La mia casa a Berlino: Wilmersdorf
A Berlino c’è un luogo che chiamo casa. Uno di quei luoghi
che, quando giri per il mondo, trovi da subito familiari. Senti con loro un
contatto profondo, respiri la loro aria e capisci di essere nel tuo posto nel
mondo. Non succede spesso. Mi è capitato solo un’altra volta, a Tarifa, vento
sulla pelle, sguardo verso l’Africa e la sensazione di un luogo che starà
sempre nel mio cuore (e anche lì c'entrava una piazza).
A Londra non l’ho ancora trovato. Ho i miei luoghi d’elezione:
Fulham e Bermondsey, però non li sento come “il mio luogo”.
A Berlino invece quel luogo ce l’ho, non ne sono gelosa,
anzi lo consiglio sempre a tutti i miei amici e conoscenti che mi chiedono
consigli sulla città. E vorrei che sempre più persone bazzicassero da queste
parti, a ovest. Si perché quando parlo con qualcuno che è stato a Berlino lo
sento sempre decantare l’est, le meraviglie di Kreuzberg, di Friedrichshain,
Alex, ecc.. E mi sembra che a ovest ci si spinga poco, controvoglia. Giusto per
dare un’occhiata allo Zoo o a Ku’damm.
Ma da queste parti, fulcro della scintillante Berlino degli anni '20, c’è molto di più, ora vi ci voglio
portare.
Il quartiere di cui vi parlo è Wilmersdorf (parte del
distretto Charlottenburg-Wilmersdorf) – svalicando poi a Schöneberg. Quartieri
di cui probabilmente non avrete mai sentito parlare, se non perché avete letto
il loro nome sulla mappa di Berlino, ma di sfuggita. Come ci spiega benissimo “Il
Mitte” in questo breve volo d’angelo sul quartiere, Wilmersdorf è un quartiere residenziale, borghese e tranquillo. Qui non c’è
la Berlino dei locali notturni, degli stili di viti alternativi. Qui ci sono soprattutto
famiglie tedesche, strade tranquille e belle piazzette.
A proposito di piazzette ce n’è una che amo in maniera viscerale, ogni volta che torno a
Berlino ci passo ogni mattina e ogni sera. E li attorno ruota tutta la parte di
Wilmersdorf che amo: Prager Platz. Una piazzetta, con una fontana centrale
circondata da fiori, per metà chiusa al traffico. Qui abbiamo capito molto di
Berlino e del suo rapporto con le auto e le persone.
Tutto intorno, ristoranti,
bar e caffè e la vita di quartiere che brulica. Famiglie che tornano la sera,
passano al piccolo supermercato, comprano un gelato ai figli, ordinano un
vietnamita da portare a casa. Vita, tedesca.
E di tedesco da queste parti c’è soprattutto un ristorante
in cui torniamo ogni volta con piacere e non ci delude mai: Zum Topfgucker.
Tedesco nell’animo, cuoco tedesco, un signore bavarese che sa cuocere le patate
in maniera divina e prepara un’anatra deliziosa. Consigliatissimo ma tenete
presente che il menù è solo in tedesco, e solo dalle lavagne. Però lui si
destreggia e in qualche modo ci si capisce!
E qui siamo arrivati a Motzstrasse. Un via particolare che
corre diagonale e collega Prager Platz a Viktoria Luise Platz (e Wilmersdorf a Schöneberg).
Lungo questa via, avvicinandosi a Viktoria Luise Platz, ci si imbatterà in
molti ristorantini e localini interessanti e di ogni tipologia, dall’austriaco,
come il Rüdiger's al russo, come il RestaurantPotemkin. E nel frattempo si camminerà in una Berlino silenziosa, fatta di marciapiedi
circondati di verde, belle case, poche macchine.
Viktoria Luise Platz poi è un capolavoro, più grande di
Prager Platz, anche lei chiusa al traffico per metà. Una chicca, di bellezza e
tranquillità a due passi dal centro di Berlino e dalla moltitudine di gente e
traffico di Zoo. La vera Berlino, a mio avviso.
Da qui rientriamo verso Prager Platz e BundesAllee, per
tornare magari in albergo (che sia la Pension Spree?) a
riposare un po’. Percorrendo queste strade, facendoci trasportare dalle
sensazioni del momento. Strade tranquille, quasi deserte con il calar della
sera. Luci accese nelle case, profumo di erba – tanta erba, tanto verde – , sapori
di gesti quotidiani. Ed è così che deve essere scoperto questo quartiere,
passeggiando con tranquillità per le sue strade e lasciandosi cullare dai suoi
suoni.
Entrando magari in un bar (Gloria, su Bundesalle??) per una birra, o
capitando per caso in un mercatino la domenica mattina, come quello in Hohenzollernplatz
in cui mi sono imbattuta per caso una mattina, passeggiando.
Questa è la Berlino che sento mia più di ogni altra, la mia
casa. E quando salgo i gradini della metro so di essere nel mio posto nel
mondo.
Ci vediamo presto, Prager Platz!
Me ne hai fatta innamorare :)
RispondiEliminaBene Anna! Appena hai pronto il biglietto aereo fai un fischio che ti do tante dritte!
EliminaComplimenti per l'articolo, una bellissima e affettuosa descrizione del quartiere dove anche io mi sento veramente a casa, quando sono a Berlino
RispondiEliminaGrazie mille! Io credo di tornarci a marzo per il mio 40esimo compleanno. Mi manca così tanto Berlino e mi manca ancora di più Prager Platz!
EliminaIl mio angolo preferito è Ludwig-Kirch Platz, incredibilmente sconosciuta ai turisti (ma anche i berlinesi ci vanno poco, se sono di altre zone). Dovrei tornarci ad agosto, te la saluto!
RispondiEliminaGrazie!
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