Top ten - i miei libri preferiti

L’anno scorso, più o meno di questo periodo, avevo buttato giù qualche libro di viaggio da leggere prima o durante le vacanze. 
Questa volta invece mi piacerebbe parlarvi dei miei libri preferiti. Buttarli lì, come consiglio. La lista, la top 10, la trovate anche nella tendina di destra. Questo vuole essere un elenco un po’ più ragionato, con qualche riga per spiegare i motivi dell’affezione e qualche consiglio su quale libro a seconda del luogo / del momento nel quale siete.

Reyes è entrato nella mia hit parade recentemente, pochi anni. E lo ha fatto quasi per caso. Il titolo giusto al momento giusto. Copertina ammiccante, citazione dei Nirvana. Preso. E sono entrata in un mondo (e in una compagnia) border line, vite al limite vissute in una Colombia che esplode.
Libri forti per stomaci forti. Uno scrittore immancabile per chi apprezza il sud America, da leggere se si ama il grunge e le sue sfaccettature e implicazioni nella vita reale






Un must. È un libro che spesso mi trovo a regalare perché infonde ottimismo. Tutti dovremmo riuscire a guardare il mondo pensandolo come il migliore dei mondi possibili, a prescindere da quello che ci capita.
Da leggere se si è in un momento no, se si ha bisogno di una dose di ottimismo e se si è dei cinici incalliti (per provare a cambiare idea). Mi permetto di suggerire, allo scopo di vedere il mondo come un posto migliore di quello che immaginiamo, anche la lettura di E poi, Paulette


Qui vi sto portando ad un livello superiore. Il mio romanzo preferito credo in assoluto. Non è facile per me fare certe affermazioni, dipende molto dal momento e dalle emozioni del momento. Però Cristo si è fermato a Eboli ha rappresentato la svolta della mia vita. La presa di coscienza di un momento storico e di quello che ha comportato. La decisione, in quel momento, della parte in cui stare. Il motivo (avevo 14 anni quando l’ho letto) delle scelta della tesina delle superiori (anche se poi ha avuto un titolo diverso, omaggio a un altro libro della lista). E se siete in vena vi consiglio anche (ma solo dopo aver letto il libro) la visione del film.
Consigliato a chi? A ogni italiano.


Questo libro è stato un regalo di compleanno e mi ha fatto viaggiare in una terra che non conoscevo, la Cornovaglia, estrema punta a sud ovest del Regno Unito. Un romanzo formazione, un viaggio che mi ha portato dall’India all’Italia e, infine, in una splendida terra fatta di terra e mare.
Consigliato a chi: necessita una svolta, ha voglia di sognare.Perfetto se si sta andando in Cornovaglia


Calvino fa parte dei miei scrittori favoriti (anche qui fare una lista è difficile, metterli in ordine ancora peggio), il sentiero l’ho letto per la tesina (argomento, ovvio, la Resistenza) e ne ho amato ogni riga. Un bambino che si ritrova in mezzo alla guerra e diventa partigiano, capendolo o no, cresce in fretta in un mondo troppo brutto, trovandoci del bello.
Anche qui, credo sia un libro che chiunque dovrebbe leggere, come tutto Calvino dalle Cosmicomiche al Barone Rampante, dal Marcovaldo (che belle le ore di italiano delle medie passate a leggere un avventura dietro l’altra dell’eroe moderno, Marcovaldo!) al Cavaliere inesistente. Ma fatelo leggere ai ragazzi, e leggetelo voi, con gli occhi di ragazzi.


Zafòn me lo ha fatto scoprire un’amica, sempre più mi rendo conto come le persone a me vicine mi conoscano bene e sappiano individuare prima di me quello che potrebbe piacermi.
Dal primo capitolo del libro sono stata rapita dalla trilogia del vento, dalle atmosfere di Barcellona che sa creare Zafòn e dai suoi personaggi romantici e noir. Zafòn ha scritto anche altri racconti, più brevi rispetto ai tre libri che compongono la trilogia (L’ombra del vento – il gioco dell’angelo – il prigioniero del cielo), Marina – Palazzo Mezzanotte – il principe della nebbia e le luci di settembre, tutti belli e intesi, noir e fantastici.
Consigliati a chi ricerca una lettura che scorra veloce, intensa e con una spiccata vena nera. Ovviamente ideale se si sta programmando un viaggio in terra catalana


Camilleri lo si conosce soprattutto per Montalbano. Ma un amico una volta mi ha regalato questo libro che mi ha aperto il mondo del Camilleri storico. Romanzi ambientati sempre nella sua bella terra di Sicilia ma nel secolo scorso, come il Birraio di Preston e altri.
Consigliato a chi è appassionato di Montalbano, ama la Sicilia e vuole farsi due risate!


E parlando di risate.. beh, signore e signori vi presento il maestro. Alan Bennett. Qui devo ringraziare mio padre. Il genio che mi ha fatto conoscere Bennett e a cui devo eterna riconoscenza. Ore di risate (troppo brevi, purtroppo) durante la lettura di ogni suo libro, da nudi e crudi alla signora nel furgone, dalla cerimonia del massaggio alla sovrana lettrice. Humor inglese e situazioni paradossali per un grande contemporaneo.
Per chiunque abbia bisogno di staccare e immergersi in un mare di risate. Fantastico se state pensando a un viaggetto in Inghilterra (specie Due storie sporche o La sovrana lettrice)


Saramago ho iniziato ad amarlo seguendolo nel suo Viaggio in Portogallo, proprio mentre (ovviamente) preparavo il mio viaggio. E del Portogallo racchiude l’anima nostalgica, quella malinconia di fondo unita a una grande voglia di vivere e amore per il proprio paese che è tipica della terra lusitana. Dopo il mio viaggio laggiù, innamorata di quella terra e della sua gente, ho iniziato a leggere ancora di più e Lucernario – primo romanzo di Saramago ma anche l’ultimo (pubblicato postumo) è un ritratto così vivo e vero di Lisbona che mi è rimasto nel cuore.
Per chi vuole scoprire questo autore, il Portogallo e ha intenzione di pensare! 





Questo è il titolo (finalmente svelato) della mia tesina. Scelto perché la Resistenza l’ho raccontata partendo dalla resistenza femminile, dal contributo delle donne al movimento.
Il libro di Vittorini è l’emblema di quelle lotte, le racconta benissimo e fa capire al lettore quale fosse il mondo di allora e come fosse composto il movimento di gente – variegato – che ha combattuto per la nostra libertà. Il sottofondo – iniziale – è Milano, la Milano delle stragi, delle rappresaglie e dei morti per le strade.
Consigliato a chi ha voglia di un romanzo forte e storico.
Anche qui mi permetto una divagazione.. Se amate Milano, ci vivete e volete scoprirla nella bellezza del dopo guerra consiglio i romanzi - gialli - di Scerbanenco


Al di fuori della top ten (twelve) c'è il mio libro favorito in assoluto, che è fuori da ogni competizione, La Divina Commedia
È storia, humor, politica, amore, passione. Società. Quella di allora così come quella di oggi. La nascita della lingua italiana, i nostri vizi, i pregi e i difetti messi sulla carta dal Sommo. 
Un libro che andrebbe letto, per piacere, senza star troppo dietro a spiegazioni, traduzioni, ipotesi di critici letterari, almeno una volta da tutti. 
E se proprio non ce la fate, guardatevi l’omaggio di Benigni, la lettura della Commedia. 
Uno spettacolo per il cuore.


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