Guida sentimentale a Berlino

C’è chi non ama tornare nei luoghi visitati, gli basta mettere bandierine e dire “ci sono stat*”. Io no, io sono una a cui piace tornare e ritornare nei luoghi in cui sente un feeling (a volte anche in quelli in cui l’amore non è scattato, proprio per capire perché e magari farlo scattare: com’è stato per Londra). 

Berlino è un luogo in cui, potendo, tornerei più volte all’anno. L’ho vista ormai in ogni stagione e ho sempre trovato la città che ho amato al primo sguardo, che ho sentito sotto pelle fin da prima di partire. L’ultima volta è stata speciale perché l'ho fatta scoprire a una persona per me importante e perché era da tanto che mancavo e ho scoperto un nuovo centro, un nuovo ombelico, per me 
Alexander Platz, lo so. Per molti di voi non sarà una sorpresa, ma io l’ho sempre usata più come zona di passaggio, cambio mezzi, ritrovo. Questa volta invece l’ho vissuta più volte, ci ho bazzicato dentro, ne ho visto le mille sfaccettature e sì, è stata l’ombelico di tutta la visita. Datele una possibilità. Lo so che è strana, enorme, con tante cose in mezzo. Fatevi avvolgere dalla sua confusione. 

Ѐ stato molto emozionante ritrovare Bernauer strasse e la stupenda installazione a memoria del muro: l’ho vista nascere e mi sono emozionata parecchio a vedere cosa è oggi, un omaggio bellissimo e rispettoso alla storia di questa città. Il Curry wurst continua ad essere uno dei miei piatti preferiti e sono felice di averlo mangiato ancora, anche se (causa tempo un po’ infausto) non ho potuto farlo in uno dei baracchini all’aperto ma ho ripiegato in una birreria con cucina (niente male ma il servizio anche no). 

Per un servizio invece da 5 stelle andate all’Elefant (zona Nollendorf), cotolette in mille varianti e un servizio super cortese! 


Ma uno dei luoghi che ho preferito in questa gita berlinese è stato il Kulturbrauerei (e anche qui, sogno di tornarci con un po’ più di tepore per godere molto di più dei suoi spazi): un ex birrificio dove oggi si trovano mille attività culturali come un cinema, una scuola di danza e un museo gratuito che racconta la vita nella DDR con tantissimi cimeli con cui si può interagire. Nel cortile la domenica (fino a novembre, mi pare) è ospitato un mercatino di street food e sono certa d’estate sarà bellissimo! 


In una bella domenica pomeriggio che ci ha regalato un bellissimo tramonto abbiamo passeggiato per la Museum Insel e che vi devo dire? C’era la luce giusta, anche la musica giusta. Pietra che diventa gialla, scorci di una Berlino che pare uscire da un’epoca diversa, poi la modernità, quella commistione che trovo così affascinante e che mi colpisce ogni volta. Come sempre quando passeggio per questo luogo sento con te, Berlino, una connessione fortissima. Entrambe vorremmo lasciarci il passato alle spalle ma non si può. Ci sono ferite evidenti, altre meno, ma sono lì e bisogna solo farci i conti. E tu li fai i tuoi conti, ogni giorno. E per questo siamo amiche, per la pelle.  


Certo non è l’inverno il momento migliore per poter godere dei tuoi Parchi e rendersi conto di cosa siano. In ogni caso Mauerpark riesce sempre a essere al meglio, a raccontarmi la tua anima. 

Anche a questo giro ho apprezzato un altro pezzo di cucina del mondo al Samowar, siamo volati direttamente in Russia grazie a questo luogo unico proprio di fronte al castello di Charlottenburg. 

La divisione tra est e ovest la si nota ancora, la si vede nei palazzi e in alcune piccole cose come i Tram si perché i tram ci sono solo ad est. 

Un museo gratuito che ho scoperto questa volta è stato lo Urban nation, un museo della street art con pezzi interessanti (che credo cambino spesso) e uno spazio espositivo intrigante. 



Quante cose sei Berlino! Quante emozioni mi regali ogni volta che metto piede in città. Ormai ci siamo incontrate in ogni stagione e che dire? Sei sempre la numero uno nel mio cuore (anche se a volte mi senti parlare di Newcastle o Belfast, non preoccuparti, non ti scalzano dal primo posto).


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