Edimburgo, preparativi, libri e pensieri

È già un po’ che sono in pista a preparare Edimburgo, e come sempre più passa il tempo e leggo e mi informo, e osservo e la voglia di essere davvero la cresce. Ormai siamo alle stelle.. Ormai mancano due settimane (15 giorni).

Il biglietto aereo l’ho preso sul treno, di ritorno da Zurigo. E la stessa sera ho prenotato l’albergo. Poi ho lasciato sedimentare. Qualche settimana dopo, una sera, niente in TV, ho aperto le guide (si, ne ho prese due, la solita Lonely Planet e la guida di Marcopolo) e ho iniziato a leggere. Scoprendo una città su più livelli, che è cresciuta costruendo un piano sull’altro nel corso degli anni. Una città che ha dato i natali a un sacco di gente importante (e che stimo moltissimo!) come Adam Smith (ogni studente di economia mi capirà!), David Hume, Artur Conan Doyle, Sean Connery, Robert Stevenson e Walter Scott e moltissimi altri. Insomma mi si è aperto un mondo. E leggendo scopri anche che a Edimburgo c’è un vulcano ormai spento, che è una città che sorge adagiata su delle colline e che deve essere estremamente affascinante.

Il film più famoso girato ad Edimburgo è senza ombra di dubbio Trainspotting, tratto da un romanzo di Irvine Welsh. E l’ho rivisto da poco, con altri occhi rispetto alla prima volta (in autogestione, poco più che adolescente. Mi ricordo che mi aveva impressionato, io facilmente impressionabile, per vicende personali, quando si trattavano temi come droga/siringhe/ecc.. – vi lascio immaginare come sono stata leggendo “Noi, ragazzi dello zoo di Berlino”). Questa volta l’ho apprezzato di più, come film, come storia e.. beh si come sfondo! Perché alla fine mi sono concentrata parecchio sullo sfondo. 

Leggi e scopri storie, leggende e curiosità e hai sempre più voglia di partire e camminare per quelle strade.

Poi ho comprato dei libri. Di uno scrittore che non avevo mai sentito, Alexander  McCall Smith, che raccontano le vicende di alcuni personaggi che abitano in Scotland Street. E ora, che sono immersa in quelle pagine, posso garantirvi che non vedo proprio l’ora di andarci a Scotland Street!
Il “piano d’azione” ce l’ho pronto in testa. New Town, Old Town, Leith, canali, stadi, stazioni, viette, ristoranti, pub… Mi spiace solo di poterle dedicare pochi giorni, solo tre (scarsi)… ma quest’anno le mete sono tante (e i giorni di ferie sempre quelli) e purtroppo su qualcosa si è dovuto limare.. Ma tanto sento che questo sarà solo un assaggio, un preludio, ad altre incursioni in terra scozzese.



Commenti

Post popolari in questo blog

Lasciare il cuore

Lipsia la ribelle

La penisola di Gower: il mio giorno perfetto in Galles

La mia città ideale