Astensionismo e vecchie logiche

Le amministrative sono passate. Tutti parlano del successo dei grillini e il dato, a mio avviso , più preoccupante non sta interessando nessuno. Il crollo dell'affluenza alle urne. Una media del 7% (con punte del 13%). Non è poco, sopratutto perché non si tratta di politiche ma di amministrative. Cosa ben diversa.

E infatti vorrei ragionare su questo. Ho sempre pensato che ci sia una sostanziale differenza fra amministrative e politiche, specie nei centri medio/piccoli. Il voto amministrativo è più personale che politico, difficilmente se un amministratore fa bene (o l'elettorato percepisce il suo come un buon lavoro) verrà mandato via, a parte il colore del partito che lo sostiene. Così si spiega la vittoria di Tosi a dispetto della disfatta leghista. Evidentemente lui ha fatto bene, molto bene, nella sua città e viene visto e percepito come un buon amministratore. E così il sindaco grillino.

Detto questo è normale, il giorno dopo contare morti e feriti. A maggior ragione in un momento come questo. E allora iniziamo la conta. I primi sconfitto sono gli italiani. A mio avviso. Che questa mattina si svegliano nello stesso paese di ieri perché la classe politica vecchia e arroccata su sé stessa non percepisce (o non vuole percepire) il minimo segno di cambiamento. Sono ancora lì a discutere su chi abbia vinto e chi perso. Non capiscono che il messaggio era: vogliamo BRAVE PERSONE, vogliamo NUOVE PERSONE!
E quindi i primi ad aver perso siamo noi perché non capiti. Ma non è colpa nostra, non del tutto. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E prima o poi saranno costretti a sentire. Ma questa sarà un'altra storia.

Gli italiani che avevano fatto capire di appoggiare Monti e il suo governo, che erano pronti ai sacrifici purché condivisi da tutti e poi sono stati traditi anche dai professori. Troppo lontani anche loro dalla realtà e troppo vicini ad interessi e caste per fare davvero quello che bisognava fare, per far condividere il peso del rigore.
Gli italiani che si sono fatti abbindolare per troppo tempo da un satiro che li ha fatti vivere nella convinzione che tutto andasse bene e ora si sono svegliati. E hanno capito. Hanno capito che tutto sta andando a rotoli e pensavano che il professore, con il rigore che gli è riconosciuto, sistemasse le cose. E invece il professore ha tradito le attese e dietro di lui c'è sempre la stessa gente (satiro compreso) che aspetta. E adesso si sono proprio stufati. E adesso ci siamo proprio stufati. E chiediamo, a livello locale almeno, un po' di decenza e di FARE QUELLO CHE C'E' DA FARE.

Loro, i politici, continuano a fare orecchie da mercante ed è tutto un "non abbiamo perso", "non è andata bene ma poteva andar peggio", "abbiamo vinto noi e Monti ci deve ascoltare". E basta!!!! Cercate di capire che avete perso tutti perché il Paese, NOI, non ci sentiamo più rappresentati. Non siete voi che potete guidarci, non siete voi che vogliamo. Quindi abbiate la decenza di farvi da parte che mangiare avete mangiato e ne avete da parte anche per i vostri bis-nipoti. Permettete al Paese di liberarsi, date una chance a questo Paese. Dateci una chance. Please.


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