bratislava: 7 - ci sono tram, filobus e autobus, tendenzialmente nuovi (con qualche eccezione, stay tuned che ne parliamo!) e di facile utilizzo. L’app è quasi inutilizzabile ma google maps fa il suo lavoro e non sbaglia un colpo (sia per le frequenze di passaggio sia per le fermate). I tram vanno veramente troppo piano. 


Vienna: 8 - Anche qui tutti i mezzi presenti, metro, tram, autobus e passante ferroviario. L’app non si utilizza facilmente per stabilire i percorsi, più comodo affidarsi a google maps. Molti mezzi non hanno l’aria condizionata (e col caldo che faceva è stato un disagio, soprattutto sui tram che spesso vanno piano). Passaggi ottimi e facilità di cambio tra mezzi. 



CIBO

Ormai lo sapete, per me viaggio vuol dire anche cibo, tanto cibo. Perché attraverso il cibo si possono conoscere moltissimi aspetti di un luogo e della sua cultura, primi tra tutti le influenze e le dominazioni. Si potrebbe pensare che in un viaggio in Mitteleuropa il cibo sia simile, ed è vero che somiglianze ci sono, qui ci sono stati gli asburgo, questi luoghi sono stati uniti per molto tempo e si vede. Però hanno anche mantenuto (o sviluppato) alcune specificità che li rendono unici e che hanno influenzato il mio voto in questa categoria. 


Budapest: 8,5 - ho mangiato divinamente ovunque. Non si avverte la plastica del cibo fintamente locale servito nei ristoranti del centro, ci sono locali per tutte le tasche e di tutte le tipologie che servono cibo genuino, buono, spesso a km 0 e cucinato in modo semplice. La paprika e le spezie la fanno da padrone ma non sono invadenti. Le verdure, peperoni (che scoperta!) e pomodori su tutti, sono ottime e spesso presenti nei menù. I sottaceti sono straordinari! E le zuppe fredde, che meravigliosa scoperta! 


Bratislava: 7 - ho trovato un luogo stupendo dove mangiare in un ambiente genuino, cibo cucinato in maniera semplice: su una piastra, senza farsi inglobare nei menù tutti uguali dei luoghi turistici (leggi tutto il centro storico). Purtroppo la bellezza del centro storico non si rispecchia nei suoi menù, tutti uguali (che pare quasi che tutti i locali del centro appartengano alla stessa catena). Insomma, si può fare meglio (ma dove c’è il picco dell’eccellenza è un’eccellenza vera).  


Vienna: 7,5 - ho mangiato bene, nel ristorante dietro casa anche molto bene (peccato abbia chiuso il sabato per ferie) ma anche in modo tutto sommato anonimo. Come in tante grandi città si trova di tutto e non sempre lo si trova ottimo. Però ho alcune chicche da consigliare. A mio avviso siamo sotto Budapest ma un po’ sopra Bratislava (meno copia / incolla). 


ATMOSFERA

Il cuore che batte, l’anima di una città. Quello che si respira passeggiando, sorseggiando una birra o prendendo un mezzo pubblico. Sono tanti i modi per avvertire l’atmosfera di una città. Per me un luogo importante sono i caffè e i luoghi di ritrovo, la loro originalità, la quantità e la tipologia. Ma non solo, l’atmosfera che mi piace è anche la facilità di spostamento, la capacità di una città di mostrare se stessa al turista, senza paura di venirne contaminata o svelata. Insomma è qualcosa di immateriale (e che ritengo molto soggettiva).  

Budapest: 9 - sarà stato lo Sziget Festival (ogni seconda settimana di agosto), sarà che è una città economica e facilmente raggiungibile da qualsiasi paese europeo, sarà tante cose, l’atmosfera di Budapest è colorata, allegra e cosmopolita (e un po’ non me l’aspettavo). La sera ci sono tantissime cose da fare, locali diversissimi tra loro in cui bere qualcosa, e una città splendida da ammirare. Città super sicura, per come l’ho avvertita io, e giovane. Vibrante! 


Bratislava: 7,5 - un po’ sonnolenta, città vissuta soprattutto di giorno, la sera tutto si spegne un po’ presto (almeno in centro e zone limitrofe). La zona del centro interamente pedonale è bellissima, permette di vivere il centro città senza stress, passeggiando tranquillamente e nel silenzio (le mie orecchie erano felicissime!) però a volte l’atmosfera da “disney world” è dietro l’angolo. 


Vienna: 9 - qui si vive bene e lo si percepisce subito. Non si può voltare lo sguardo senza vedere del verde, non si può passeggiare senza sospirare di bellezza. In praticamente ogni zona in cui siate. Il verde aiuta la tranquillità di tutti, la facilità con cui si prendono i mezzi (anche se si hanno carrozzine/passeggini/difficoltà motorie) è indice di vita facile, comoda, inclusiva. Non abbiamo fatto tanta vita notturna, però ragazzi con cui abbiamo parlato ci hanno assicurato che c’è da divertirsi per tutti i gusti. Noi i nostri li abbiamo soddisfatti in un bar dietro “casa”, musica buona, birrette e G&T e atmosfera da famiglia. Quel vivere bene e comodo che pervade la città. 


BELLEZZA

Forse il parametro più oggettivo, anche se poi i gusti di ognuno sono insindacabili. Io che amo il liberty, l’Art Noveau e l’Art Decò ho avuto molto materiale per strofinarmi gli occhi. La meraviglia da questa parte di mondo è davvero dietro l’angolo. Poi ci sono i parchi, i giardini, il concetto di città così come ci voleva essere presentato da chi l’ha pensata e costruita nei secoli. 

Budapest: 9,5 - Ma il liberty, ragazzi il liberty che c’è qui in giro??!! Parliamone perché tutti parlate troppo di Praga e poco di Budapest??!! Per me la Capitale ungherese vince anche a mani basse sulla sua compagna ceca. Un liberty portato all’estrema pulizia (a tratti sembra quasi nordico), senza i fronzoli eccessivi che a volte raggiunge a Parigi. E poi il Danubio che la taglia, lo si vive appieno, è lì e non si può ignorarlo. Adoro le città che sanno parlare al loro fiume. Poi la collina, le colline, e le viste che si aprono su Pest. Meraviglia! 


Bratislava: 7/8 - Il centro merita anche un 9 convinto, fosse anche solo per essere interamente pedonale. Però poi c’è anche il resto. Credo sia una città che andrà riscoperta nei prossimi anni, perché si sta un po’ rifacendo il look e sono certa che verrà fuori molto interessante. Per ora è un po’ incompiuta, non ancora terminata. Ma la direzione è quella giusta, per me. 


Vienna: 9,5 - città monumentale, bianca - verde e oro. Città fatta per stupire, per mettere soggezione, per raccontare di potere e importanza. Vialoni con palazzi meravigliosi, alberi e tram che portano in giro persone estasiate, fontane che si aprono in mezzo a parchi sbucati quasi dal nulla. Palazzi unici nel loro genere, colline che offrono viste spettacolari (e vigne) e una pulizia quasi maniacale. L’unica pecca per cui non è 10, per me, è che il Danubio è un po’ un oggetto dimenticato, ci sono alcune cose interessanti lungo il suo corso ma ancora troppo poco. Vero è che mi è mancata una parte della città da visitare, quindi forse mi ricrederò! 


CI VIVREI

Amo Venezia, ci vivrei? Probabilmente no. Stessa cosa, verosimilmente per Firenze e Roma. 

Vivrei domani a Newcastle, Belfast e Leeds, ovviamente ho già le valigie pronte per essere a Berlino in qualsiasi momento. Stettino resta nel mio cuore come città polacca dove mi trasferirei. C’è un motivo? No, davvero non c’è. La questione è più profonda: o una città la senti tua o non la senti, o una città ti trasmette qualcosa o non lo fa. E può essere bellissima, può anche piacerti tantissimo, ma da lì a viverci ne passa. Per esempio: Edimburgo è STUPENDA ma non mi ha trasmesso quel qualcosa che mi porta a dire: mi trasferirei qui domani senza pensieri. 

Budapest: Si, se - La città mi ha lasciata estasiata, ci sono molte cose che mi fanno dire “anche domani”. Però poi c’è un piccolo problema di governo che proprio non mi va giù e quindi quel SE. Se un giorno cambierà la direzione del governo (che sono abbastanza certa rappresenta forse più altre parti del Paese e meno Budapest) perché no. Più che volentieri. Perché qui ci sono mezzi efficienti, luoghi di svago piacevoli, si mangia molto bene e i prezzi sono (ancora) umani (chiaramente bisogna poi paragonarli con gli stipendi locali, elemento che non ho approfondito). 


Bratislava: No - al momento, purtroppo, è un no abbastanza deciso. Troppo sonnolenta, troppo ripiegata solo sul centro storico. Non mi ha colpita al punto di dire “potrei andarci a stare per un periodo”. I prezzi sono molto bassi per un turista, ma senz’altro specchio di stipendi poco allettanti. 


Vienna: SI, deciso e convinto - Se è in testa alle classifiche sulla qualità della vita da tempo immemore il motivo c’è. E basta starci pochi giorni per capirlo. Si respira tranquillità, serenità, comodità. Quindi sì, più che volentieri. So che per molti i prezzi possono essere un problema, ma capite che io sono abituata a Milano (l’ho trovata a tratti anche economica). 


TOP

  • colazione: caffè Brunch Budapest. La prima colazione della vacanza non si scorda mai. Localino affacciato sul ponte della libertà, con un bel dehor sulla piazza del mercato centrale. Un menù ricco di colazioni dolci (il french toast è da urlo) e salate (il bagel al salmone più buono che abbia mai mangiato) accompagnate da centrifugati, limonate, succhi e diversi tipi di caffè e latte. Che altro si può volere dalla giornata? 

 

  • birretta: Tyršàk Bratislava - un luogo dell’anima: ci sono campi da beach volley, sedie a sdraio da prendere e mettere sull’erba, diversi punti ristoro dove prendersi una birretta (o anche qualcosa da mangiare) e godersi la vista sulla città vecchia. E il fiume che scorre lì a due passi. Decisamente le birrette migliori della vacanza. 


  • limonata: caffè Ziegfeld Bratislava - come vi ho detto la città offre grandi picchi (e grandi delusioni). Il caffè Ziegfeld si trova ai lati dello stadio nazionale (al piano superiore) e mi ha fatto la migliore limonata in assoluto (anche la seconda è sempre di Bratislava) con mirtilli e frutti rossi. Una delizia! 


  • cibo: Pod kamenným stromom Bratislava - e sì, stranamente siamo a Bratislava (città che ha preso il voto più basso) ma la punta più alta è stata molto alta! Un cortile interno su una centrale, alberi, tende e una griglia. Cibo sincero, a Km 0 preparato in modo spiente sulla griglia. Ci sono anche opzioni vegetariane. L’atmosfera è famigliare e si viene accolti benissimo! 


  • luogo: Belvedere superiore Vienna - il mio wow più convinto (il mio podio è tutto a Vienna) è stato qui, per il palazzo, per i giardini, per le viste, per Klimt. Per l’atmosfera. Per l’idea di avere un parco così, in mezzo alla città. Accessibile a tutti. Perché è bello. 


  • parco: Volksgarten Vienna - cito lui per citarli tutti perché i parchi di Vienna sono un capolavoro assoluto. Volksgarten, il primo parco della città offerto dagli Asburgo, è una meraviglia di rose, angolini, prati verdi. Oasi di pace (in mezzo a molte altre oasi di pace). 


  • esperienza: crociera sul Danubio - l’attendevo, l’aspettavo e l’ho immaginata tanto. A un certo punto ho temuto che la troppa aspettativa agisse male e mi lasciasse poi indifferente. Ma mentre si ammira Devin dal basso, mentre si attraversa il Parco Naturale del Danubio (che di fatto collega Bratislava a Vienna), mentre si lascia la Slovacchia e si entra in Austria, senza accorgersene (che cosa meravigliosa sono i fiumi, che scorrono e uniscono, passano e se ne fregano dei nostri stupidi confini, umani, fisici e mentali), mentre si entra a Vienna e si iniziano ad ammirare i palazzi e il verde, non si può rimanere delusi (neanche per il fatto che Danubio non è per niente blu). 


VOTO COMPLESSIVO (tiriamo le somme e facciamo medie)

Budapest: 9+ - Sì, alla fine è quella che si merita il voto più alto. Forse perché mi ha stupita, forse perché è davvero un inno all’efficienza che può essere anche bellezza (Milano prendi esempio). Forse perché è stata l’inizio di questa vacanza e gli occhi erano più pronti ad accogliere meraviglia. Tutto può essere. Io so solo che sono tornata con un nuovo amore, con l’idea che prima o poi tornerò anche solo per una fuga di pochi giorni, e che questa città può solo migliorare ancora e regalare ancora più meraviglia. 


Bratislava: 7,5 - credo abbia avuto la sfortuna di capitare in mezzo a due città super belle. Difficile pensare alla bellezza di ognuna e non fare paragoni, anche se poco sensati per mille motivi. Bisognerebbe forse prendere un aereo, atterrare qui e ripartire, dedicando tempo e occhi solo a lei. 

Io insisto nel dire che il centro è molto bello, palazzi meravigliosi tenuti benissimo, ma a tratti da l’idea di parco giochi, un po’ finto, questo è dato soprattutto dalla vita che gira in centro: turisti e negozi per turisti. Non è un centro realmente vissuto, o questo è quello che pare. Magari venirci a febbraio si cambia idea. 


Vienna: 9 - Nella mia testa doveva essere la regina, anche per questo ho voluto fosse la tappa finale. E inizialmente ero quasi pentita di aver dato un giorno in più a Budapest. Oggi dico che no, ho fatto bene. Per due motivi: Budapest li meritava eccome e poi ho più di una scusa per tornare a Vienna! Troppe cose sono rimaste da vedere! Hofburg lascia senza fiato, a Volksgarten credo di essere stata colta dalla sindrome di Stendhal e la collina di Döbling è stata quello che avevo immaginato: un bel paesino dentro la città! Aspettative confermate, è bella non c’è altro da dire! 


Commenti

Post popolari in questo blog

Lasciare il cuore

Bloggin Day - maternità e lavoro

Urlo & Kaddish

Sognando Londra tra sud ed est