L'educazione e il calcio

Certo mi rendo conto che il titolo di per sé è già assurdo. Sono due parole che quasi danno fastidio, se accostate.

A me il calcio però piace. Piace anche l'idea che guardando uno sport in genere, seguendo una gara, si possa perdere i freni inibitori. Il bello di frequentare stadi e palazzetti è che in quei momenti scarichi frustrazioni e tensioni accumulate neanche tu sai come. Poi tutto torna normale. E si torna ed essere perfette madamine o perfetti manichini educati e adatti al vivere in società.

Ammetto anche che del calcio mi sto disamorando. Perché poi quando si vedono 22 fighette che pensano più a pettinarsi che a correre è difficile che si riesca a sfogarsi e provare pulsioni ataviche. Viene più da pensare di fissare un appuntamento al centro estetico.
E poi i calciatori sono davvero lo specchio della peggio società. Viziati, maleducati, supponenti e inclini a non rispettare mai l'autorità.

Vi è mai capitato di vedere una partita di rugby? 30 omoni che se le danno di santa ragione e che, quando l'arbitro fischia, 9 su 10 lo guardano e gli rispondono "Yes, Sir". Punto.
Poi uno segue una partita di calcio. Falli alla prendo la caviglia così questo non gioca più, colpetti da stronzetto quando la mamma non vede e appena l'arbitro prova a fischiare il delirio.

Nel basket, nell'hockey, nella pallavolo, nel rugby essere sostituiti è normale. Nessuno si scandalizza. Fa parte del gioco.
In teoria dovrebbe essere così anche nel calcio. Ma no. Se il signorino di turno viene sostituito sono sceneggiate napoletane, insulti, lanci di ogni tipo di oggetto e quant'altro.

Non voglio giustificare Delio Rossi. Le mani addosso non andrebbero messe mai. Il capo perdere ogni autorità nel momento in cui lo fa. Però ogni tanto te le tirano proprio fuori. E in fondo quando si tratta di fighette del genere forse gli fa anche bene prendere un paio di sganassoni. Così, per farli tornare nel mondo reale. Per fargli capire che non sono intoccabili. Che non sono DIO e che il capo a volte si può incazzare davvero.

Ovviamente a Delio Rossi sono state dati 3 mesi di squalifica. Giusto. Gesto troppo plateale in un ambiente troppo malato per non punirlo in modo plateale.
Ai calciatori che insultano ogni domenica arbitri, guardalinee, compagni e allenatori niente. Ai calciatori che recitano parti che neanche Robert De Niro per far ammonire un avversario, far fermare il gioco o altro niente. Tutto giusto.

Questo calcio è sempre più sbagliato. Sempre più lontano dalla mia idea di sport.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lasciare il cuore

Lipsia la ribelle

La penisola di Gower: il mio giorno perfetto in Galles

La mia città ideale