Un anno

Ci sono avvenimenti, anniversari, compleanni, ricorrenze (più o meno piacevoli), feste comandate, feste nazionali, onomastici e feste commerciali.

E poi c'è LA DATA. Quella che ha rappresentato una svolta significativa nella vita di ognuno.

Certo, ce ne sono molte. Ma quella di cui parlo è una data che rappresenta la svolta per noi, come singole persone. Non come parte di una coppia, come genitori, come figli, come nonni. Ma come singoli individui.

Bene, per me quella data è il 21 di marzo. Data evocativa di per sé. Ricca di significato. Rinascita, Vita, Natura. Rappresenta l'inizio del ciclo naturale. Tutto deve ancora succedere ma tutto sta già accadendo.

Io l'anno scorso, 2012, in questa data ho fumato la mia ultima sigaretta. E l'ho vissuta come una liberazione. In quel momento, mentre stavo tirando le ultime boccate sentivo il mio corpo che si liberava da una catena che lo imprigionava da troppo tempo. 

Non sono una di quelle persone che ho visto qua e la nei forum che chiama le sigarette le "bastarde" o vedeva nel fumo l'origine di ogni male. Semplicemente stavo maturando l'idea di smettere di fumare da qualche mese, soprattutto per motivi economici.
Una delle mie migliori amiche aveva smesso qualche mese prima, con successo, e mi ha consigliato di leggere un libro (è facile smettere di fumare se sai come farlo). Ho deciso di leggerlo. L'ho finito e ho smesso. Semplicemente e senza troppi sforzi o fatica. Non ho modificato niente della mia esistenza. NIENTE. Il mio compagno fuma in casa normalmente, ad esempio.
Le prime due/tre notti facevo un po' fatica ad addormentarmi. Per i primi giorni magari la sera, dopo mangiato, mi veniva voglia. Ma basta. Niente di che.
Mi ero immaginata l'apocalisse.

E questo niente è stato per me tutto. 

Ho iniziato a camminare molto, ho smesso di fare l'abbonamento ai mezzi pubblici e vado a piedi al lavoro (3,5 km ad andare e 3,5 km a tornare) e cerco sempre di muovermi il più possibile. Mi rendo conto di aver modificato anche il mio umore, sono più serena, più tranquilla. Penso dipenda molto dalla combinazione camminata+niente sigarette.
L'umore è il cambiamento credo più evidente. 

E il festeggiamento (che si unisce al mio compleanno) sarà camminare, con le mie amiche, per la mia città!


Smettere si può. L'unica cosa che davvero serve è LA VOGLIA di farlo.
Io l'ho fatto attraverso la lettura del libro perché ha saputo toccare i punti giusti. Soprattutto facendomi capire che, di fatto, ero una tossicodipendente non diversa da altri. Ma ognuno di noi ha i suoi punti deboli e le sue motivazioni.

L'unica cosa, che serve, è la voglia. Non credo che le sigarette elettroniche facciano gran che. Per due serie di motivi:
1. non ci si libera dalla dipendenza fisica dalla nicotina (dato che la contengono)
2. non ci si libera dalla dipendenza mentale di avere quell'oggetto tra le mani (anzi, potenzialmente questa dipendenza aumenta, dato che la si può fumare dappertutto).
A mio avviso le sigarette elettroniche sono utili ai fumatori incalliti (come me, prima) che devono affrontare viaggi lunghi in treno/aereo. In quel caso sono una manna!

Quindi, se volete smettere, FATELO. E se volete consigli chiedete pure. Oggi è la mia festa, me la godo. 

ME LA MERITO! 

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