#LondonBDay: l'East End sulle orme del West Ham

Colonna sonora: I'm forever Blowing Bobbles


Siamo in pieno East End, zona Canning Town e la scusa per questo giretto londinese (per questa parte del giretto) è seguire le orme della squadra inglese preferita di Cristian: Il West Ham.
In altre due occasioni qui a Londra siamo stati a vedere le partite nello storico stadio (Boleyn Ground) ma questa volta è stato tutto molto più nostalgico.
Quello stadio infatti non c'è più, la squadra ha vinto l'assegnazione dello Stadio Olimpico e lo storico, bellissimo, Boleyn è stato demolito per far posto a nuove case (un po' come già successo ad altri stadi, vedi Arsenal).
In molti dicono che questo abbia contribuito alla sfortuna del club in questa stagione... A voi l'ardua sentenza.

Ma torniamo a bomba. Roberto Gotta ha scritto un bel libro sull'ultima stagione ad Upton Park (qui altre info sul libro) e Cri non se l'è lasciato sfuggire. Il libro ripercorre partita per partita l'ultima stagione nel "tempio" degli Hammers, includendo fatti storici e curiosi sulla zona e il suo legame con la squadra. E così il mio compagno si è riempito di appunti per vedere alcuni luoghi simbolo e io potevo non accontentarlo? Lui mi scarrozza in giro per mercati e io lo scarrozzo in giro per stadi e simili, questo è il nostro patto tacito. E devo dire che finora ha sempre permesso di visitare quartieri interessanti e fuori dai classici giri turistici.

Canning Town. Proprio vicino all'ingresso della metro (parte scale) si trova un memoriale che ricorda i "Thames IronWorks". Il memoriale è composto da 12 pannelli di cemento tenuti insieme dal ferro dal 19° secolo. Impressi nel cemento ci sono scritte che ricordano i Lavoratori del "Ferro del Tamigi", la nave da loro costruita (HMS Warrior - oggi a Portsmouth) e la squadra fondata come dopo lavoro, nel 1895 (quella che un domani sarà chiamata West Ham). Il club ha moltissimi legami con i lavorati siderurgici e navali della zona, il simbolo stesso infatti - due martelli uniti insieme - richiamano proprio l'identità dei primi giocatori del West Ham (quando ancora non si chiamava così).




Da Canning Town, per arrivare ad Upton Park (a quel che oggi ne rimane)  si percorre Barking Road, tutta dritta. Prima di arrivare allo stadio però bisogna fare delle deviazioni, nella strada dei ricordi. I due primi stadi della storia di Thames Ironworks FC si trovano da queste parti e sono Hermit Road (1895-1897) e Memorial Ground (1987-1904), i due sono molto vicini e qui c'è anche il cancello Claret&Blue (i colori della squadra) che fu il cancello d'ingresso del Memorial Ground. Lo trovate in Grange Rd vicino al negozio di Fish and Chips e al fruttivendolo.





Dopo qualche lacrima spesa davanti a quello che una volta fu l'ingresso dello stadio, era tempo di mettere qualcosa sotto i denti.
Due sono state le tappe: come primo spuntino delle patatine al curry da Ken's Cafè, un luogo unico serviti da una sciura londinese, pura hammers, che sono state una meraviglia.







E poi le meravigliose torte e le aringhe di Nathan's Pie sulla Barking Road, completa di liquor una cremina di prezzemolo ottima che dona al purè un gusto unico.
(aggiornamento tristissimo: Nathan's Pie chiuderà il 27/05/2018. Mi spiace per quanti non potranno assaporarne il gusto, non solo delle Pie e delle anguille)
Nella zona, quando giocava il West Ham il locale era pieno (come tutti i pub della zona), oggi purtroppo qualcuno è stato costretto a chiudere ed è un po' triste ricordarsi com'era e come è diventata, pensate quanti soldi muovono i tifosi di calcio da queste parti. Perché non è una partita senza pinta al pub (prima e dopo)!

Ma per ricordare i grandi fondatori del West Ham sarebbe stato riduttivo muoversi solo attorno allo stadio. Erano prima di tutto lavoratori, che hanno faticato sputando sudore (e sangue) attorno alla zona del porto. Oggi una zona bella e vivace, in piena riqualificazione, ieri una zona dura che puzzava di lavoro pesante, metalli fusi, cantieri e fatica. Bersi oggi una birra sui docksland (Royal Docks) e non pensare a loro sarebbe davvero indecoroso. E allora brindiamo a quelle persone, la cui passione oggi ci ha portato a passeggiare per Londra. In loro onore alzo il bicchiere.


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